Dopo aver raccolto migliaia di firme, l'assessore ha inviato una nota ad Asp e Regione per chiedere un presidio sanitario aperto giorno e notte
S. TERESA – Dopo aver raccolto migliaia di firme, l’assessore alla Salute Gianmarco Lombardo ha inviato una nota al direttore generale dell’Asp di Messina, Paolo La Paglia, e all’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, con l’obiettivo di ottenere un presidio territoriale di emergenza aperto h24.
Lombardo chiede infatti la continuità notturna del Pte (attualmente apre alle 8 e chiude alle 20) o “se questo a causa del monte ore non fosse possibile, l’apertura di un presidio di guardia medica”. L’amministratore santateresino assicura “la assoluta collaborazione dell’Amministrazione comunale a trovare il luogo adatto ed apportare gli interventi necessari per i locali che saranno scelti”.
“Adesso aspettiamo con fiducia una risposta positiva e un confronto subito dopo le feste – spiega Gianmarco Lombardo – Non vogliamo arrivare a fare proteste eclatanti ma questa è una battaglia che non possiamo perdere”.
Nei giorni scorsi, l’assessore Lombardo e il consigliere comunale Santino Veri hanno fatto visita ai medici del presidio sanitario santateresino, ringraziandoli per il fatto “che anche in queste festività hanno garantito la nostra sicurezza”.
La lettera all’Asp
Nella nota inviata all’Asp e alla Regione, Lombardo ha premesso che “S. Teresa è un Comune di circa 10mila abitanti e il secondo più popoloso di tutta la riviera jonica” e che dopo aver perso la sede della Guardia Medica, circa 10 anni fa, è stata compensata dall’apertura del Pte giorno e notte. Il vicesindaco evidenzia però che tale continuità è venuta successivamente a mancare e che il monte ore del 118 è insufficiente a coprire i turni notturni del Pte.
“E’ concreto – scrive Lombardo – il rischio di disordini nella sede del 118 che dalle ore 20 non può aprire la porta se non dopo la chiamata alla centrale operativa da parte della persona richiedente il soccorso”.
Considerato che il più vicino ospedale è a oltre 30 minuti di macchina che S. Teresa è ormai un comune a spiccata vocazione turistica, arrivando a toccare in alcuni periodi le 14mila presenze, l’assessore santateresino ritiene “non sufficiente una guardia medica in comune tra due paesi a vocazione turistica come S. Teresa e Sant’Alessio per il rischio di ingolfare le suddette postazioni”.
Lombardo ribadisce che “migliaia di persone hanno manifestato con una petizione popolare la propria volontà di mantenere in vita un presidio notturno e di avere il diritto ad essere curati tempestivamente in caso di necessità”.