Nel 2011 si introdusse nell'ufficio postale di San Filippo Superiore e, armato, riuscì ad aprire la porta antisfondamento mettendo a segno una rapina da 50mila euro. Per Antonino Villari la pena sarà di 8 anni di detenzione in carcere.
Tre anni fa si era travestito da imbianchino e, col casco che gli copriva volto e testa, si era introdotto armato nell’ufficio postale di San Filippo Superiore mettendo a segno una rapina di ben 50.000 euro.
Per Antonino Villari, 30enne messinese, l’ordine di carcerazione per il reato di rapina aggravata in concorso e detenzione illegale di arma da fuoco e munizioni è scattato ieri pomeriggio.
La vicenda si era svolta in una calda mattina del 2 marzo 2011. Un uomo, giovane, con addosso una tuta da imbianchino ed un casco da motociclista, era entrato armato di pistola nella Posta scatenando il panico tra i presenti in fila agli sportelli. Grazie al flex, ad una scala e ad un manico di scopa, Antonino era riuscito ad aprire la porta antisfondamento e accaparrarsi il bottino di 50.000 euro. Poco dopo, gli agenti della Squadra Mobile avevano scovato il ragazzo in un appartamento disabitato riuscendo a recuperare sia l’arma, una pistola a tamburo calibro 38 perfettamente carica e funzionante, sia le mazzette di banconote.
Adesso Antonino si trova nella Casa Circondariale di Messina Gazzi dove dovrà espiare una pena detentiva di 8 anni.
Veronica Crocitti
scusi,ma dopo tredici anni e ben felice di mangiare per otto anni a carico dei contribuenti standosene in carcere.ma in questi tredici anni che ha fatto? ha solo speso i 50000 euro oppure ha continuato a rapinare?