Il centrocampista giallorosso si è di nuovo infortunato appena un quarto d’ora dopo il suo rientro da una lunga assenza. La felicità di mister Di Napoli, del direttore Argurio, di De Vito e di Tavares. Il portoghese vuole restare in maglia giallorossa ma deve ancora trovare l’accordo con la società
Una vittoria dedicata a Fabrizio Bramati. Entrare in campo dopo un lungo infortunio e restarci per appena un quarto d’ora prima di un nuovo infortunio, forse ancor più grave del precedente, “merita” l’oscar della sfortuna. Tutti, dal mister Di Napoli al direttore Argurio fino a Tavares e De Vito rivolgono un pensiero al centrocampista giallorosso, con l’augurio di riprendersi al più presto.
Poi si passa all’analisi della partita. “Nel primo tempo abbiamo giocato al di sotto delle nostre potenzialità – dice Raffaele Di Napoli -, siamo partiti in modo lezioso e prevedibile. Nella ripresa abbiamo messo la cattiveria che serviva contro una buonissima squadra, ben allenata e forte nelle ripartenze, poi è arrivata l’invenzione di Diogo. Sono contento per i ragazzi, a fine partita hanno preso l’usanza di festeggiare dandomi qualche schiaffetto, è solo con quest’entusiasmo che si ottengono i risultati”.
Uno sguardo al derby di Catania, in programma giovedì prossimo. “Intanto ci godiamo questa vittoria e ci rilassiamo, domattina ripartiamo con gli allenamenti e da lunedì inizieremo a preparare la partita. Ne conosciamo il valore, sappiamo quant’è importante per i tifosi e speriamo di farli felici mettendo in campo la stessa voglia e la stessa determinazione che abbiamo messo in campo finora”.
Umore opposto, ovviamente, quello del tecnico del Melfi, Guido Ugolotti. “Già ci eravamo complicati la vita facendoci raggiungere nel recupero contro Lecce e Martina, oggi sapevamo che era difficile ma avevamo iniziato sui binari giusti. Abbiamo subìto qualche occasione ma ne abbiamo avute altre e con più cattiveria potevamo segnare. La nostra è una squadra giovane e commette ingenuità, come in occasione del gol preso, quando abbiamo pensato di uscire dalla loro pressione con un colpo di tacco. Comunque ci siamo mossi bene, siamo stati propositivi soprattutto nella prima parte, poi la sterilità offensiva è la nostra maggiore lacuna. Abbiamo concesso poco, giocando con personalità su un campo difficile. Nella ripresa il Messina ha alzato il ritmo e noi siamo calati ma abbiamo avuto comunque due occasioni con Masini e Soumarè. Mi dispiace perché, con le nostre qualità, avremmo potuto fare di più in questo campionato. Ora per noi la strada è in salita ma ci proveremo fino all’ultimo, faremo la corsa su tutti, anche sul Catania, che ha giocatori di livello superiore ma probabilmente non si sono ben calati nelle mentalità della categoria”.
Il Messina è andato in difficoltà nel primo tempo anche secondo il direttore sportivo Christian Argurio: “Loro si difendevano e cercavano le ripartenze, non era facile trovare spazi. Se avessimo segnato subito sarebbe stato tutto diverso. Ci godiamo la vittoria, da domani penseremo alla partita col Catania senza mai mollare la presa”. Una menzione particolare per Diogo Tavares: “Anche quando non ha segnato è stato uno dei migliori, come ad esempio contro il Foggia. Poi un attaccante vive di gol, è aria pura per lui. Ma mi piace sottolineare lo spirito di sacrificio, il sapersi adattare benissimo in un ruolo non propriamente suo”.
Diogo si siede accanto ad Argurio, lo ringrazia, e porta ad esempio un altro compagno, Daniele Frabotta, la cui partenza a gennaio non si è concretizzata, rimasto fuori dalla lista ufficiale dei 24. “Si allena sempre al massimo, come se poi dovesse scendere in campo. Io che ho la fortuna di giocare devo dare sempre tutto, anche se andassi in porta, è questo lo spirito che porta a grandi risultati. I campionati sono vinti dalle squadre, non dai singoli giocatori”.
Il portoghese è tornato al gol dopo un digiuno di quasi due mesi e si proietta al derby: “E’ stata un’emozione grande, dovevo darmi una svegliata ed è stato importante per i tre punti, sono felice perché ci danno morale per continuare a lavorare bene e affrontare il derby con la testa giusta. Penso che sia la partita più importante dell’anno perché ancora non siamo matematicamente salvi e ai play off non possiamo arrivare più ma la tifoseria ci chiede un risultato positivo. Nonostante la classifica, la loro è una squadra costruita per vincere, ma noi andremo a fare la nostra partita con le nostre armi”.
Tavares resterà al Messina anche l’anno prossimo? “Da parte mia c’è piena disponibilità perché sento un grande affetto nei miei confronti e sono felice di stare in questa bellissima piazza. Mi farebbe molto piacere rimanere ma deve decidere la società, intanto ci salviamo matematicamente, poi, se Dio vuole, il mio futuro sarà ancora al Messina”.
Infine, è la volta di Andrea De Vito: “Salvarsi a sette giornate dalla fine, senza aver fatto ritiro pre campionato e dopo tutto quello che si è detto su di noi (il riferimento è alle scommesse, ndr), è un miracolo sportivo. Siamo partiti forte, anche noi pensavamo di poter arrivare chissà dove, ma aver raggiunto l’obiettivo salvezza così in fretta è un grande risultato che ci consente di pensare anche ad altro con la mente più libera. Ci sono troppi punti di distanza rispetto a quelle sopra ma il nostro compito è quello di ottenere più punti possibili, alla fine tracceremo un bilancio. Voglio fare un plauso ad Alessandro Berardi, che è stato tanto criticato, ma che nelle ultime due partite ci ha salvato”.
(Marco Ipsale)