Il tecnico analizza con calma la sconfitta ma ammonisce sulla necessità di porre rimedio ai problemi. Lavrendi e Migliorini non si aspettavano un impatto così negativo ma restano fiduciosi per il futuro. Per il mister ospite Morgia è stato più facile del previsto
“Se avessimo fatto questa figura davanti ai nostri tifosi sarebbe stato ancora peggio. Da questo punto di vista meglio le porte chiuse. Ma spero che la prossima volta le porte siano aperte e faremo una gara migliore. Il tempo c’è ma bisogna intervenire al più presto, altrimenti sarà un’annata difficile”. Non cerca alibi alla sconfitta mister Antonio Venuto e più ancora alla prestazione, al di sotto delle aspettative. “Messina non si può accontentare della mediocrità – dice – ma dobbiamo ricompattarci per far risorgere lentamente la squadra. Quando c’è un terremoto, ci vogliono competenza e pazienza per ricostruire, chi pensava ad un’annata senza problemi non conosce il calcio. I ragazzi iniziano a sentire il peso delle sconfitte, è un momento difficile, ora la salita è ancora più ripida. Ma la città deve aspettare e sostenere il presidente, che sicuramente interverrà dove serve”.
Ed il tecnico parla proprio a favore di Sciotto: "Troppo facile addossare colpe a lui – prosegue -. Come tutti i neofiti ha fatto degli errori ma ha grande entusiasmo e voglia di far bene e ha già speso tanto per la D a Messina. Ha parlato con eccessiva facilità e in buona fede di obiettivi ben più importanti. Oggi e la settimana scorsa si è visto che siamo ancora una squadra in fase di costruzione, incompleta in alcuni settori. Domenica scorsa l'avversario era più modesto mentre la Nocerina ha messo ancora più in evidenza le nostre difficoltà. Alla squadra rimprovero solo che si poteva fare di più dal punto di vista caratteriale, per sopperire alle lacune tecniche".
Al momento l'obiettivo del Messina può essere solo la salvezza. "Va detto nel rispetto dei tifosi e della città – afferma Venuto -. La società vuole crescere e prima o poi ci riuscirà ma ora bisogna fare i conti con la realtà. L'organico è stato allestito dal 6 agosto, quando molti giocatori, soprattutto under, erano già accasati. Al di là di evidenti mancanze tecniche, non c'è ancora l'unione, la collaborazione tra i reparti. La salita è più ripida di quanto ci aspettavamo, dopo un'attenta riflessione con la società speriamo si possa porre rimedio. Così il progetto potrà andare avanti, se invece tardiamo ancora allora diventa difficile anche per me sostenere l'impatto con la mia città, alla quale voglio dare risposte".
Secondo Venuto, però, il Messina meritava più di quanto raccolto finora. "Non siamo così scarsi da zero punti. La Nocerina lotterà per la vittoria del campionato, ha iniziato molto prima di noi e ha un'organizzazione diversa. Però sono preoccupato dal fatto che non si riesce a fare ciò che si prova in settimana. Manca la cattiveria, la voglia di diminuire il gap con gli avversari. Comunque in rosa ci sono ottimi elementi, e bisogna lavorare per amalgamarli, ma vanno valutati solo quando la squadra sarà al completo. Le prestazioni dicono che non possiamo vincere il campionato ma, se interveniamo sul mercato, crediamo di ottenere un risultato importante e prestigioso".
E' la stessa consapevolezza di Giovanni Lavrendi, uno dei meno negativi in campo. “In questo momento dobbiamo pensare alla salvezza. Poi, se le cose miglioreranno, potremo puntare a un piazzamento play off. Due anni fa (alla Reggina, ndr) ho vissuto una situazione simile. Siamo partiti in ritardo e le prime gare sono state difficili. Col lavoro abbiamo trovato il giusto equilibrio e ci siamo tolti diverse soddisfazioni. Penso e spero che sarà così anche quest’anno. Oggi abbiamo dato tutto ma affrontavamo la squadra più attrezzata del campionato, che l’ha dimostrato e ha vinto meritatamente. Nel primo tempo eravamo troppo contratti, siamo riusciti a giocare solo dopo lo 0-2 ma era troppo tardi. Loro hanno fatto il doppio dei nostri allenamenti ma questa non deve essere una scusante. Pensavamo di fare meglio soprattutto a Mugnano”.
Non si aspettava un inizio così negativo neanche Andrea Migliorini: “Sapevamo di essere partiti tardi, ancora non siamo una squadra, però speravo in un impatto migliore. Sto lavorando per migliorare la mia condizione ma, più che per questo, purtroppo credo di non partire da titolare a causa della regola degli under”.
La Nocerina ha riposato alla prima giornata ed ora ha iniziato nel migliore dei modi. “Abbiamo condotto la partita per tutto il tempo, siamo calati solo nel finale quando ho inserito tanti giovani – dice mister Massimo Morgia -. Mi aspettavo più difficoltà perché eravamo all’esordio in campionato e non avevamo mai giocato in campi così larghi. Siamo abituati ad aggredire sui campi stretti e temevo qualche infilata. Non è stato così, quindi non posso che essere soddisfatto”.
(Marco Ipsale)
Unica soluzione cacciare a pedate Carabello’ artefice della campagna acquisti e prendere uno che di calcio ne capisce e prendere a pedate e tutti quelli che si sono riciclati in questa nuova squadra dopo aver fatto calcio fallimentare a messina.