La protesta in via Torrente Portosalvo: "Ci sono persone sofferenti che vanno rispettate"
S. TERESA – Due cartelli fai da te, con l’indicazione del divieto di suonare il clacson, hanno fatto la loro comparsa questa mattina lungo la via Torrente Portosalvo, trafficata arteria che taglia perpendicolarmente la Ss114 e dal lungomare conduce al quartiere Cantidati, sino al confine con il territorio di Savoca. “Non è lecito suonare il clacson per salutare gli amici” si legge a chiare lettere nei cartelli, realizzati, molto probabilmente, da qualche residente esasperato dagli automobilisti di passaggio indisciplinati. “E’ reato suonare in centro abitato perché reca molestia ai residenti”.
Oltre alla citazione dei due articoli di legge relativi (art. 156 del Codice della Strada e art. 660 del Codice Penale), viene sottolineato che “gli automobilisti devono comprendere che chi suona il clacson senza serio motivo, reca molestia a chi abita in questa strada”. “Ci sono persone sofferenti – si legge ancora sui cartelli – che vanno rispettate”.
L’articolo 156 del Codice della Strada, che disciplina l’uso dei dispositivi di segnalazione acustica, indica chiaramente (al comma 1) che il “dispositivo di segnalazione acustica deve essere usato con la massima moderazione e solamente ai fini della sicurezza stradale. La segnalazione deve essere la più breve possibile”.
l’inquinamento acustico è un grosso problema. Incrocio viale Boccetta – via Gagini è invivibile dalle 13 alle 14 e dalle 16 alle 17. Per non parlare dei giochi pirotecnici notturni a Cristo Re, a mezzanotte puntualmente