Da qualche giorno l’uomo era rientrato dalla Francia, per reperire nuove fonti di sostentamento che gli permettessero di sostenere la latitanza
ROSARNO – Si era reso irreperibile dallo scorso 16 febbraio scorso, in seguito ad una sentenza di condanna a 8 anni e 6 mesi di per i reati in materia di armi, rapina e ricettazione. Stiamo parlando di Michelangelo Raso (’81), arrestato qualche giorno fà dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Gioia Tauro, della Tenenza di Rosarno supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria.
Da qualche giorno l’uomo era rientrato dalla Francia, dove si era nascosto subito dopo la sentenza di condanna, per reperire nuove fonti di sostentamento che gli permettessero di sostenere la latitanza. Raso, nel tentativo di fare cassa, è stato costretto anche a vendere alcuni beni di proprietà.
Il nuovo nascondiglio non è sfuggito, però, agli investigatori che non hanno mai smesso di seguirne le tracce, attraverso la costante e capillare azione di controllo del territorio oltre che la particolare attenzione, specie durante i giorni che ne hanno preceduto la cattura, nei confronti della stretta cerchia di parenti, amici e presunti fiancheggiatori esistente intorno al ricercato, limitandone di fatto la libertà di spostamento.
I militari dell’Arma lo hanno individuato e arrestato a Rosarno, proprio mentre stava facendo rientro a casa sua, in un intervento perfettamente riuscito, grazie anche alla professionalità dei
reparti coinvolti, tra cui in particolare lo Squadrone Cacciatori di Vibo Valentia, da sempre
in prima linea della cattura dei ricercati. L’arrestato è stato associato alla casa circondariale di Palmi.