Nessun invito ufficiale per il Sindaco Renato Accorinti che ha dichiarato: “Non sapevo della commemorazione di stamattina. A noi non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale”.Il Comandante Interregionale Culquaber Ugo Zottin ha forse preferito evitare che un’altra bandiera della pace venisse esposta durante la commemorazione della Patrona “Virgo Fidelis”, svoltasi stamani al Duomo di Messina.
Quella bandiera di pace esposta il 4 novembre, durante la commemorazione della Giornata delle Forze Armate, passerà alla storia messinese come l’inizio della fine dei rapporti tra il Sindaco Renato Accorinti e il comandante interregionale dei Carabinieri “Culqualber” Ugo Zottin.
Un lungo discorso sul ripudio alla guerra per “svuotare gli arsenali, strumenti di morte” e “riempire i granai, fonti di vita” quello che il pacifista Accorinti aveva pronunciato dinnanzi al monumento ai caduti, un discorso che aveva letteralmente fatto il giro d’Italia spaccando l’opinione pubblica dell’intera penisola.
Un Sindaco con la maglietta free Tibet ed una coloratissima bandiera della pace che parlava dinnanzi alle espressioni sbigottite della maggior parte dei presenti e che, senza se e senza ma, aveva scatenato un polverone di polemiche mai veramente sopite.
Quella stessa mattina, Ugo Zottin aveva lasciato la manifestazione allontanandosi indignato e, forse, con la consapevolezza che la storia non si sarebbe conclusa là.
Un altro momento di tensione si era poi avuto lo scorso 12 novembre, quando il Sindaco non si era presentato alla commemorazione dei 10 anni dalla strage di Nassiriya.
Insomma era chiaro che, alla prima occasione, quelle piccole rotture si sarebbero ripresentate ancor più evidenti ed ancor più insanabili.
E l’occasione è arrivata stamani, nel giorno in cui i carabinieri del Comando Interregionale Culqualber hanno commemorato la loro Patrona Virgo Fidelis con una Messa celebrata al Duomo da Monsignor Calogero La Piana, vescovo della città.
Tanti i presenti, tra cui numerose autorità, famiglie di militari, il coro “Gaudemus in domino” di Camaro, la banda della Brigata Meccanizzata Aosta, il Presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile e chiunque abbia voluto confermare la “stima, la fiducia e l’affetto nei confronti dell’Arma”.
Ma a far parlare è stata solamente quell’unica assenza, anzi, quell’unico non invitato: il Sindaco Renato Accorinti.
“Non sapevo nulla di questa celebrazione – ha dichiarato – poiché nessuna comunicazione ufficiale è giunta al mio ufficio di gabinetto”.
Per il momento, nessun’altra replica da parte del Comandante Zottin.
Veronica Crocitti
@VCrocitti
il problema non si pone, se i Carabinieri non hanno invitato il sindaco permododire (rubando un termine di un amico), hanno fatto BENISSIMO, se non è andato lui , magari perchè impegnato in cose d poco conto, mentre la città muore;in fondo chissenefrega. Viste le ultime uscite ufficiali la sua presenza non ha alcun peso e valore
che il sindaco organizzi un corso di veline e si autoinviti…
perche’ voleva essere pure invitato??????? l’unico posto dove andrebbe invitato e’ un raduno di no tav o in qualche centro sociale…e’ quello il suo habitat naturale…
Il fatto che ritieni “amico” un RAZZISTA e DENIGRATORE dei naufraghi africani la dice lunga sulla “qualità” delle tue amicizie, ma al di là di questo desideravo porti una domanda:qual’era l’appellativo che davi al sindaco precedente e a quello ancor prima?…Così, solo per mera curiosità…
Sarei curioso assai di sapere quanti di quei Signori e di quelle Signore schierati in Duomo sono realmente praticanti.
Ovvero se si confessano regolarmente, se si comunicano altrettanto regolarmente, se vanno a Messa ogni Domenica e SOPRATTUTTO quanti di costoro vivono secondo i precetti della religione Cattolica, tutti i precetti (che non sono pochi).
