E' stato presentato lo scorso sabato, presso la sede messinese della Comunità Ellenica dello Stretto, il libro "Battaglia per il Donbass". Hanno coordinato il pomeriggio i ragazzi dell'Associazione "Terra Nostra", il Segretario del gruppo ospite, il Professor Daniele Macris, e l'autore del testo, Massimiliano Greco
In seno all'attivismo messinese continuano a svolgersi conferenze riguardanti temi di attualità e storia. Si è svolto infatti lo scorso sabato, presso la sede della Comunità Ellenica dello Stretto, l'incontro di presentazione del libro "Battaglia per il Donbass", a cui hanno preso parte la giovane Associazione "Terra Nostra", rappresentanti dal Presidente Pasquale Andrea Calapso, il Professor Daniele Macris, Segretario della Comunità, e Massimiliano Greco, co – autore del libro e redattore del periodico "Stato&Potenza".
Un vero e proprio viaggio all'interno della questione portante del pomeriggio: i relatori hanno infatti stilato un resoconto dei fatti partendo dai disordini di Piazza Majdan, passando per la razzia etnica delle popolazioni russofone del Donbass compiuta dalle truppe ucraine ed arrivando fino alla vittoria della Novorossija contro i militari di Kiev.
Un'importanza rilevante è stata data non solo all'attualità ma anche alla storia: le vicende intestine che hanno caratterizzato per anni i dissapori tra Ucraina e Russia sono state analizzate seguendo una linea cronologica che permettesse la visione totale della situazione, fuori dai conflitti armati e dentro quelli istituzionali. Inoltre, uno sguardo è stato anche rivolto allo stato sociale delle popolazione coinvolte nella guerra civile, prendendo in esame anche l'apparato economico del conflitto.
Una delegazione della Comunità Russa di Messina era presente all'incontro e, con immagini e video, ha raccontato i crimini del Donbass valorizzando le parole degli interlocutori e calcando la mano sul significato del tragico atto. Infine, volendo chiudere i lavori, il Professor Macris ha donato all'Associazione "Terra Nostra" e all'autore Massimiliano Greco una bandiera della Novorossija e due nastri di San Giorgio.
Claudio Panebianco
Quindi anche in riva allo Stretto va in scena la propaganda di Putin e la solidarietà greco-russa in salsa marxista-leninista-ortodossa (che rivolta la realtà come un calzino). Chissà come questi araldi della democrazia si sono autoconvinti che Putin, un dittatore che non tollera oppositori e omosessuali, che “scippa” territori a nazioni confinanti come faceva Hitler, con le stesse identiche scuse, grande amico fra l’altro di Berlusconi, sia il difensore dei popoli oppressi. I compagni di Tsipras saranno fra l’altro contenti di sapere che il loro eroe due ore dopo l’insediamento è corso dall’ambasciatore russo, a farsi benedire.
Quindi anche in riva allo Stretto va in scena la propaganda di Putin e la solidarietà greco-russa in salsa marxista-leninista-ortodossa (che rivolta la realtà come un calzino). Chissà come questi araldi della democrazia si sono autoconvinti che Putin, un dittatore che non tollera oppositori e omosessuali, che “scippa” territori a nazioni confinanti come faceva Hitler, con le stesse identiche scuse, grande amico fra l’altro di Berlusconi, sia il difensore dei popoli oppressi. I compagni di Tsipras saranno fra l’altro contenti di sapere che il loro eroe due ore dopo l’insediamento è corso dall’ambasciatore russo, a farsi benedire.