Avviato il cantiere per il completamento dell'opera. Dalla Regione 13 milioni di euro
S. ALESSIO – Dopo l’installazione del cantiere nei giorni scorsi, stanno entrando nel vivo gli interventi di completamento dalla barriera soffolta a protezione dell’abitato di Sant’Alessio. Si tratta delle opere previste dal secondo stralcio di completamento del terzo lotto, finanziate lo scorso anno dalla Regione con 13 milioni di euro di fondi Poc inseriti nel Patto per il Sud. L’intervento è stato aggiudicato dal Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico ad una ditta di Barcellona per l’importo di 6 milioni 309mila 634, in virtù del ribasso del 29,58% sulla base d’asta di 8 milioni 757mila 152 euro.
Gli interventi consisteranno nella rifioritura della barriera soffolta già esistente per una lunghezza di oltre un chilometro e mezzo, nel completamento nelle parti dove non è stata finora realizzata per 78 metri e nella realizzazione della scogliera radente in scogli cementati lato Capo Sant’Alessio per un tratto di circa 250 metri. Grande attenzione in cantiere all’aspetto della sicurezza. Il coordinatore in fase di esecuzione, ing. Francesco Giordano ha dato precise indicazioni alla ditta esecutrice su come rendere più sicuro possibile l’intervento di posa di massi nello specchio d’acqua antistante l’abitato di Sant’Alessio.
La sicurezza sul lavoro viene seguita anche dall’Opt Scuola Edile Cpt di Messina che sta supportando gli addetti ai lavori. ”La presenza dell’Organismo Paritetico Territoriale – ha detto Pippo Moroso – ha il solo obiettivo di formare ed informare gli operai in base alle fasi lavorative che giornalmente vengono eseguite in cantiere. Il decreto Legge 146 convertito con le legge 215 obbliga, adesso più che mai, le aziende a rispettare con la massima scrupolosità tutte le normative vigenti.Come Opt – ha proseguito Moroso – ci stiamo preoccupando di divulgare il più possibile le nuove misure sulla sicurezza sul lavoro per evitare prima di tutto che possano verificarsi infortuni anche gravi e poi che per il mancato rispetto di precise indicazioni, prima fra tutte la formazione dei lavoratori, del loro datore di lavoro e del preposto, e poi che si arrivi alla sospensione del cantiere con segnalazione all’Anac dell’impresa eventualmente sanzionata dagli Organi di vigilanza”.