Per esempio quanti non rubano, non dicono falsa testimonianza (bugie), non fornicano, non commettono adulterio, fanno la carità, porgono l’altra guancia quando sono offesi ed insultati e magari picchiati, amano il prossimo loro come se stessi, ecc. ecc. ecc. .
La realtà è che l’Italia è il Paese dell’apparenza.
Tutto è diverso da come appare.
Per fortuna ci siamo risparmiati un’altra stupida esibizione. A proposito, cominciate a fare una colletta per comprargli dei golfini, in vari colori, (sempre Free Tibet, per carità!)visto che il sopraggiunto freddo potrebbe infierire con qualche sintomo influenzale sul “primo cittadino” impedendogli di svolgere le sue preziosissime ed insostituibili funzioni per il bene di Messina e dei suoi abitanti che, giorno dopo giorno, raccolgono in modo tangibile i frutti di provvedimenti che vedranno la nostra città sempre più protagonista.
Mi sembra davvero molto strano che la carta stampata messinese né quella online abbia riportato la notizia della denunzia alla procura nei confronti di ACCORINTI per vilipendio da parte del giornalista Ernesto Di Pietro per quanto accaduto il 4 novembre. Sembra anche molto strano che nessuno cita dello scontro ACCORINTI-PENSAVALLI in piazza Municipio in cui il sindaco è stato apostrofato con epiteti tipo st…o e cr..no! Perché non è stata pubblicata la notizia apparsa sui principali giornali nazionali?
tanto per cambiare…non riesco più a capire se a Messina è importante una parata o il bene della città.Quei soldi potevano essere spesi bene per: potature,buche,illuminazione aiuti famiglie bisognose ecc. invece parate……..auguri messina
Ma è pazzesco come si continui con questa storia e questi slogan e titoli tipo: “Accorinti vs Forze Armate”. Il sindaco non ha mancato di rispetto a nessuno e di certo non è contro le Forze Armate. Perchè travisare le cose? Anche voi giornalisti lo dovreste sapere e magari chiedersi anche se non è stato il comandante a sbagliare, scappando di fronte ad un discorso di pace.
Ha onorato i caduti per la liberazione e la pace e detto una frase CONDIVIDIBILISSIMA dell’amato ex presidente Sandro Pertini (e non si parla di quaquaraquà stile +++++).
Ma perchè tanta ipocrisia e tanto accanimento? Preferite le solite “facce pulite” e ipocrite sempre presenti a queste manifestazioni che ci riempiono con i loro discorsi scontati e infruttuosi?
Comunque son sicuro che almeno stamattina ci avrà pensato l’Arcivescovo a parlare di pace….
O NO?
Mi sa che la colletta la devi fare per chi “poverino” ha perso la villa (COMPRATA CON I NOSTRI SOLDI E ALLE NOSTRE SPALLE)!!!
Forse sarebbe il caso che il Signor Sindaco faccia una serena riflessione sull’ accaduto del 4 novembre e sulla necessità di ristabilire un clima di serenità nel rapporto con le istituzioni e la stessa Città di Messina.
Egli rappresenta la Città e non può permettersi, quando opera da sindaco, il lusso di esprimere idee di parte( pur molto rispettabili ed anche lodevoli, ma, di parte).
Non può nemmeno manifestare il suo credo politico indossando simboli che non appartengono a tutta la Città. Ove voglia indossare una maglietta colorata indossi quella con lo stemma della Città che rappresenta.
Ritengo, quindi, che egli abbia il dovere di presentarsi in Consiglio Comunale per chiedere scusa dell’ accaduto alla Città. Non deve più accadere che la Città sia assente in cerimonie ufficiali. Messina non merita tanto.
cicì e cocò
LETTERA APERTA AL SINDACO RENATO ACCORINTI
caro Renato, non posso che suggerirti di leggere con attenzione questa storia vera, avvenuta in provincia di Messina, durante la ritirata delle forze tedesche verso il continente, nell’estate del 1943. Mi auguro che questo episodio possa farti capire di quale pasta è fatta la gente dell’Arma e, da ciò, il valore della giornata dedicata alla celebrazione della Virgo Fidelis. Per aiutarti, alla fine, indicherò l’autore dell’articolo, il Giornale e la sua data di pubblicazione. Cosi’ per esser chiari e precisi.
