Sacro angelico abito a padre Alessio, il monaco ortodosso che vive in un eremo a S. Lucia del Mela

Sacro angelico abito a padre Alessio, il monaco ortodosso che vive in un eremo a S. Lucia del Mela

Marina Romeo

Sacro angelico abito a padre Alessio, il monaco ortodosso che vive in un eremo a S. Lucia del Mela

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domenica 12 Settembre 2021 - 07:05

E' il più grande apprezzamento della Chiesa Ortodossa per fedeltà e rara esemplarità. Ed è la prima volta dopo cinque secoli che viene assegnato in occidente dal rappresentante del patriarca di Costantinopoli

MESSINA – Un prestigioso riconoscimento religioso per la prima volta dopo cinque secoli in occidente, è stato assegnato da monsignor Policarpo in rappresentanza del patriarca ecumenico Bartolomeo di Costantinopoli, a padre Alessio Mandanikiotis, monaco greco ortodosso che vive nel suo eremo di Santa Lucia del Mela. La solenne cerimonia si è svolta a Reggio Calabria dove l’anacoreta invitato per l’ordinazione di un diacono e di un presbitero, ha ricevuto il Sacro Angelico abito monastico, uno scapolare ricamato con acronimi e frasi assunte dalla sacra Scrittura e dalla liturgia bizantina che “ricorda a chi lo indossa”, ha spiegato monsignor Policarpo, “l’estremo apprezzamento che la chiesa Ortodossa esprime nei confronti di monaci, asceti ed eremiti che si distinguono per fedeltà e rara esemplarità”. Il crisma donato a padre Alessio, risulta essere un “unicum” in Italia, è estremamente raro non solo nella millenaria sede del sacro monte Athos , ma anche nelle giurisdizioni ecclesiastiche di Russia, Serbia e Grecia. Padre Alessio Mandanikiotis a ventuno anni ha preso i voti nel monastero di Grottaferrata, dopo una breve parentesi nella zona di Piana degli Albanesi, si è trasferito in solitudine nel suo eremo di Santa Lucia del Mela, sulle orme di Sant’Ilarione il Grande, monaco egiziano palestinese vissuto nel IV secolo d.C. che arrivò in Sicilia per diffondere l’ideale ascetico e monastico, esperienza religiosa che è sopravvissuta alla dominazione islamica e a quella normanno- sveva. La sede del patriarca di Costantinopoli in Italia, dai tempi della Serenissima Repubblica, si trova a Venezia, nella cattedrale di San Giorgio dei Greci. L’anacoreta ortodosso siciliano, ha incontrato due volte monsignor Policarpo: nel 2004 a Venezia per la sua ordinazione diaconale di eremita e dopo a Napoli per la nomina ad archimandrita , il primo messinese elevato a tale dignità monastica, dopo il disastroso terremoto del 1908. La biblioteca dell’eremo di Santa Lucia del Mela, tra le più importanti e complete d’Italia, è meta continua di fedeli alla luce d’Oriente e di studiosi di antiche religioni. (Marina Romeo)

Un commento

  1. Vincenzo Ricciardi 12 Settembre 2021 10:36

    Per favore, va bene parlare di dominazione islamica, ma quella dei Normanni non è stata una dominazione, ma una liberazione che ha riportato la Sicilia nella civiltà occidentale.

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