Crisi idrica, Ialacqua: “C'è l'acqua dell'Alcantara, assurdo non poterla usare”

Crisi idrica, Ialacqua: “C’è l’acqua dell’Alcantara, assurdo non poterla usare”

Crisi idrica, Ialacqua: “C’è l’acqua dell’Alcantara, assurdo non poterla usare”

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domenica 15 Giugno 2014 - 09:12

L’assessore annuncia che si recherà a Palermo per un incontro con i rappresentanti dell'assessorato competente per l'acqua ed i rifiuti, insieme ad una delegazione dei forum e degli enti locali firmatari della legge d'iniziativa popolare per l'acqua pubblica, per chiedere che Siciliacque spa torni in mani pubbliche e che la tariffa dell'Alcantara venga da subito ridotta

Sulla crisi idrica che da giorni attaglia vari quartieri della città, interviene con una nota l’assessore all’ambiente, Daniele Ialacqua.

“Il Bufardo/Fiumefreddo potrebbe essere la risposta a breve per attenuare la crisi idrica degli ultimi giorni (in questo senso si sta muovendo l'AMAM, che punta anche a potenziare i pozzi cittadini) ma non basta; l'acqua c'è, è quella dell'Alcantara ed è assurdo non poterla usare. E' necessario aprire un fronte ampio, che deve vedere non soltanto la nostra città ma anche tutti quei comuni siciliani che stanno soffrendo la stessa situazione, per richiedere da subito la riduzione della tariffa dell'acqua dell'Alcantara, l'approvazione della legge d'iniziativa popolare per l'acqua pubblica (che prevede anche un contenimento delle tariffe per i cittadini) e la ripubblicizzazione di Siciliacque spa. Per questo motivo lunedì 16 – prosegue l’assessore Ialacqua – mi recherò a Palermo per un incontro con i rappresentanti dell'assessorato competente per l'acqua ed i rifiuti, insieme ad una delegazione dei forum e degli enti locali firmatari della legge d'iniziativa popolare per l'acqua pubblica, per chiedere che Siciliacque spa torni in mani pubbliche e che la tariffa dell'Alcantara venga da subito ridotta.

Nei prossimi giorni sono previsti incontri con esperti del settore, tra cui l'ing. Galatà, già contattato nei giorni scorsi, ed il necessario coinvolgimento del Consiglio comunale e della deputazione messinese. In queste settimane, a seguito anche delle segnalazioni di cittadini che lamentavano la scarsa erogazione di acqua in alcuni quartieri, l'Amministrazione comunale si era già attivata con l'AMAM, che ha confermato la preoccupante riduzione della portata d'acqua del Fiumefreddo e l'avvio di una ricognizione delle risorse idriche dalle quali attingere maggiormente, trovando nel Bufardo una possibile soluzione a breve, senza però nascondere le difficoltà ed i problemi connessi al Bufardo e all'Alcantara, a causa anche di vecchi contratti, penalizzanti per Messina, che all’esistenza di una tariffa, da parte di Siciliacque spa per l'acqua dell'Alcantara, superiore alla tariffa che AMAM pratica ai cittadini.

Questa situazione assurda costringe oggi Messina a soffrire di sete nonostante gli sforzi ed i cospicui investimenti che in passato sono stati sostenuti con l'obiettivo di liberare la nostra città dall'incubo della sete. Tutto ciò è inaccettabile. E' pur vero però che l'occasione di fare una battaglia comune in città per l'acqua era stata offerta in questi anni dai forum per l'acqua pubblica, ma è stata un'occasione fino ad oggi persa per la cecità di alcune forze politiche che hanno preferito puntare sulla privatizzazione della gestione dell'acqua con tutte le gravi conseguenze che oggi paghiamo. I forum avevano per tempo segnalato infatti il pericolo che, anche a Messina, la spinta alla privatizzazione dell'acqua e l'attività che in tale direzione avevano assunto taluni ATO idrici avrebbe fatto pagare un conto salato ai cittadini. Ed infatti ci troviamo così oggi a dovere pagare, anche come Comune di Messina, milioni di euro per l'attività a vuoto svolta dagli ATO idrici ed in più con Siciliacque spa, una società mista con un socio privato quale la multinazionale francese Veolia, che pratica una tariffa elevata non solo per Messina ma per molti comuni che utilizzano le acque dell'Alcantara.

L'acqua – conclude Ialacqua – è un bene comune non merce e nessuno può lucrare su di essa. E' intorno a questo concetto fondamentale che è possibile rivedere la gestione idrica in Sicilia e non soffrire più la sete. Per questo è fondamentale che passi la legge d'iniziativa popolare che ha nella ripubblicizzazione di Siciliacqua spa e nella gestione pubblica e partecipata dell'acqua i suoi capisaldi e che da diversi mesi all'ARS non raggiungendo l'accordo delle forze politiche regionali ed anzi trovando in alcune di esse aperto ostacolo. E' questo un primo tavolo tecnico e politico di confronto serio per affrontare e risolvere il problema acqua in Sicilia ed a Messina”.

4 commenti

  1. ma pensa a svolgere i tuoi compiti, non hai fatto nulla in un anno

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  2. ma pensa a svolgere i tuoi compiti, non hai fatto nulla in un anno

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  3. puzza di bruciato 16 Giugno 2014 09:07

    Ora che va Ialacqua la spa che gestisce il servizio idrico si spaventa e scappano facendo ritornare la gestione del servizio al Pubblico… Queste notizie non fanno altro che generare buonumore….

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  4. puzza di bruciato 16 Giugno 2014 09:07

    Ora che va Ialacqua la spa che gestisce il servizio idrico si spaventa e scappano facendo ritornare la gestione del servizio al Pubblico… Queste notizie non fanno altro che generare buonumore….

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