Il sindaco della cittadina jonica lamenta la mancanza di notizie sui contagi nelle strutture sanitarie di Messina. Emessa un'ordinanza
S. TERESA – “Io voglio sapere tutto”. Inizia così lo sfogo del sindaco di S. Teresa, Danilo Lo Giudice, preoccupato per l’evolversi dell’emergenza coronavirus a Messina.
“Quello che è emerso negli ultimi giorni – aggiunge – è che questo coronavirus si sta diffondendo presso le strutture sanitarie per arrivare sul territorio. Ma la cosa più grave è che noi sindaci non sappiamo nulla, non abbiamo contezza di chi lavora e dove, inviamo mail senza ricevere risposte, non sappiamo chi sono i pazienti ricoverati e i familiari che magari si spostano, se e a chi sono stati fatti i tamponi… nulla di nulla!”.
Una situazione di grande incertezza che ha portato il primo cittadino ad emettere un’ordinanza, la n. 25 del 23 marzo 2020, contenente “ulteriori provvedimenti di contenimento dal contagio da coronavirus”. “Tutti i residenti o domiciliati a S. Teresa – spiega il sindaco Lo Giudice – che hanno avuto contatti presso strutture in cui si è registrato almeno un contagio, devono comunicarlo al Comune e porsi in quarantena volontaria. Sono esclusi gli operatori sanitari perché, ahimè, questo prevede la legge”.
L’ordinanza è diretta anche a ospedali, rsa, case di cura, case di riposo, ospizi e simili, con la richiesta di comunicare “la sussistenza di contagi e la presenza nella struttura di cittadini residenti o domiciliati a S. Teresa, sia nella qualità di pazienti sia nella qualità di operatori sanitari e/o amministrativi”.
“Tutto ciò – conclude il sindaco – diventa fondamentale in caso di un eventuale contagio, speriamo mai, per poter circoscrivere il tutto con la massima rapidità”.