Vacanze intelligenti: coltivare l'intelligenza nell'otium

Vacanze intelligenti: coltivare l’intelligenza nell’otium

Vacanze intelligenti: coltivare l’intelligenza nell’otium

lunedì 08 Luglio 2013 - 10:49

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La nona forma di intelligenza individuata da Gardner è “l’intelligenza esistenziale”, vale a dire l’abilità di interrogarsi sui grandi quesiti della vita. E’ un’intelligenza meditativa, che trova la sua dimensione ideale nella sospensione di ogni attività, nel non fare. Nell’ozio, appunto.
Il concetto di ozio conosce alterne fortune nella storia dell’uomo, molti grandi pensatori di ogni tempo però riconoscono l’importanza di coltivare pensieri “inutili”, non aventi un’utilità pratica immediata, ma proprio per questo in grado di aprire la mente, concedendole la libertà di spaziare e non produrre, di creare connessioni impensate tra concetti lontani tra loro, di far emergere pensieri che -come illuminazioni- giungono improvvisi e chiariscono molte cose, indicandoci nuove vie.
Passiamo tutto l’anno a fare, ad accumulare, cose, pensieri, esperienze, stanchezza. Arriva l’estate e ci programmiamo ancora cose da fare, posti da vedere, foto da scattare. La vacanza finisce così, paradossalmente, per essere un’ulteriore fonte di stress. E’ tanto invalso questo modo di concepire le vacanze che praticamente tutte le riviste femminili, e maschili, a settembre propongono piani per riprendersi dallo stress delle vacanze che avevano suggerito a luglio. C’è qualcosa che non va.
C’è qualcosa che non va anche con l’espressione “vacanze intelligenti”, che si riduce al pianificare gli orari di viaggio in modo da non intasare i caselli autostradali. Tutta l’intelligenza di cui l’uomo è capace può davvero ridursi al solo evitare due ore di coda? Qualcuno poi pianifica le vacanze culturali, stilando una lista di musei da visitare e rassegne da seguire nelle nostre bellissime città d’arte, facendo attenzione a far combaciare bene tutto, così da non avere tempi morti.
E’ proprio però nei tempi morti, nell’ozio, che la mente trova la sua libertà, la libertà di vagare e creare, la saggezza di lasciar andare i bagagli pesanti che non servono più per far posto al bello ed al nuovo che verrà, se siamo disposti a fargli spazio in noi.
Come potrebbe essere una vacanza per essere davvero “intelligente”? Dovrebbe essere pensata in modo da darci piacere con attività che amiamo, come il nuoto, il ballo, le passeggiate, le visite per musei. Ma dovrebbe essere pensata in modo da lasciare anche molto tempo vuoto, aperto a quello che la strada ci mette davanti, alle persone che si trovano nello stesso momento e nello stesso posto insieme a noi per il solo piacere di essere lì, ai cambiamenti di rotta che, inattesi, ci fanno scoprire angoli di paradiso nascosti ai frettolosi sguardi dei turisti.
Vacanze intelligenti possono essere anche quelle passate da flaneur, senza spostarsi di un metro da casa propria, basta uscire per strada con occhi nuovi, alzare gli occhi agli edifici che ogni giorno ignoriamo, girovagare per un quartiere diverso dal nostro, inforcare una bici e goderci la carezza della brezza sulla pelle mentre percorriamo viali insolitamente silenziosi e deserti e, per questo, carichi di nuova bellezza.

Che scegliate mete esotiche o che decidiate di restare a casa, nel caos allegro di una spiaggia affollata o nella solitudine contemplativa di un rifugio montano, Psicologica vi dà appuntamento a settembre e vi augura vacanze che siano davvero “intelligenti”, ma soprattutto serene.

“Psicologica” è curata da Francesca Giordano, psicologa, laureata presso l’Università degli Studi di Torino, specializzanda presso la Scuola di Psicoterapia Cognitiva, Roma (SPC), Vicepresidente A.p.s. Psyché, “mamma di giorno” presso il nido famiglia Ohana di via Ugo Bassi, 145, Messina. Per informazioni telefonare al: 345.2238168.
Avvertenza: questa rubrica ha come fine quello di favorire la riflessione su temi di natura psicologica. Le informazioni e le risposte fornite dall’esperta hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza professionale. Le mail saranno protette dal più stretto riserbo e quelle pubblicate, previo esplicito consenso del lettore, saranno modificate in modo da tutelarne la privacy.

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