L'Associazione combattenti e reduci consegna al parroco una raccolta di firme per avviare la procedura. Il sacerdote, nel '44, aveva tentato di salvare la vita ad un uomo ed una donna
S. ALESSIO SICULO – “Padre Antonio Musumeci sia inserito nell’elenco dei martiri della chiesa cattolica”. Lo chiedono i componenti dell’Associazione nazionale combattenti e reduci, sezione di S. Alessio Siculo, i quali domani (giovedì) consegneranno al parroco, padre Luciano Zampetti, le firme raccolte in collaborazione con i cittadini alessesi e altre associazioni. Al termine della Santa Messa che sarà celebrata nella chiesa S. Maria delle Grazie, sarà chiesto ufficialmente di avviare il procedimento ecclesiastico. Padre Musumeci, fu parroco di S. Alessio dal 1942 sino al 14 agosto del 1943, giorno in cui venne barbaramente assassinato. Quel giorno, il sacerdote chiese a gran voce ai soldati tedeschi di non uccidere un uomo e una donna, due paesani, che stavano inseguendo. Il suo appello, lanciato dalla terrazza della canonica, cadde nel vuoto. L’uomo e la donna furono ammazzati e subito dopo l’esecuzione i militari tedeschi si diressero verso la chiesa. Abbattuta la porta con una granata, raggiunsero padre Antonio Musumeci. Lo torturarono e lo uccisero, lasciando il corpo esanime sul terrazzo della canonica. A 77 anni da quella triste pagina di storia, la richiesta di inserire padre Musumeci nell’elenco dei martiri della Chiesa cattolica.