Atreju chiede orario prolungato per la biblioteca di economia

Atreju chiede orario prolungato per la biblioteca di economia

Claudio Panebianco

Atreju chiede orario prolungato per la biblioteca di economia

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venerdì 29 Aprile 2016 - 12:23

Dopo la richiesta avanzata un anno fa, che ha portato all'apertura della sala lettura del rettorato dalle 8:30 fino alle 22, l'associazione universitaria "Atreju" ha chiesto che anche la biblioteca del dipartimento di economia continui ad essere attiva con orario prolungato, almeno fino al momento di chiusura della struttura. Nonostante infatti l'edificio termini ogni attività alle 20, lo spazio studio serra le sue porte alle 17:30

Un obiettivo che mira ad allargare gli orizzonti di chi le mura accademiche le vive realmente tutti i giorni: gli studenti. L'associazione universitaria "Atreju", dopo la richiesta (avanzata poco più un anno fa) di estendere l'attività della biblioteca del polo centrale fino alle 22 almeno, come già accade in altre realtà italiane, e la risoluzione della domanda (lo spazio di lettura è adesso aperto dalle 8:30 alle 22), punta ora ad estendere la disposizione anche ad altre sale.

La nuova rimodulazione dell'orario di fruizione della struttura infatti, come dichiarano gli stessi membri del gruppo, "ha creato una grandissima affluenza di studenti, provenienti da tutti i plessi dell'Ateneo, capaci di utilizzare quella sala non soltanto come aula studio ma anche come luogo per tessere relazioni umane che vanno oltre i libri ed oltre il dipartimento di appartenenza". Il numero di matricole che vorrebbe utilizzare gli spazi, però, è eccessivamente alto per quella singola biblioteca, di conseguenza in molti sono costretti a ripiegare sul dipartimento di economia; nonostante l'intero edificio rimanga aperta fino alle 20, gli angoli di lettura hanno un orario eccessivamente ristretto, dalle 8:30 alle 17:30.

Atreju ha quindi richiesto che anche il polo economico mantenga le sue porte spalancate fino alle 22 o almeno fino al momento della chiusura, "In particolare", scrivono, "l'accoglimento di questa proposta, secondo l’associazione , mostrerebbe nuovamente come l’Amministrazione Universitaria sia sensibile al miglioramento delle condizioni di vita dei suoi studenti ed all'ampliamento degli spazi ad essi dedicati all'interno del nostro Ateneo, creando nuovi luoghi di studio e di ritrovo riducendo, chiaramente, il "gap" rispetto al resto delle Università della penisola, dove già questi servizi sono presenti da anni".

Claudio Panebianco

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