Ad un mese dall'interrogazione sulla cessione di alcune aree comunali ai privati, il primo cittadino non ha ancora fornito risposta
S. TERESA. Nessuna risposta all’interrogazione presentata lo scorso 27 luglio, “circostanza – sottolineano oggi i consiglieri Antonio Scarcella e Giuseppe Migliastro – tendente a mortificare il ruolo istituzionale e di controllo”. Per questa ragione i due consiglieri di opposizione hanno presentato una diffida nei confronti del sindaco Danilo Lo Giudice, invitandolo a “voler fornire risposta ai quesiti dell’interrogazione”. La diffida è stata inoltre trasmessa al Prefetto di Messina e all’assessorato regionale competente per i “provvedimenti di rispettiva competenza”.
L’interrogazione in questione riguardava una proposta di deliberazione proveniente direttamente dal sindaco che prevedeva, fra l’altro, la cessione a privati di alcune aree di proprietà comunale, precedentemente acquisite al patrimonio pubblico nell’ambito della realizzazione di alcune cooperative edilizie. La proposta era stata bocciata dal Consiglio. Secondo quanto emerso, alcune di queste aree di pertinenza pubblica sarebbero occupate da privati.
I consiglieri Scarcella e Migliastro, con la loro interrogazione, avevano quindi chiesto al sindaco di sapere “se è stato effettuato un sopralluogo da parte dell’Ufficio Tecnico al fine di accertare se vi è stata occupazione delle aree di che trattasi e, in caso affermativo, i provvedimenti emessi”. Inoltre, “qual è lo stato attuale di tali aree e se le stesse siano accessibili da parte della comunità santateresina” e “se le opere previste dal programma costruttivo di che trattasi risultano realizzate prima della cessione di dette aree al Comune di S. Teresa di Riva”.
