Russo: "Messina Social City sospende l'assistenza domiciliare ad anziani e disabili". Asquini: "Nessuna sospensione"

Russo: “Messina Social City sospende l’assistenza domiciliare ad anziani e disabili”. Asquini: “Nessuna sospensione”

Redazione

Russo: “Messina Social City sospende l’assistenza domiciliare ad anziani e disabili”. Asquini: “Nessuna sospensione”

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mercoledì 03 Luglio 2024 - 19:23

Botta e risposta tra il comsigliere del Pd, con un'interrogazione, e la presidente di Msc

MESSINA – “Perché è stata sospesa l’attività di erogazione dei servizi di assistenza domiciliare per diversi soggetti anziani (Sad) e di assistenza domiciliare per alcuni soggetti portatori di disabilità (Sad – H)?”. A porre il quesito è il consigliere comunale del Partito democratico Alessandro Russo, Un’interrogazione con risposta scritta al sindaco Federico Basile e che chiama in causa l’attività di Messina Social City.

Russo: “Ho parlato con chi si è visto sospeso il servizio e si tratta di servizi essenziali”. Asquini: “Non è stato sospeso”

Il consigliere del Pd evidenzia di aver parlato con i diretti interessati, dopo aver letto un articolo su una testata online (Messina Ora): “I soggetti interessati, che hanno avuto sospeso il servizio domiciliare, hanno riferito di essere stati avvertiti dagli operatori. Quest’ultimi hanno loro comunicato che il servizio non sarebbe più potuto andare avanti per una asserita “scadenza del progetto”, senza indicare però a quale progetto si potessero riferire”. Da parte sua, Russo ricorda che che il servizio di assistenza domiciliare anziani e il servizio di assistenza domiciliare per soggetti portatori di disabilitàrientrano nei servizi essenziali che l’amministrazione deve erogare. Il tutto così come previsto dalle normative e come del resto opportunamente statuito dal contratto di servizi tra amministrazione comunale e azienda Messina Social City”.

Sempre il consigliere ricorda che “l’erogazione delle prestazioni derivanti dall’assolvimento dei servizi essenziali è assicurata annualmente facendo ricorso a stanziamenti di risorse economiche del bilancio comunale, correttamente contabilizzata a seguito delle emissioni di fatture da parte della azienda Messina
Social City. E i servizi Sad e Sad – H sono da considerarsi tra quelle erogazioni essenziali e inderogabili, che l’amministrazione, per il tramite dell’azienda Messina Social City, deve assicurare costantemente, senza soluzioni di continuità, non dovendosi in alcun modo ricorrere a fondi extra bilancio per la loro copertura”.

A rispondere alla stampa è la presidente di Messina Social City, Valeria Asquini, che spiega: “Il servizio non è stato sospeso. Dato che nasce da fondi Pac, Piano di azione e coesione servizi di cura anziani non autosufficienti, rimarrà gratuito, perché è arrivata lunedì la proroga, fino al 31 luglio. Poi il progetto finisce. E, in base alle Isee, gli utenti dovranno compartecipare economicamente. E già anticipo che registriamo un’adesione convinta al servizio, che dunque continuerà in una nuova forma”.

“Messina Social City ha contrattualizzato per un mese alcuni operatori ma questo va a scapito della qualità del servizio”


Ma torniamo all’interrogazione di Russo. Così scrive il consigliere: “Ho appreso che in questi ultimi frangenti Messina Social City avrebbe contrattualizzato per un mese alcuni operatori da destinare ai servizi per poter proseguire con l’erogazione, sebbene tale azione possa inficiare sensibilmente il rapporto consolidato, tutelato dalle norme di settore, tra operatori e soggetti assistiti. Ricordo che i progetti finanziati con fondi extra bilancio, e segnatamente attingendo ai fondi Pac, sono attività di erogazione servizi che non possono coprire quelli essenziali. Servizi essenziali che hanno dei distinti e certi canali di finanziamento, dovendo questi progetti offrire delle prestazioni aggiuntive e complementari ai servizi essenziali”.