Perché, se non altro, è anche grazie a questi eroi che io, oggi posso esser qui a scriverti dalla tastiera del mio computer e tu a leggermi, senza avere la paura che la porta di casa si apra improvvisamente e noi si venga portati via …
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CONTRADA Chiusa Gesso, Messina, non è annoverata in alcun elenco ufficiale dei crimini nazisti. Nessuno ha mai saputo di quei cinque carabinieri e di un invalido assassinati dai tedeschi durante la precipitosa ritirata dalla Sicilia. Era il 14 agosto 1943: i militari italiani erano stati mandati di pattuglia, rigorosamente in borghese, per vigilare sui ponti che i tedeschi volevano distruggere. Cercavano esplosivo fra alberi e piloni di cemento, trovarono un gruppo di soldati nazisti che tentava di razziare la villa in cui viveva un invalido.I carabinieri, che erano sei, provarono a difenderlo, ma ebbero la peggio. Furono tutti fermati, spinti lungo un campo incolto e fucilati. Li finirono con un colpo di grazia L’ appuntato Antonino Rizzo, i carabinieri Tindaro Ricco, Antonino Caccetta, Nicola Pino e Antonino Da Campo. Insieme a loro fu ucciso Stefano Giacobbe, che a Chiusa Gesso lo chiamavano il «tardivo»: era l’ invalido che aveva tentato di resistere ai tedeschi mentre entravano nella sua casa. Morirono tutti nel campo incolto di contrada Chiusa Gesso, tranne uno. Si salvò solo il carabiniere Santo Graziano, che scampò miracolosamente prima alla fucilazione e poi anche al colpo di grazia e poté raccontare cosa era realmente accaduto quella mattina di agosto del 1943. Tornò una sola volta a Chiusa Gesso, per restare ancora con i suoi compagni, che erano stati sepolti in un vigneto: lì, il proprietario del campo, Giuseppe Mundo, aveva piantato due alberi di fico perché quella strage non fosse dimenticata. E quei due alberi sono ancora lì. C’ era una denuncia per quei morti: il carabiniere Graziano aveva cercato di essere quanto più preciso possibile per consentire l’ individuazione dei tedeschi. Ma non fu avviata alcuna indagine. I morti di contrada Chiusa Gesso sono rimasti sepolti, fino a qualche anno fa, nell’ armadio della vergogna, come è stato ribattezzato l’ archivio della Procura generale militare di Roma, insieme ad altri 694 fascicoli di crimini commessi dai soldati tedeschi e dai fascisti fra il 1943 e il 1945. Adesso, la commissione voluta dal Parlamento vuole scoprire il perché delle clamorose omissioni nelle indagini e ha scritto a tutte le Procure militari, anche a quella di Palermo, per chiedere un contributo all’ inchiesta sulle stragi dimenticate. Sessant’ anni dopo, sembra un’ indagine impossibile: scoprire perché nessuno aprì mai un’ inchiesta. I responsabili saranno già morti, alla fine la commissione parlamentare pronuncerà solo un giudizio storico-politico. Nel ‘ 94, quando il fascicolo fu tirato fuori dall’ armadio della Procura generale e arrivò alla Procura militare di Palermo, furono finalmente avviate le indagini, ma non c’ era più alcun testimone. L’ inchiesta sulla strage di Chiusa Gesso è rimasta contro ignoti e alla fine è stata archiviata dal gip del tribunale militare di Palermo. Ma non si smette di indagare sul perché non si indagò. La commissione parlamentare ha già acquisito alcuni atti ed è emersa una prima verità sull’ insabbiamento. L’ 11 gennaio 1944, il Comando Tenenza esterna dei carabinieri reali di Messina chiedeva notizie: il 15 gennaio 1944, il maresciallo comandante della stazione di Castanea delle Furie, Francesco Tranchina, scrisse un rapporto su quanto era avvenuto ai suoi uomini. Scrisse cercando di essere quanto più preciso possibile. La relazione venne inviata dalla Tenenza di Messina al Comando generale dell’ Arma dell’ Italia liberata, Roma, Ufficio situazione. E tutto restò lì. Dal 1944 al 1994, quando poi