Via ai saldi, festa nel pomeriggio a piazza Cairoli. Il decalogo del Codacons

Via ai saldi, festa nel pomeriggio a piazza Cairoli. Il decalogo del Codacons

Via ai saldi, festa nel pomeriggio a piazza Cairoli. Il decalogo del Codacons

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sabato 02 Gennaio 2016 - 09:44

Si terrà un concerto proprio in occasione dell’avvio degli sconti. “Saldi in musica” è il tema dell’iniziativa che si terrà a partire dalle 17.30 in piazza: ad esibirsi il coro polifonico “Ouverture” diretto dal maestro, Giovanni Mirabile. L’organizzazione dell’evento è curata da Confcommercio con la collaborazione dell’operatrice culturale Milena Romeo

Diamo il benvenuto ai saldi invernali con un concerto. Il nostro augurio è che l'avvio della stagione dei saldi possa portare importanti benefici alla nostra categoria che in questo momento sta ancora sofferendo. Per questo motivo, invitiamo i messinesi ad effettuare i propri acquisti nella nostra provincia”.

Così il presidente di Confcommercio Messina, Carmelo Picciotto.

E nell'ambito delle iniziative di Confcommercio per il periodo natalizio: oggi, a piazza Cairoli, lato monte, si terrà un concerto proprio in occasione dell’avvio degli sconti. “Saldi in musica” è il tema dell’iniziativa che si terrà a partire dalle 17.30 in piazza: ad esibirsi il coro polifonico “Ouverture” diretto dal maestro, Giovanni Mirabile. L’organizzazione dell’evento è curata da Confcommercio con la collaborazione dell’operatrice culturale Milena Romeo.

Nessuna impennata delle vendite durante i saldi invernali 2016 che partiranno il prossimo 2 gennaio ma spesa resta stabile rispetto al 2015. Lo afferma il Codacons.

In base all’indagine sulla propensione all’acquisto durante i saldi realizzata dal Codacons quest’anno quasi il 40% approfitterà dei saldi, ma con acquisti mirati e un budget che resterà sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno, attorno ai 140 euro a famiglia. Alla base della mancata ripresa delle vendite, l’eccessiva vicinanza tra le feste natalizie e la partenza dei saldi.

“I cittadini arrivano all’avvio degli sconti di fine stagione col portafogli già svuotato dalle spese per le feste natalizie e di fine anno – spiega Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons – Questo impedisce ad una buona fetta di popolazione di approfittare dei saldi, e limita fortemente la spesa complessiva degli italiani. E’ quanto mai necessario rivedere totalmente la politica degli sconti di fine stagione, liberalizzando il settore e lasciando maggiore libertà di scelta ai commercianti”.

Infine, come ogni anno Francesco Tanasi diffonde il decalogo con i 10 consigli d’oro per evitare fregature durante i saldi e fare acquisti in tutta sicurezza:

1) Conservare sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Si hanno due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce "Saldo" deve essere l'avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Stare alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

3) Girare. Nei giorni che precedono i saldi andare nei negozi a cercare quello che interessa, segnandone il prezzo; si può così verificare l'effettività dello sconto praticato ed andare a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.

4) Consigli per gli acquisti. Cercare di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: così si è meno influenzabili dal negoziante e si corre meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non si aveva alcun bisogno. Valutare la bontà dell'articolo guardando l'etichetta che descrive la composizione del capo d'abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidare dei marchi molto simili a quelli noti.

5) Diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all'acquisto). Un commerciante, salvo nell'Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.

6) Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce gia' il prezzo o la qualita' in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell'acquisto.

7) Negozi e vetrine. Non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla "nuova". Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

8) Prova dei capi: non c'è l'obbligo. È rimesso alla discrezionalita' del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l'adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

10) Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.

2 commenti

  1. sergio indelicato 2 Gennaio 2016 11:58

    Come al solito le analisi “degli esperti” non tengono in alcun conto le sostanziali modifiche delle abitudini di spesa che , grazie ad internet, hanno radicalmente cambiato l’indirizzo degli acquisti. Ben vengano, comunque, queste iniziative, che rappresentano quel valore aggiunto che possono influenzare positivamente ed indurre ad una considerazione di spesa in loco.

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  2. sergio indelicato 2 Gennaio 2016 11:58

    Come al solito le analisi “degli esperti” non tengono in alcun conto le sostanziali modifiche delle abitudini di spesa che , grazie ad internet, hanno radicalmente cambiato l’indirizzo degli acquisti. Ben vengano, comunque, queste iniziative, che rappresentano quel valore aggiunto che possono influenzare positivamente ed indurre ad una considerazione di spesa in loco.

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