Dove ricerco il mio valore? Le molte facce dell’intelligenza.

Dove ricerco il mio valore? Le molte facce dell’intelligenza.

Dove ricerco il mio valore? Le molte facce dell’intelligenza.

lunedì 03 Giugno 2013 - 12:27

C’è chi nasce particolarmente dotato di una o più di intelligenze ma tutti, adeguatamente supportati ed istruiti, possiamo svilupparle a livelli soddisfacenti. Chiedi alla psicologa: invia una mail all’indirizzo psicologica@tempostretto.it.

Howard Gardner è tra i più noti studiosi dell’intelligenza. Nel 1994 scrive il libro “Intelligenze creative. Fisiologia della creatività attraverso le vite di Freud, Einstein, Picasso, Stravinskij, Eliot, Gandhi e Martha Graham”.
Cosa hanno in comune il padre della psicanalisi, l’ideatore della teoria della relatività, l’autore di Guernica, uno tra i compositori più versatili del XX secolo, il premio Nobel per la letteratura 1948, il Mahatma e la madre della danza moderna? Semplice: sono personalità geniali, molto diverse tra loro, ma tutte hanno saputo donare al mondo i frutti preziosi del loro genio.
Gardner utilizza il concetto di intelligenza multipla per spiegare come mai persone così diverse hanno tutte trovato il modo di eccellere: ognuno di noi non ha una sola intelligenza, ma almeno otto. C’è chi nasce particolarmente dotato di una o più di esse ma tutti, adeguatamente supportati ed istruiti, possiamo sviluppare le nostre varie intelligenze a livelli soddisfacenti.
Vediamo quali sono i tipi di intelligenza individuati.
Abbiamo l’intelligenza logico-matematica, che è la capacità di comprendere le relazioni tra vari elementi, di usare numeri e simboli ai fini del ragionamento. Se ne siamo particolarmente dotati possiamo essere matematici, economisti, informatici, giocatori di scacchi.
L’intelligenza linguistica, che ci consente di usare bene le parole per esprimerci o per convincere gli altri delle nostre ragioni, scrivere romanzi o poesie, fare satira o politica.
L’intelligenza spaziale, che è sensibilità verso il colore, la linea, la forma, lo spazio, ci consente di visualizzare e rappresentare idee come sanno fare i pittori, gli scultori, ma anche gli architetti che progettano una casa.
L’intelligenza musicale ci consente di discriminare con precisione altezza dei suoni, timbri e ritmi, per produrre ed apprezzare le varie forme musicali. Ne sono dotati i compositori, ma anche i liutai, gli accordatori, i ballerini, i video maker.
L’intelligenza cinestesica si basa sull’uso del corpo per esprimere idee e sentimenti e sulla facilità ad usare le mani per produrre o trasformare cose. Se ne siamo dotati, possiamo danzare con grazia, praticare l’arte del mimo, recitare, cucire, intagliare il legno.
L’intelligenza interpersonale è il saper interpretare le emozioni, le motivazioni e gli stati d’animo degli altri, anche attraverso le espressioni del viso, della voce, dei gesti (ha a che fare con l’ascolto empatico) per saper rispondere in maniera efficace.
L’intelligenza intrapersonale è l’abilità di conoscere se stessi, di comprendere le proprie emozioni ed i propri desideri, di nutrire autodisciplina e autostima, incanalando l’espressione di sé in forme socialmente accettabili.
L’intelligenza naturalistica è la sensibilità nei riguardi dell’ecosistema del quale facciamo parte, con particolare attenzione all’impatto ambientale e sociale dell’intervento umano nel breve e nel lungo termine.
Gardner postula infine una nona forma di intelligenza, quella esistenziale, che sarebbe la capacità di riflettere sulle questioni fondamentali concernenti l’esistenza.

Alla luce di questa panoramica sulle varie forme di intelligenza, comprendiamo che i personaggi citati sopra hanno saputo riconoscere e coltivare i loro peculiari talenti, le loro diverse intelligenze. Fisico visionario Einstein, carismatico leader spirituale e politico Gandhi. L’umanità sarebbe stata diversa senza il loro apporto. Ma facciamo un piccolo esperimento mentale: se avessimo affidato al primo la guida di un intero popolo ed al secondo quella di un laboratorio di ricerca, la storia sarebbe andata allo stesso modo? Se avessimo indirizzato Einstein agli studi politici e Gandhi a quelli fisici fin dalla nascita, ne sarebbero venuti fuori ugualmente due geni?
E noi? qual è l’intelligenza o le intelligenze delle quali siamo particolarmente dotati? Qual è il nostro talento? Quanto il nostro ambiente ha saputo nutrirlo e quanto noi stessi lo abbiamo coltivato? L’umanità non ha forse bisogno che tutte queste forme di intelligenza vengano espresse? Quanto invece abbiamo lavorato per coltivare talenti dei quali non siamo particolarmente dotati solo perché ci hanno detto che erano quelli i talenti importanti? Come influisce tutto ciò sulla nostra felicità e sul valore che noi attribuiamo a noi stessi?

“Psicologica” è curata da Francesca Giordano, psicologa, laureata presso l’Università degli Studi di Torino, specializzanda presso la Scuola di Psicoterapia Cognitiva, Roma (SPC), Vicepresidente A.p.s. Psyché, “mamma di giorno” presso il nido famiglia Ohana di via Ugo Bassi, 145, Messina. Per informazioni telefonare al: 345.2238168.
Avvertenza: questa rubrica ha come fine quello di favorire la riflessione su temi di natura psicologica. Le informazioni e le risposte fornite dall’esperta hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza professionale. Le mail saranno protette dal più stretto riserbo e quelle pubblicate, previo esplicito consenso del lettore, saranno modificate in modo da tutelarne la privacy.

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