Dopo i furti messi a segno, nei giorni scorsi, nel tratto compreso tra gli svincoli di Sant’Agata di Militello e Santo Stefano di Camastra, i poliziotti hanno intensificato i servizi di controllo nell’area circostante riuscendo ad arrestare due malviventi.
Sono stati sorpresi mentre bruciavano ingenti quantità di cavi elettrici al fine di recuperarne il rame all’interno. Manette ai polsi per il 53enne Antonio Miraglia Fagiano ed il 24enne Carmelo Alessio Ferretta, 24enne, entrambi di Santo Stefano di Camastra e già noti alle forze dell’ordine.
Già da diversi giorni i poliziotti del distaccamento della Polstrada di S. Agata di Militello avevano intensificato i servizi di controllo dell’area compresa tra gli svincoli di Sant’Agata e Santo Stefano. Diversi, infatti, erano stati i furti di rame, ultimo quello del 7 febbraio.
Il viadotto sottostante l’autostrada, i terreni agricoli e le stradine interpoderali venivano setacciate ora dopo ora alla ricerca di malviventi.
Un intenso lavoro che, ieri pomeriggio, ha dato i suoi frutti. L’intenso fumo nero proveniente da un terreno del comune di Caronia, a svariati chilometri dalle carreggiate della A20, infatti, non è passato inosservato agli occhi degli agenti che, una volta recatisi sul posto, hanno colto in flagranza i due uomini.
Una perlustrazione successiva ha poi permesso di rnvenire circa 100 chili di rame già ripulito dalla guaina in plastica e 1500 chili di cavi, ancora da ripulire, nascosti dietro alcuni rami di ulivo.
Altri ancora erano poi stati posizionati all’interno di un macchina posteggiata lì vicino ed appartenente ad uno dei due arrestati.
In totale, i poliziotti hanno ritrovato e sequestrato circa 2 tonnellate di materiale.
I due autori del rogo sono stati arrestati per i reati di ricettazione e combustione illecita dei rifiuti e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati loro concessi i domiciliari.