“Va assicurata la continuità assistenziale”

Per il consigliere, risulta “opportuno e necessario per il corretto, efficace ed efficiente agire della nostra amministrazione assicurare che i servizi essenziali da erogare secondo le norme e il contratto di servizi tra Comunedi Messina e azienda Messina Social City siano prestati senza alcuna interruzione, assicurando la continuità assistenziale tra operatori e soggetti in carico. E occorre dunque verificare, pertanto, che tali servizi non vengano esposti a possibili interruzioni dovute a fonti di finanziamento differenti o a formule contrattuali dei lavoratori non legate alla necessaria continuità dei servizi”.

Ed ecco la replica della presidente di Messina Social City Valeria Asquini: “Il servizio di assistenza domiciliare, nell’ambito del progetto Pac – Piano di azione e coesione servizi di cura anziani non autosufficienti, consta di un insieme di prestazioni di natura socio-assistenziale offerte a domicilio a persone anziane in condizione di non autosufficienza, over 65, residenti nel Distretto socio- sanitario D26. Persone che non siano in grado di garantire il soddisfacimento delle proprie esigenze personali, domestiche o relazionali ma che non necessitano del ricovero in strutture ospedaliere. Si crea così una rete relazionale di supporto potenziando le capacità residuali del soggetto e del nucleo familiare, dove presente”.

Asquini: “Grazie ai fondi Pac abbiamo esteso i servizio di assistenza domiciliare ad altri 373 beneficiari”

Continua Asquini: “Gli obiettivi del servizio gestito dalla Messina Social City includono lo sviluppo e il mantenimento dell’autonomia degli anziani in ambito domestico e sociale, il miglioramento della qualità della vita, la promozione dell’autodeterminazione, la riduzione dei ricoveri e dell’istituzionalizzazione impropria e il supporto ai nuclei familiari a rischio di emarginazione, In particolare anziani e persone con disabilità. Il servizio risponde alle esigenze della persona e viene erogato rendendo la persona protagonista del proprio processo di cura.  Grazie ai fondi Pac è stato possibile rivolgere il servizio di assistenza domiciliare a ulteriori 373 beneficiari, permettendo loro di sperimentare il servizio, comprenderne l’opportunità e arrivare alla consapevolezza di voler continuare a usufruirne. Le attività sono state avviate in sinergia con l’Asp e con la rete di tutti gli enti territoriali, e proprio grazie a questa collaborazione si è riusciti a raggiungere un numero così esponenziale di persone.  La comunicazione, la diffusione del servizio e il costante monitoraggio hanno evidenziato che un’alta percentuale dei beneficiari desidera continuare a ricevere il servizio, anche accettando la compartecipazione economica”.

“L’obiettivo è migliorare la qualità dei servizi”

La presidente chiarisce che “il Comune di Messina ha stabilito, con regolamento per l’accesso e la partecipazione al costo delle prestazioni sociali agevolate, che gli utenti del servizio sono chiamati a partecipare alla contribuzione sulla base delle attività erogate all’interno del servizio e sulla base dell’Isee. La volontà dell’azienda è quella di garantire un servizio efficace ed efficiente che possa sempre più rispondere alle esigenze del territorio. Il servizio nel tempo è cresciuto in maniera esponenziale riscuotendo grande soddisfazione nei beneficiari. Lo dicono i numeri, lo dicono le richieste continue che riceviamo in azienda. Siamo consapevoli che ci sono ancora margini di miglioramento per garantire una risposta tempestiva a tutte le richieste che riceviamo ma siamo certi dell’attenzione alle persone che viene quotidianamente rivolta da tutti gli operatori con professionalità e dedizione”.

E ancora: “Il nostro impegno è costante e orientato a migliorare continuamente la qualità del servizio, mettendo sempre al centro le esigenze e il benessere dei nostri beneficiari”.

Un commento

  1. Poveri messinesi preda di un branco di cavallette fameliche. Ma in parte ce lo siamo meritato. Quando si ragiona con la pancia si è preda dello zampognaro di turno

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