il procuratore militare di Roma, Antonio Intelisano, ha scoperto l’ archivio segreto durante le indagini sul caso Priebke. Il procuratore militare di Palermo, Enrico Buttitta, ha appena risposto all’ ultima richiesta della commissione parlamentare d’ inchiesta sui crimini nazifascisti: «Abbiamo assicurato la massima collaborazione», dice. Il fascicolo di Chiusa Gesso è un piccolo incartamento che conserva ancora la relazione del maresciallo comandante della stazione di Castanea delle Furie, scritta diligentemente a macchina su un foglio di carta velina. Quel giorno di agosto, i militari erano stati distaccati in località Tarantonio per evitare che i tedeschi in ritirata distruggessero i ponti. I carabinieri, che erano in borghese, notarono un gruppo di tedeschi accanto alla villa di Matteo D’ Agostino, «al chilometro 31+200 della strada statale 113, in direzione Villafranca Tirrena», così annotò il maresciallo nella sua relazione. Nella villa abitava il nipote del proprietario, Stefano Giacobbe, «il tardivo», che iniziò a sparare contro i tedeschi. Poi i tedeschi si trovarono di fronte i carabinieri, e in questo caso furono gli italiani ad avere la peggio. All’ appuntato Rizzo fu trovata la pistola d’ ordinanza: «Italiani morire», urlavano i tedeschi. «Cercavamo di bloccare i tedeschi che rubavano in quella casa, ma ci fermarono loro». è drammatico il racconto: «Ci portarono 40 metri oltre. Spararono un primo colpo di moschetto. I miei compagni morirono tutti. Quello destinato a me traforò la giacca, non mi aveva colpito. Caddi comunque per terra e mi finsi morto. Poi i soldati tedeschi vennero a toccarci il fianco, per capire se eravamo morti. Trattenni il fiato. Caricarono le pistole per il colpo di grazia. E ancora una volta incredibilmente non fui colpito: il proiettile bruciò solo i capelli. Dopo 15 minuti ripresi i sensi, mi allontanai velocemente raggiungendo il distaccamento, poi il 17 agosto andai a casa mia, a Villafranca Tirrena. In seguito fui fermato dagli alleati». Finisce così il racconto di Santo Graziano, classe 1903, superstite di una strage impunita.
SALVO PALAZZOLO (Repubblica, 25 Aprile 2004)
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E’ di tutta evidenza,come ebbi a scrivere in data 04/11/2013, che il sig. Sindaco avrebbe potuto e dovuto evitare quel comportamento che tutti conosciamo non essendo quella la sede idonea per esternare concetti di pacifismo.Secondo il mio modesto personale parere fu un errore, ma ciò non toglie che la massima autorità cittadina non puo’ non partecipare alla cerimonia religiosa odierna per assenza di invito ufficiale!E’ triste che si verifichino tali incomprensioni che sicuramente non giovano all’immagine della nostra città.Sono certo che un clima di serenità tornerà presto a regnare tra i vari rappresentanti istituzionali al solo unico scopo del perseguimento del bene comune.
Venerdì alla commemorazione di Briga che è durata dalle 9.30 fino alle 11.00 il sindaco non era presente perché non aveva tempo di andare, lo ha riferito in diretta televisiva a Malalingua lui stesso, comunque anche se fosse stato invitato non sarebbe potuto essere presente, troppo lavoro ma per la festa dell’albero a Piazza Cairoli il tempo lo ha trovato.
Ma che sei anche tu un santone? Quello che la gente normale fa, la fede che professa e come sono affari tuoi?. Credi che se l’abito non fa il monaco, la maglietta fa il sindaco? Questo soggetto sta riuscendo nell’incredibile azione di inimicarsi tutti, non solo le Forze Armate ma anche quelli che lo hanno eletto. Non prende alcuna decisione, vedi Teatro Vittorio etc.. riesce a litigare pure con quesi della CGIL e tu ancora lo difendi?Mah prima o poi ti accorgerai anche tu che il soggetto, pur brava persona, è incapace a svolgere il ruolo per i quale è stato votato.
