Intervista con la schiacciatrice, classe 1997
MESSINA – Aurora Rossetto è una schiacciatrice di Akademia Città di Messina, per lei classe 1997 questo in riva allo Stretto è il quarto anno consecutivo in Serie A, dopo le esperienze con Martignacco e Talmassons. Un elemento su cui fare affidamento per coach Bonafede che nonostante l’abbia schierata dall’inizio in dieci occasioni l’ha comunque utilizzata in 21 partite sulle 23 sin qui affrontate in stagione.
La schiacciatrice di Cittadella, in provincia di Padova, ha ricambiato con 145 punti e per 7 volte è andata in doppia cifra. Esperta della categoria dopo lo stop subito da Akademia a Mondovì ha commentato: “Di questa sconfitta dobbiamo portare dietro quei palloni che ci sono mancati e farne tesoro se ci dovesse ricapitare una stessa situazione in futuro”.
Insieme alle compagne risiede sulla costa tirrenica e della nostra città dice: “Di Messina è bello il mare, vederlo quando usciamo per andare all’allenamento è bellissimo. Mette anche di buonumore avere spesso il sole e un clima caldo. Unica pecca a Messina può essere il traffico, ma credo lo si ritrovi in tutte le città”.
Intervista ad Aurora Rossetto
Prima intervista alla presentazione della squadra ci aveva detto che aveva buone impressioni.
“Le impressioni avute a inizio anno sono state confermate, sono contenta dell’inizio di stagione e speriamo che si possa concludere in modo altrettanto positivo”.
A Messina ha trovato delle ex compagne, questo aiuta?
“Quando si arriva in una nuova realtà trovare qualcuno che conosci fa piacere e aiuta anche nella costruzione del gruppo”.
Rossetto ha giocato lo scorso anno a Talmassons con anche Giulia Michelini e due stagioni fa a Martignacco con Dalila Modestino.
Ha giocato per squadre importanti di questo campionato, Messina è sullo stesso livello?
“Ho sempre fatto parte di realtà competitive come quest’anno è Messina. Si lavora molto sotto tutti i punti di vista, devo dire che ho trovato una realtà competitiva e preparata. Spero di continuare a far parte di squadre del genere per crescere sempre più”.
Specie in questa pool promozione affrontate tante trasferte distanti, può incidere?
“Non vorrei dire che ci siamo abituate, ogni trasferta è pesante ma non ci facciamo problemi di questo tipo, lo sapevamo dall’inizio. Ogni trasferta l’abbiamo affrontata senza darci peso”.
Aveva apprezzato il nostro pubblico, contenta che siano dalla sua parte quest’anno?
“Ricordo la partita dello scorso anno al polo universitario, un palazzetto pieno di tifosi. Quando ho firmato sapevo che andavo in una società con un bel tifo e sono felice di averlo dalla mia parte in questa stagione”.
Gli altri allenatori sottolineano la forze della attaccanti di Messina, che sono tante soprattutto.
“Abbiamo sempre ribadito che la forza della nostra squadra è avere ragazze tutte indispensabili, abbiamo cambi per tanti ruoli e questo non è motivo di screzio tra noi. La squadra l’abbiamo sempre ripetuto è composta da 13 giocatrici”.
Sempre a inizio anno diceva di voler migliorare in difesa, aggiornamenti?
“Non voglio dirlo io, penso parlino i dati. Io ci metto tutto il mio impegno e spero si veda, dal punto di vista tecnico e del gioco comunque credo si debba parlare di crescita di squadra, una grande crescita per tutti. Io personalmente non mi accontento”.
Spesso l’abbiamo vista conquistare dei punti giocando contro il muro avversario. Fa parte del suo modo di giocare?
“Tante volte magari si pensa che il punto bello sia il punto diretto e lo è. Ma anche un mani out o un pallonetto valgono sempre un punto, posso assicurare che questi colpi che si vedono sono sempre ragionati e ricercati, bisogna saperli fare. In ogni momento cerco di guardare più cose possibili nel più breve tempo possibile, non è sempre facile ma fa parte dell’esperienza e bagaglio tecnico”.