La protesta di Slc-Cgil: "Condizioni da terzo mondo all'ufficio S. Teresa centro, con cittadini costretti ad attendere il turno sotto il sole cocente e senza sedie"
S. TERESA – La perdurante chiusura dell’ufficio postale di Barracca è finita nel mirino della Slc-Cgil che attraverso il suo segretario provinciale del settore Poste, Carmelo Stancampiano, ha inviato una dura nota di protesta ai vertici siciliani di Poste Italiane. L’ufficio santateresino è chiuso ormai dal 12 marzo scorso a causa del lockdown. Nelle scorse settimane era arrivata anche la dura protesta del sindaco Danilo Lo Giudice, che aveva lamentato i gravi disagi patiti dai cittadini e soprattutto dalla popolazione più anziana.
“Questa situazione – ha spiegato Stancampiano – ha inevitabilmente costretto tutti gli abitanti di Santa Teresa di Riva ad affollare l’ufficio di via Delle Colline per poter continuare ad usufruire dei servizi di Poste Italiane. Con tempi d’attesa diventati vergognosi“.
Il rappresentante sindacale ha premesso che S. Teresa di Riva “ha oltre 10.000 abitanti effettivi, considerando non solo i residenti ma anche i numerosissimi domiciliati, una lunghezza di circa 4 Km e comprende anche alcune frazioni più distanti come Misserio e Fautarì che presentano un asse viario di collegamento non certo all’avanguardia”.
“Per questa ampissima fascia di clientela – ha aggiunto l’esponente di Slc-Cgil – l’ufficio postale di Barracca rappresentava un punto di riferimento oramai tradizionale e allentava considerevolmente la pressione dell’utenza sull’ufficio postale di Santa Teresa di Riva centro, contribuendo anche a mantenere adeguati standard di qualità al servizio. Inspiegabilmente, dopo la fine del lockdown, l’Azienda ha deciso di non riaprire l’ufficio di Barracca, nonostante lo stesso sia allocato in un immobile ampio e spazioso, dotato di tutte le barriere e le protezioni in plexiglass previste per la sicurezza dei lavoratori e dell’utenza. Non abbiamo ancora compreso il perché del perdurare della chiusura, anche perché l’Azienda continua a pagare puntualmente l’affitto e deve garantire il funzionamento dell’ATM installato. Quindi non c’è alcun risparmio economico“.
Il sindacato ha diffuso anche alcune fotografie che testimoniano l’attuale situazione nell’ufficio postale centro. “Se l’obiettivo era evitare gli assembramenti – ha aggiunto Carmelo Stancampiano – ci permettiamo di segnalare quello che giornalmente si registra dinanzi all’ufficio postale di Santa Teresa di Riva centro dove in condizioni da terzo mondo, senza sedie e sotto il sole cocente, sono costretti ad aspettare il loro turno tanti cittadini anche molto avanti negli anni. Continuare a trattare così l’utenza, non è degna della più grande azienda pubblica del paese che, da sempre, fa della fiducia dell’utenza uno dei cardini del proprio successo. Siete proprio certi che a Santa Teresa di Riva l’utenza sia ancora disposta a concedere questa fiducia? O forse non sarebbe il caso di riaprire immediatamente l’ufficio postale di Barracca? Per noi – conclude Stancampiano – la risposta è assolutamente chiara, speriamo lo sia anche per Poste Italiane Spa”.