Ma che sei anche tu un santone? Quello che la gente normale fa, la fede che professa e come sono affari tuoi?. Credi che se l’abito non fa il monaco, la maglietta fa il sindaco? Questo soggetto sta riuscendo nell’incredibile azione di inimicarsi tutti, non solo le Forze Armate ma anche quelli che lo hanno eletto. Non prende alcuna decisione, vedi Teatro Vittorio etc.. riesce a litigare pure con quesi fascisti della CGIL e tu ancora lo difendi?Mah prima o poi ti accorgerai anche tu che il soggetto, pur brava persona, è incapace a svolgere il ruolo per i quale è stato votato.
IL SIGNOR COMANDANTE DEI CARABINIERI DI MESSINA SI DEVE SEMPLICEMENTE VERGOGNARE DI QUANTO AVVENUTO IN QUANTO CON TALE COMPORTAMENTO HA DIMOSTRATO SCARSA SENSIBILITÀ VERSO LE ISTITUZIONI SOCIALI. V E R G O G N A
VORREI ANCHE DIRE CHE MENTRE IL SINDACO E’ STATO ELETTO DAL POPOLO IL COMANDANTE DEI CARABINIERI E’ SEMPLICEMENTE UN DIPENDENTE STATALE PAGATO CON I SOLDI DEI CONTRIBUENTI!!!
Renato Accorinti è una gran bella persona che ama parlarsi addosso, ma certamente non è un sindaco.
Le continue manifestazioni nulla hanno a che vedere con l’Istituzione che lui rappresenta.
In fondo da un istruttore di ginnastica cosa si può pretendere in materia di organizzazione ed amministrazione?
Poverino fa quel che può, tavole rotonde e comizi.
Non pretendete altro, per favore.
Fiero di non averlo votato!
Non sanno come far inabissare la figura del sindaco…basta qualunque pelo, soprattutto i discorsi non capiti.
C’è gente che preferisce le facce pulite e le mani sporche. Persino la bandiera della pace fa rumore!!!
Il 4 novembre Accorinti ha detto una cosa GIUSTA: in un periodo storico dove il numero dei disoccupati cresce, le aziende chiudono, lo Stato cerca soldi dovunque spremendo all’osso i contribuenti, nelle scuole fatiscenti e non a norma mancano dalle sedie alla carta igienica, non ci sono soldi, si dice, per la ricerca, per la cultura, per pianificare un futuro per le nuove generazioni, il Governo che fa? Spende miliardi e miliardi di Euro per aerei che nemmeno gli Stati Uniti vogliono!!!
E’ questa la più grande VERGOGNA.
Ed il generale dei carabinieri che abbandona la cerimonia perchè offeso dalle parole del sindaco ha dimostrato una assoluta insensibilità. E’ lui che dovrebbe chiedere scusa per un comportamento offensivo, offensivo nei confronti di giuste istanze, di una accorata invocazione a prendersi cura del proprio popolo.
Ma il nostro generale che fa? Scappa.
E’ ora di finirla di ritenere l’Arma dei carabinieri una reliquia intoccabile. Al di sopra di ogni critica.
Si ci sono stati tanti carabinieri che hanno compiuto eroicamente il proprio dovere (ed inviterei a non usare l’aggettivo eroico ad ogni piè sospinto), di loro hanno parlato i giornali, si ricordano le gesta esemplari, ma ci sono stati anche molti che hanno lordato la propria divisa ed infangato il motto dell’Arma. Vogliamo ricordare il generale De Lorenzo ed il suo piano di colpo di Stato? Vogliano ricordare gli alti ufficiali che appartenevano alla P2?
Non sono i detentori della Verità suprema, devono al contrario essere i fedeli servitori dello Stato democratico, che è manifestazione del volere popolare.
Sindaco..non per fare l’attivista politico…
ma per risollevare questa Citta’..
altrimenti altro giro..altra corsa…
ed il buon Accorinti..va a fare buona compagnia ai suoi predecessori..
Luccio, tu che sai e vedi tutto, ci racconti qui il vero motivo dello scontro fra Accorinti e nientepopòdimenocché il grande cronista dello Stretto Pensavalli?
E che notiziona! Da tenere segreta, mi raccomando!
