L'autrice presenterà il suo ultimo libro domenica 23 a Santa Maria Alemanna, nel corso dell'incontro organizzato dalla libreria Bonanzinga
“Insegno in un liceo e nei libri di letteratura non ci sono mai le lettere d’amore, quelle che rivelano altri aspetti dei poeti, degli scrittori. Quando ai miei studenti leggo le lettere di Carducci alla Regina Margherita della quale era amante, si appassionano, scoprono la parte meno nota dei nostri artisti. Mia madre scriveva bellissime lettere al suo Pietro. Ed io stessa agli inizi del rapporto con mio marito, vivendo in due città diverse, ho scritto tante lettere appassionate. Ognuno di noi ha un vissuto legato ad un’emozione raccontata così, anche se oggi si usano le mail”.
Cinzia Alibrandi, “la scrittora”, come ama definirsi con ironia, sarà a Messina domenica 23 settembre per presentare il suo ultimo romanzo “Storie di amori e disamori-dalla A alla Z e ritorno” (Perrone editori-Erudita).
L’incontro con l’autrice è alle 18.30 nel suggestivo spazio di S. Maria Alemanna in via S. Elia 16, per l’organizzazione della libreria Bonanzinga.
Cinzia Alibrandi, nativa messinese ma milanese d’adozione avrà accanto per dialogare di “Storie di amori e disamori” la poliedrica attrice Daniela Conti e la dott.ssa Rosamaria Alibrandi. Come spesso accade, l’autrice ama legare i suoi eventi alla moda: vestirà “Milena Bonaccorso Couture” con accessori “La Bagatela”, in una collaborazione tutta siciliana.
Il libro, che si avvale della prestigiosa prefazione di Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore, è qualcosa di originale sul panorama editoriale: una carrellata di 42 lettere di donne, dalla A alla Z e poi dalla Z alla A, con le relative risposte: un romanzo epistolare a più voci, dove la lettera è una porta aperta alla riflessione, che supera il moto sentimentale e aiuta il cuore infranto di turno.
“Sono le lettere e le mail che mi sono arrivate quando ho curato per una testata giornalistica la Posta del cuore– ci racconta la “scrittora”- Sono tutte bellissime, ho tutelato la privacy di chi le ha mandate e le ho anche ritessute con la mia penna….Ma è rimasto lo spunto che è universale. Tutte le tematiche che affronto nel libro sono universali, l’amore, il tradimento, l’omosessualità. Nelle risposte della Posta del cuore, così come nel libro, io non giudico, io dò le mie lacrime, il mio parere, un suggerimento, una suggestione… Forse è proprio per questo, come scrive Alessandro Quasimodo nella prefazione, che è più semplice per le persone scrivere di queste sofferenze con un estraneo. Se parli con un’amica, una mamma, una sorella, scapperà sempre quella frase: io te l’avevo detto. Con un’estranea invece apri il cuore e confessi l’inconfessabile. Non ho alcuna supponenza, non salgo in cattedra e del resto, io sono una donna, conosco benissimo tutte le lacrime e tutti i batticuori”.
Cinzia Alibrandi ha voluto così ricostruire una sorta di “abecedario femmnile”, raccogliendo lettere e storie di ogni età, dalla ragazzina all’ultimo anno di liceo che si accorge di essere incinta, alla donna matura che trova il marito a letto con la migliore amica. Ma anche storie di donne che amano donne e di donne che amano uomini innamorati di altri uomini, o ancora uomini che amano uomini innamorati di donne.
Perché l’amore è universale e nel romanzo è scevro da ogni “connotazione”, perché si fa emozione e sentimento ed ognuno di noi può riconoscersi in un piccolo frammento.
“Ho voluto essere amorosamente corretta, parlando di ogni forma di amore, rivolgendomi a chiunque batta il cuore per amore. Oggi più che mai c’è bisogno di parlarne. I media hanno inquinato il modo di amare e soprattutto le nuove generazioni non sono in grado di affrontare soprattutto le sofferenze che possono scaturirne. Dobbiamo tornare ad amare in modo sano e a soffrire in modo sano. Le pene d’amore aiutano a crescere, serve il recupero del sentimento. I social oggi hanno cambiato tutto. Io dico, va bene, conoscetevi anche in modo virtuale, ma poi dovete incontrarvi, approfondire, imparare il contatto quotidiano. Il bisogno di amare e di amore è come il respiro, come la possibilità stessa di sopravvivenza”.
Il fatto stesso che la rubrica La posta del cuore abbia avuto tante lettere da ogni parte d’Italia è la prova che l’amore fa sorridere e fa piangere esattamente come tutti i secoli trascorsi. E’ un sentimento eterno che si “veste” in modo diverso con il trascorrere dei decenni.
Le difficoltà e le sofferenze amorose nel libro vengono narrate e analizzate in modo libero da schemi e pregiudizi, tale che chiunque possa ritrovare almeno un po’ del proprio vissuto nei protagonisti e nelle storie raccontate. E così lungo le pagine scorrono, con vividezza quasi cinematografica, frammenti di vita che evocano molteplici situazioni. Dalla scoperta di un passato inaspettato alle incomprensioni coniugali, da improvvise e travolgenti passioni a tradimenti insospettabili: ognuno nella sua unicità esistenziale e, insieme, nella capacità di attingere a temi universali.
Se le chiedi perché si fa chiamare “scrittora” spiega che in occasione della presentazione del primo romanzo “Anna e i suoi miracoli”, una lettrice le disse che il termine “scrittore” era forse troppo pomposo. Così Cinzia Alibrandi rispose “allora mi farò chiamare la scrittora, senza superbia e con ironia”.
E la scrittora torna a Messina, nell’ambito di una serie di presentazioni del romanzo in tutta Italia, domenica 23 a Santa Maria Alemanna, alle 18.30.
E tra le pagine delle lettere d’amore, ognuno di noi saprà riconoscere quel fremito, quella lacrima nascosta, quel sorriso, quella nostalgia mai dimenticata, che ci ha fatto sentire vivi.
Biografia di Cinzia Alibrandi
Messinese ma milanese di adozione, laureata in Lettere presso l'Università La Sapienza di Roma e diplomata in Arti drammatiche, con un breve passato di attrice. Ha pubblicato i romanzi Anna e i suoi miracoli (2011), Petali di Marta (2013) e Torna a casa lettera (2015). Ha vinto per la sezione letteratura il “Premio Sicilia” nel 2014 e il Premio “Orgoglio siciliano” nel 2015. Scrive per The way magazine, dove ha uno spazio “La Scrittora racconta”, per il settimanale Ora e per il mensile Lei Style con la rubrica fissa “Topics”. Ha curato l’ultima biografia dell’attrice Dalila Di Lazzaro, La vita è così (2017). Nelle sue presentazioni, in Italia e all’estero come a Londra e Dublino, ha stabilito un ponte culturale con svariati stilisti, tra cui Martino Midali, con cui sta scrivendo la sua prima biografia.