Per tutti il pareggio è il risultato più giusto ma in casa Messina resta un po’ di rammarico per aver subìto la rete del pari. Le analisi di Lucarelli, Pochesci, Capua e De Vito
Lo stato d’animo è simile a quello delle ultime quattro partite, tutte, come questa, concluse in parità. Per il Messina poteva arrivare anche una sconfitta, e alla fine può andare bene così, ma resta il rammarico per una vittoria che tarda ad arrivare. “Il pareggio è giusto – esordisce mister Cristiano Lucarelli – ma se il campo non ci avesse tradito su quel rimbalzo probabilmente avremmo vinto. Ma ai miei non posso rimproverare niente, gli episodi non ci sorridono ma sono felice e tranquillo perché la squadra ha carattere e attributi, tanto da andare in vantaggio in inferiorità numerica e reggere la partita con un uomo in meno per 40 minuti contro una squadra che ha confermato di essere forte. Abbiamo giocato tre partite nell’ultima settimana e non è stato facile, senza Musacci e Mancini, con Grifoni, Rea e Maccarrone incerottati e con Madonia che ha avuto problemi di stomaco. Dispiace perché con un pizzico di fortuna sono convinto che l’avremmo portata in fondo, ma va bene così”.
Dopo un passaggio in cui contesta i cartellini dati dall’arbitro, si passa all’aspetto tattico e in particolare al momento in cui la squadra è rimasta in dieci. “Siamo passati al 3-4-2 perché volevamo avere la superiorità numerica sui loro due attaccanti ed anche a centrocampo era meglio stare a quattro per limitare le loro avanzate sugli esterni. Andare a chiudere coi tre centrocampisti sarebbe stato complicato, anche perché Ricozzi era arrivato fisicamente e non c’erano alternative nel ruolo di play”.
E’ meno soddisfatto, invece, il tecnico del Fondi, Alessandro Pochesci. “C’era arrivata la vittoria su un piatto d’oro perché rigore a favore più espulsione è un vantaggio di cui approfittare. Se avessimo segnato il rigore avremmo avuto la strada spianata. Invece lo abbiamo sbagliato e poi non ci siamo espressi bene, soprattutto davanti, loro nella ripresa hanno avuto un approccio migliore e ci hanno messo in difficoltà, quindi il pareggio è il risultato più giusto. Dobbiamo cambiare mentalità e avere carattere fuoricasa, non è possibile dover sempre subire lo schiaffo per reagire”.
Il campo era sempre in condizioni pessime “ma non come sembrava a prima vista – prosegue Pochesci -. All’inizio avevo messo Iadaresta proprio perché più adatto ad un campo pesante, a partita in corso ho visto che si poteva giocare e ho messo D’Agostino tra le due linee, anche perché sapevo che Ricozzi aveva giocato mercoledì e non poteva reggere certi ritmi. In generale il Messina ha giocato meglio, soprattutto in ripartenza, tenevano 7 giocatori dietro la linea della palla e per noi non era facile. La nostra squadra è stata costruita bene ma in poco tempo, stiamo facendo più delle nostre possibilità puntando sulla voglia di rivincita di calciatori che venivano da esperienze negative. A Fondi eravamo sconosciuti, solo da poco è stato aperto il primo club di tifosi”.
Infine un giudizio sul Messina. “Non credo sia tra le prime dieci ma non credo neanche che rischi i play out, non mi è sembrata affatto allo sbando e senza idee, forse gli manca qualcosa in fase offensiva da parte dei centrocampisti. Lucarelli ha carattere e cura bene anche la fase difensiva. Ci sono anche dei giocatori importanti, come Musacci, che oggi non c’era, i due esterni offensivi e Pozzebon, che ho fatto esordire a 16 anni a Viterbo”.
E’ felice per il gol, non per il risultato, Giuseppe Capua: “Sono stato bravo e fortunato nel gol ma non siamo stati altrettanto fortunati in occasione del pareggio, che è arrivato in modo fortuito. Ma il pareggio può comunque andare bene perché era una partita ostica, affrontavamo una squadra in salute, se poi si considera che hanno sbagliato un rigore e siamo stati bravi a reagire, possiamo ritenerci soddisfatti”.
Andrea De Vito è ancora più rammaricato per l’1-1. “Gli episodi condizionano le partite. Non stavamo demeritando, stavamo facendo la partita che avevamo preparata, aspettando e ripartendo. Purtroppo non siamo riusciti a concretizzare, il rigore contro ci ha fatto scattare quella rabbia in più che serviva. Per la vittoria dobbiamo aspettare ancora e ci dispiace perché stiamo lavorando bene ma dobbiamo stare lucidi e tranquilli perché la squadra lotta, ci riproveremo a Melfi”.
Il Messina non sta sfruttando al meglio gli scontri contro squadre di bassa classifica: “L’anno scorso c’erano sette o otto squadre più forti delle altre, quest’anno, invece, se la giocano tutte. A parte le prime quattro che fanno campionato a sé, tutte lotteremo per entrare nei play off ed evitare i play out”.
(Marco Ipsale)