Le stazioni di sollevamento sul lungomare sono intasate e spesso si verifica lo sversamento di liquami sull'arenile
S. TERESA – Il Comune corre ai ripari e prova l’ennesima mossa per tentare di arginare le frequenti fuoriuscite di liquami sull’arenile. Nei giorni scorsi sono stati affidati i lavori di “pulizia, caricamento, trasporto e trattamento finale presso siti autorizzati dei rifiuti provenienti dalle vasche a servizio delle stazioni di sollevamenti reflui site sulla via Lungomare e di tratti di collettore fognario di collegamento tra le stazioni”.
Se ne occuperà una ditta di Taormina per una spesa complessiva di 20mila 892 euro. Il problema è noto. La cittadina jonica non ha un impianto fognario idoneo a sopportare la crescita urbanistica che si è registrata negli ultimi anni. Serve un investimento di milioni di euro e senza un bando di finanziamento specifico difficilmente sarà possibile realizzarlo a breve. Così si tenta di arginare il disagio. E’ stato già attivato un sistema di telerilevamento che segnala in tempo reale le ostruzioni sulla condotta. L’obiettivo è quello di ridurre i tempi di intervento ed evitare che il “troppo pieno” provochi la fuoriuscita di liquami sulla spiaggia.
Una situazione spesso stigmatizzata dai consiglieri di minoranza Antonio Scarcella e Giuseppe Migliastro e divenuta argomento di scontro politico. Nonostante il telecontrollo, però, il fenomeno ha continuato a verificarsi. Da qui la decisione di passare allo step successivo.
“A seguito della ricognizione effettuata dal gestore pro tempore dell’impianto di depurazione – ha spiegato nel provvedimento di affidamento dei lavori il direttore dell’Area Tecnica, Franco Pagano – sulle quattro stazioni pompaggio reflui della rete fognaria della via Lungomare e di alcuni tratti di collettore fognario di collegamento tra le stazioni stesse, è emersa la necessità e l’urgenza di provvedere all’esecuzione della pulizia del materiale depositato all’interno che pregiudica il regolare funzionamento degli impianti di sollevamento (intasamento e usura delle elettropompe) ed il normale deflusso dei reflui all’interno del collettore con conseguenti possibili sversamenti di liquami dalle stazioni e dai pozzetti di ispezione della rete fognaria”.
