Di Napoli: “Contento per risultato e prestazione. Vogliamo qualificarci alla Coppa Italia”

Di Napoli: “Contento per risultato e prestazione. Vogliamo qualificarci alla Coppa Italia”

Marco Ipsale

Di Napoli: “Contento per risultato e prestazione. Vogliamo qualificarci alla Coppa Italia”

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domenica 17 Aprile 2016 - 18:05

Il mister chiede scusa per una parola impropria utilizzata nel pre partita e si commuove per un difficile momento personale familiare. Poi fa i complimenti alla squadra. La soddisfazione di Tavares e Mileto, lo scoramento in casa Lecce

“Chiedo scusa alla città di Messina e ai tifosi, non volevo offendere nessuno, intendevo una frangia del popolo”. Apre così la conferenza stampa mister Raffaele Di Napoli, prima di ogni domanda. Il riferimento è all’intervista pre partita, in cui l’allenatore aveva parlato di “popolino” in seguito ad alcune critiche ricevute e ai dubbi espressi su una sua conferma in panchina il prossimo anno. L’allenatore si è anche commosso ricordando che sta vivendo “un momento familiare drammatico” ed ha voluto dedicare a sua madre la buona prestazione del Messina.

Poi si passa all’analisi della gara. “Voglio ringraziare la squadra perché è sempre disponibile al sacrificio. Ho dovuto mettere in campo quattro giocatori che venivano da un infortunio e non avevano ancora pienamente recuperato: Martinelli, De Vito, Burzigotti e Russo. E in più anche Salvemini, che non giocava da tanto tempo”. Una volta passati in svantaggio, ha dato buoni risultati l’inserimento di Cocuzza al posto di Russo ed il passaggio dal 4-3-3 al 4-2-4: “In settimana lavoriamo su diversi moduli e siamo preparati a qualsiasi situazione – prosegue Di Napoli -, oggi abbiamo meritato il risultato positivo. Ci sono state cose buone e meno buone, dovevamo sfruttare di più la palla tra le linee per Gustavo, che avrebbe potuto metterli in difficoltà perché aveva un altro passo rispetto ad Abruzzese. Ed invece, spesso, abbiamo giocato palla alta per Tavares, che ha trovato in Cosenza un avversario difficile. Ma sono contento della prestazione perché la squadra non molla”.

Nelle ultime tre partite, il calendario prevede gli incontri con Akragas, Casertana e Martina. “Ne guardiamo una alla volta – dice il mister –. Domani sera vedremo la partita dell’Akragas, è una squadra che ha fatto bene, ha giocatori importanti e fa un buon 4-3-3. Da martedì lavoreremo per migliorarci e finire bene, almeno al nono posto, in modo tale da qualificarci alla Coppa Italia maggiore”. E, infine, un occhio al futuro: “La società ha un gruppo importante tra le mani, fatto di ragazzi molto seri che possono costruire qualcosa d’importante. Da quando sono in panchina, credo che abbiamo sbagliato solo la partita contro l’Andria, affrontata in modo un po’ superficiale. Nelle altre ci è mancata cattiveria sotto porta”.

Decisiva, ancora una volta, la rete di Diogo Tavares: “E’ stata un’altra grande soddisfazione – afferma -, sento l’affetto della gente che mi dà la carica per far bene, voglio dare il massimo per non deludere chi mi vuol bene. Mi dispiace per il risultato, il rigore non c’era affatto ma, comunque, devo fare i complimenti all’arbitro per la sua umiltà. Mi ha detto che lo rivedrà e, se ha sbagliato, chiederà scusa. Peccato anche per Totò Cocuzza, che si meritava il gol vittoria dopo i tanti infortuni che ha avuto. Sono sicuro che riuscirà a rifarsi nelle partite che restano. Anche a me rimane il rimpianto per l’infortunio che ho subìto nel girone d’andata ma ora sono contento di aver finalmente trovato continuità”.

L’assist per Tavares è partito dai piedi di Francesco Mileto, alla terza partita consecutiva da titolare. Dopo aver giocato il primo tempo da centrale a Castellammare, è tornato nel ruolo in cui è stato sempre impiegato nel girone di ritorno, quello di terzino destro. “Loro cambiavano spesso gli esterni d’attacco – dichiara – ma io ero concentrato sulla partita per fare il mio dovere a prescindere da chi arrivasse sulla fascia. Rispetto alla scorsa partita sono cambiati tutti i miei compagni di reparto ma è andata bene anche se non erano nelle migliori condizioni fisiche. Io sto bene e sono contento di aver trovato continuità, aumentano le motivazioni”.

Umori opposti in casa Lecce. Il pari di oggi vuol dire addio ai sogni di raggiungere il primo posto e la promozione diretta in serie B, anche perché il Benevento continua a correre e dovrà affrontare due trasferte abbordabili (a Martina e Agrigento) inframezzate proprio dallo scontro diretto coi salentini. “Nel primo tempo facevamo troppi passaggi prima di arrivare in porta – dice il mister Piero Braglia – ed allora è normale far fatica, anche se comunque abbiamo avuto due buone occasioni con Moscardelli e Sowe. Dispiace perché finora abbiamo fatto bene ma ora stiamo sbagliando, bisogna trovare la chiave di volta per finire il campionato diversamente. L’ansia di dover vincere per forza ci ha portato a far fatica, serve serenità”. “Manca un po’ di lucidità – anche secondo il difensore Giuseppe Abruzzese – soprattutto in area, sia in fase difensiva sia offensiva. Ormai è impossibile arrivare al primo posto ma nulla è perso, dobbiamo pensare partita dopo partita e proiettarci ai play off”. Il rigore era giusto secondo l’ex attaccante peloritano Salvatore Caturano, che ne è stato protagonista: “Ho preso il tempo al difensore e mi ha sbilanciato mentre stavo calciando. Poi purtroppo ci hanno raggiunto, è evidente che ci sono dei problemi, dobbiamo ritrovare la giusta mentalità. Non ci aspettavamo di avere un calo simile nelle ultime tre partite ma purtroppo è successo e non dobbiamo guardare indietro, altrimenti si fa una brutta fine”.

(Marco Ipsale)

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