La denuncia per vilipendio di Ernesto Di Pietro!!!
Per-ciò!! Cose da far perdere il sonno…
Up vivo negli stati uniti. Qui c’e un militare. In europa ogni paese deve coprire le spese per il proprio territorio,questo e’ il problema del alto costo del militare. Non e’ efficiente. Europa non e’ un “unione” e’ basata sul economia tedesca.E impossibile per altri paesi do competere.
Hermann tu invece che dimostri di essere il tenutario della verità mi spieghi perché la notizia non è stata riportata dalla stampa messinese mentre quella nazionale ha dato risalto?
osservatore , ho preso in prestito solo quella frase, quindi evita di dire m… e soprattutto vai a spiegare al tuo sindaco che un ufficiale di governo deve sapere o informarsi su tutte le manifestazioni ufficiali istituzionali, gli alberelli all’università ( grande evento per cui il tempo lo trova) se li vada a vedere dopo che ha risolto i problemi della città dato che da giungo NON HA FATTO NULLA DI NULLA,oltre la tendopoli e 4 fesserie fallite. E spero che anche esercito marina ecc riservino lo stesso trattamento a questo signore
Bellissima, ma tristissima storia!!!
Hai fatto benissimo a narrarcela!!!GRAZIE!
Ma perdonami, non c’entra nulla con Accorinti, con il mancato invito del sindaco da parte del comando dei carabinieri…
Sappiamo tutti il valore dei militari dell’Arma, come di tutti i NOSTRI militari, sappiamo tutti in quali condizioni d’impreparazione sono stati mandati allo sbaraglio nella seconda guerra mondiale, così come sappiamo tutti le sofferenze che hanno subito i nostri padri, i nostri nonni nell’affrontare le distruzioni di una guerra voluta da pochi e subita da TUTTI.
Ecco perchè credo che contestualmente alla celebrazione della giornata delle Forze Armate debba coesistere la giornata della PACE, per ricordarci che le guerre portano SEMPRE distruzione, che l’Italia ripudia la guerra e che è SEMPRE meglio risolvere le controversie internazionali in modo pacifico.
Un Sindaco serio, un Sindaco preparato che sa svolgere il proprio incarico, un Sindaco che sa dare le giuste direttive, un Sindaco che conosce i propri compiti, un Sindaco che sa cosa vuol dire il rispetto verso tutto e tutti e non solo a quello che piace a lui, un Sindaco che nell’assolvimento dei suoi compiti d’istituto sa come ci si deve presentare anche nell’abbigliamento, un Sindaco del genere non può nascondersi dietro un scusa banale quale “Non ne sapevo nulla”.
Non si tratta di una ricorrenza che capita una volta ogni 100 anni, ma di una ricorrenza/commemorazione annuale. Pertanto un Sindaco con le caratteristiche di cui sopra queste ricorrenze/commemorazioni le deve avere nel suo calendario personale degli avvenimenti “importanti” della città che governa. Un Sindaco preparato ha/deve avere a sua disposizione una segreteria con personale preparato che lo coaudiuva e gli porta in evidenza tali occasioni.
Un Sindaco serio non si può nascondere dietro un scusa banale quale “Non ne sapevo nulla”.
tenutario è un termine un pò forte, non credi?
E comunque in genere non si risponde ad una domanda con un’altra domanda.
Sai che dramma non essere invitati al 167° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, o al 135° dei Vigili del Fuoco o al 170° della Guardia di Finanza o ai festeggiamenti dei relativi Santi Patroni! Credo che di questi tempi ci sia qualcosa di più importante per cui impegnare tempo e risorse, o no?
scusate un attimo ma il presidente del consiglio comunale è quello di Messina o della città di Roccacannuccia? perchè se lo sapeva lei non capisco come non possa essere arrivata comunicazione al sindaco che fa lo sciecco nel lenzuolo. o come dice quello di Mistero, sarà una cospirazione degli illuminati vestiti da aliene contro Renatino?
per un sindaco non partecipare a feste istituzionali per motivi stupido -ideologici è un dramma caro hermann, ma ormai messina è persa completamente, sono riusciti a creare casini anche con chi ci tutela rischiando la vita. Bravi bravi
Non tutti riescono a fare il sindaco di una città o di un paese, pertanto “ti perdono”(messo apposta fra virgolette)le m****ate che hai scritto.
