Attraverso gli occhi del padre Alfredo, il giornalista ricostruisce "Baracche e schiavitù dell'Europa del XX secolo".
E' in libreria il primo romanzo di Cesare Giorgianni, cronista di lungo corso e redattore del quotidiano La Sicilia. Nel libro Baracche e Schiavitù nell'Europa del XX Secolo, Cesare Giorgianni racconta un momento particolare della vita del padre Alfredo, padre dell'autore.
Il romanzo si snoda partendo dalla descrizione degli anni della gioventù del protagonista vissuta in un primo momento in una baracca a Messina, quindi l'"esilio" a Pantelleria della sua famiglia perché "comunista" e la chiamata al servizio militare sul fronte serbo-croato per fronteggiare i partigiani. Poi l'Armistizio, la cattura da parte dei tedeschi e la deportazione in due differenti campi di concentramento militari in Germania, Neubrandenburg e Crivitz. Per l'affitto degli "Imi", così venivano indicati i prigionieri di guerra internati italiani da sfruttare in duri lavori, privati o industriali tedeschi versavano una cifra ai responsabili del lager, alle Ss e quindi al Terzo Reich. Una forma schiavitù del XX Secolo.
Il libro, edito da Armando Siciliano editore, si chiude con una riflessione e appunti su Auschwitz con foto scattate personalmente da Cesare Giorgianni.