Il mister è soddisfatto sia per il risultato sia per la prestazione. Elogia i suoi, soprattutto i centrocampisti ma anche gli attaccanti. E sullo scambio Pozzebon per Da Silva e Anastasi la bilancia inizia a pendere dalla parte peloritana...
Una partita dominata dall’inizio alla fine ma il gol del Taranto all’87’ ha “regalato” la solita sofferenza. Ci ha pensato Milinkovic, due minuti dopo, a rimettere a posto le cose. Il problema del Messina è sempre lo stesso: fallisce il colpo del ko e poi rischia. “Le partite vanno chiuse sennò poi si rischia di riaprirle – dice Cristiano Lucarelli –, in questo dobbiamo migliorare. Non possiamo pensare che l’avversario non tiri mai in porta per tutta la gara, era uno scontro diretto contro una squadra che, sconfitta con l’Akragas a parte, nelle ultime partite aveva fatto bene. Però oggi posso recriminare poco perché tutto ha funzionato alla perfezione, è stata una delle migliori prestazioni e la partita non ha avuto storia. Mi interessava il risultato ma anche la qualità di gioco è stata piacevole, abbiamo attaccato tante volte la profondità e le scelte ci hanno premiato”.
Squalificato Musacci, mister Lucarelli ha arretrato Mancini nel ruolo di play e avanzato Foresta alle spalle dei due attaccanti. “Se non avessimo vinto mi avreste chiesto il motivo di Foresta in quella posizione. E’ il giocatore che per caratteristiche, corsa e attacco alla profondità, si adatta di più, del resto anche Mancini è un trequartista anomalo perché è un centrocampista e non un attaccante, che ci dà un grande aiuto sul play avversario. Il gol di Foresta è stato molto bello, fa piacere vedere in campo la domenica quello che proviamo in settimana”.
Tutto il centrocampo ha funzionato bene, Da Silva ha sfornato tre assist al bacio che hanno prodotto i primi due gol e l’errore di Milinkovic, che ha sprecato il 3-0. “Al rientro dalla squalifica ho deciso di farlo giocare subito – prosegue Lucarelli -, viceversa si sarebbe scoraggiato. Invece si è sentito importante e oggi ha fatto una grande prestazione sia da mezz’ala sia, a gara in corso, da play. Anche Sanseverino ha giocato bene, forse il suo lavoro è meno visibile ma se manca si sente eccome. Sono contento dei nostri centrocampisti, tutti hanno caratteristiche diverse e ognuno può tornare utile”.
Lo scambio che ha portato Pozzebon al Catania inizia a risultare conveniente per il Messina perché, oltre alle buone prestazioni di Da Silva, anche Anastasi continua a segnare e a fare reparto. “Ci dà presenza in area di rigore – conclude il tecnico livornese -, gioca spalle alla porta come pochi, tiene palla, fa salire la squadra ed è complementare con Milinkovic, perché le loro caratteristiche si integrano. Purtroppo sto sacrificando gli esterni (Ciccone, Madonia e Ferri, ndr) ma la continuità di risultati me lo impone”.
L’intesa funziona anche secondo uno dei due diretti interessati, David Milinkovic, al solito croce e delizia. Ha sprecato malamente il 3-0 ma ha fornito altri assist e ha realizzato il 3-1 che ha chiuso la gara. “Con Valerio Anastasi giochiamo vicini, lui la prende sempre di testa e mi libera spazi per andare in profondità ed esaltare le mie caratteristiche, così abbiamo più occasioni da gol. La vittoria ci dà serenità e fiducia ma dobbiamo fare punti anche fuori casa, se giochiamo come oggi ci salviamo di sicuro. Prima di Caserta il mister ci ha strigliato ed è arrivato il risultato, ora dobbiamo continuare su questa strada”.
Non delude mai neanche Manuel Mancini, pur se in un ruolo diverso dal solito. “In questa posizione bassa si toccano parecchi palloni – conclude -, avevo giocato così anche contro la Reggina e in entrambi i casi è andata bene”.