Queste ricorrenze benchè siano già nel calendario della segreteria del sindaco vanno SOLO per INVITO, pertanto DOPO “l’incidente” del 4 novembre non sarebbe stata opportuna la presenza del prof.Accorinti, al quale però consiglio di porgere pan per focaccia:E NON INVITARE MAI PIU’ IL COMANDANTE DEI CARABINIERI a nessuna celebrazione/manifestazione cittadina.
ps: coma faccio a saperlo? Indovina…magari sono(o sono stato) consigliere comunale/provinciale/regionale…oppure sindaco(non di Messina, non in sicilia)…chissà…
non facciamo paragoni tra un sindachello di un paese in rovina come messina e l’Arma dei Carabinieri, che sai quanto se ne frega se il sindachello non la invita, non ha certo bisogno di accorinti e le sue sparate anti di qua e anti di la.L’arma incontra il favore ed il rispetto di centinaia di migliaia di persone oneste da 200 anni, accorinti ha preso 40000 voti buddaci in massima parte di estrema sx fallita, ad un ballottaggio
Scusami HERMANN hai ragione tu: Tenutario è un termine troppo forte anche se appropriato per una casa come MESSINA. Lo cambio e dico DEPOSITARIO. Ti va bene ?
Forse sarebbe bene rileggere con più attenzione quello che ho scritto. Se ho scritto quello che ho scritto forse chissà un motivo ci sarà.
Non ho scritto che il Sindaco deve obbligatoriamente partecipare a tutte le ricorrenze/commemorazioni.
Leggere bene, grazie.
Ma siamo/siete poi proprio sicuri che dal Comando Carabinieri non sia stato inviato l’invito (che poi tra “Capi di Istituzioni” non è proprio esatto chiamarli inviti), al Sindaco?
L’ultima frase sa proprio di barzelletta!
Osservatore, evidentemente persona poco attenta a leggere ..
certamente ti saresti risparmiato il tuo intervento se avessi compreso che la mia era e resta una lettera aperta al Sindaco Accorinti. Con essa intendevo, ed intendo, ricordargli che se oggi noi tutti, anche tu, possiamo stare qui a discutere liberamente ed esprimere senza remore la nostra opinione, senza che si venga presi di notte nelle nostre case, è merito ANCHE di quanti, come appunto, le vittime di Contrada Chiusa, allora, intesero obbedire agli ordini ricevuti. Accorinti, anche da pacifista convinto e coerente, quale egli è, non può e non deve MAI dimenticare il passato. (Pensa per esempio a quando, anni prima, le forze “democratiche ed antifasciste” non trovarono di meglio che rifugiarsi sull’ Aventino, illudendosi che il Re si sarebbe schierato con esse : sai bene, invece come andò a finire ….). Non ho altro da dire , infine, se non ricordare a te ed a Renato, quanto scriveva Bertold Brecht : “un popolo che ignora la propria storia passata, è fatalmente destinato a ripeterla”.
Veramente patetica e fuori luogo la presenza dei sedicenti “pacifisti” con le bandiere tanto di moda che nascondono troppo spesso un significato più politico che filosofico.Se è vero cio che ho letto e cioè che Accorinti non si sarebbe presentato il 12 novembre scorso alla celebrazione dell’anniversario per i caduti di Nassirja,èstato un grave errore;la sua assenza lo squalifica in maniera ignobile e lo relega tra i frequentatori facinorosi dei centri sociali.Le ForzeArmatesonoiveripacifisti
Un sindaco che non si unisce al coro dell’inno nazionale, non è degno di tale carica, pur riconoscendo le battaglie per una Messina più civile che Accorinti sta portando avanti. Siamo tutti pacifisti signori miei ma il modo per conquistarla non è sventolando una bandiera ma scendendo sul terreno contro eventuali nemici ed invasori delle proprie case.A questo servono i militari che saranno sempre necessari.Un mondo roseo,immerso in una pace sognata,non è di questa epoca,visto cosa accade in M.O.
Vero! Bravo!