Diciassette tra albergatori e commercianti hanno firmato un documento indirizzato al sindaco con il quale si chiede l’abbassamento dell’Imu, della Tarie del canone per la fornitura idrica
Ristoratori e albergatori di S. Alessio Siculo hanno presentato al Comune l’ennesima richiesta di riduzione fiscale. Il documento, indirizzato al sindaco Rosanna Fichera, al suo vice, all’assessore al Bilancio e al presidente del Consiglio, già protocollata, vuole richiamare l’attenzione “con un atto di buonsenso, sulle esigenze di una categoria che sta rischiando di fallire collettivamente”. Nello specifico, viene chiesto l’abbassamento dell’Imu; della Tari, la tassa sui rifiuti, anche in virtù dei risparmi prodotti dalla raccolta differenziata e del Canone per la fornitura idrica, in quanto il Comune è autosufficiente nell’approvvigionamento idrico e pertanto non vi sarebbe necessità di fare cassa sui cittadini.
L’istanza è stata sottoscritta da 17 operatori commerciali: titolari di bar, alberghi e pizzerie. Tutti evidenzano l’accentuarsi della crisi a S. Alessio a causa della scomparsa della spiaggia “e di conseguenza alla diminuzione dei villeggianti”. A ciò aggiungono i lavori per la metanizzazione, che stanno interessando l’intero paese “con l’interruzione del transito nelle arterie principali”. Viene sottolineato che “le strutture ricettive nel 2015, perfino nel mese di agosto, non si sono riempite”. Ed anche che il Comune ha accertato, lo scorso ottobre e con delibera di Giunta, residui attivi e passivi con un avanzo di 169mila euro. La conclusione è che “la pressione fiscale raggiunta non è più sopportabile, pertanto – si legge nella richiesta presentata al Comune – molti di noi stanno per chiudere. Stiamo ancora attendendo una risposta (il riferimento è alla riduzione delle tasse) dall’ente locale dall’ultima riunione di categoria, che ha avuto luogo lo scorso anno”.
Carmelo Caspanello