Coinvolto un terzo complice della "banda" che ha messo segno una lunga serie di furti e rapine, fallendo solo quando si è trovata di fronte due donne
MESSINA – Sono vecchie conoscenze delle forze dell’Ordine i due arrestati dalla Polizia per una serie di furti e rapine effettuate tra aprile e ottobre scorso in vari punti della città. Gianluca De Marco, 39 anni e il 24enne Daniele Settimo sono stati rinchiusi al carcere di Gazzi su ordinanza del giudice Eugenio Fiorentino, che li interrogherà domani. Saranno accompagnati dai difensori, gli avvocati Nino Cacia e Cinzia Panebianco. La Procura ha chiesto l’arresto di un presunto terzo complice. Per lui il giudice si è riservato di decidere dopo averlo interrogato.
Le accuse contro la “banda”
Tutti e tre, insieme ad un altro indagato, sono accusati di aver messo in piedi una vera e propria organizzazione per mettere a segno una lunga serie di rapine e furti ai danni di abitazioni e aziende, ricettazione dei veicoli rubati adoperati per i colpi, in alcuni casi di aver minacciato con pistole e coltelli le proprie vittime per impedirne la reazione.
Ristoranti, pizzerie, panifici e tabacchi del centro cittadino, ma anche caselli autostradali, le vittime nel mirino della “banda”. A loro la Squadra Mobile, guidata dal dirigente Vittorio La Torre, è arrivata dopo mesi di indagini accurate e grazie anche alla confessione di uno di loro, arrestato a Patti per un altro crimine.
Una lunga serie di furti e rapine
Il primo furto risale all’aprile scorso, ai danni di un’azienda di Tremestieri, dove in tre hanno portato via 20 mila euro in attrezzi da lavoro dopo aver forzato la porta di ingresso. Tra il 19 e il 20 luglio sono stati rapinati una pizzeria, un ristorante, un tabacchino e un panificio. I ladri per il colpo hanno usato un motorino e uno scooter, rubati rispettivamente sotto casa del proprietario e all’interno del parcheggio del Policlinico.
I colpi falliti per la reazione di due donne
A fine mese è andata loro male quando hanno provato a rapinare una gioielleria e un casello dell’autostrada. In entrambi i casi malgrado fossero armati si sono trovati davanti due donne che hanno reagito, mettendoli in fuga prima che avessero il tempo di portarsi via il bottino.
Secondo gli investigatori il terzo complice avrebbe portato via 1500 euro da un bar di viale Europa, la notte di Ferragosto, adoperando un motorino rubato lo stesso giorno.