Obiettivo del Convegno è quello di promuovere la "Cultura" della Presa in Carico Globale e della Continuità dell'Assistenza, dalla Diagnosi in poi. Garantire una Assistenza dignitosa al Malato e sollievo alle Famiglie è un obbligo morale
Sabato alle ore 9, avrà luogo presso il “Salone degli Specchi” del Palazzo dei Leoni, sede della Provincia Regionale di Messina, in convegno sul tema “Il sistema socio assistenziale nelle demenze e nella SLA”, organizzato dall’Associazione per il “Supporto e la Ricerca sull’Alzheimer e le Demenze” (A.RI.A.D. – O.N.L.U.S.) in sinergia con il Lions Club “Messina Ionio” e la Sezione di Messina dell’”Associazione Italiana Sclerosi Lateriale Amiotrofica” (A.I.S.L.A.).
Obiettivo del Convegno è quello di promuovere la “Cultura” della Presa in Carico Globale e della Continuità dell’Assistenza, dalla Diagnosi in poi. Garantire una Assistenza dignitosa al Malato e sollievo alle Famiglie è un obbligo morale.
L’Associazione per il “Supporto e la Ricerca sull’Alzheimer e le Demenze” (A.RI.A.D. – O.N.L.U.S.), costituita nel 2009 con finalità di solidarietà sociale rivolte principalmente alle persone affette da Demenze e Alzheimer e loro familiari, agisce sul territorio messinese nei settori della “Ricerca”, della “Prevenzione”, dell’”Ascolto e Consulenza” e dell’”Informazione e Comunicazione”.
Quest’anno, nel campo della “Prevenzione” ha organizzato un convegno (“Demenze: curare e prendersi cura”), in sinergia con la Fondazione “Cultura e Salute” e il Patrocinio del Comune di Messina, il 26 maggio 2012. I nuclei “Informazione” e ”Ascolto e Consulenza” hanno operato, con il Gruppo Interforce Jonica (GIJ) e la Fraternita di Misericordia “San Giuseppe”, l’8 luglio 2012 a Letojanni nell’ambito dell’evento “IV Luglio di Prevenzione”. Sempre nel mese di luglio, inoltre, per il terzo anno consecutivo è stata organizzata la “Mini crociera nello Stretto di Messina”, un evento importante sotto diversi punti di vista per gli utenti affetti dalle citate patologie: l’opportunità di uscire dall’isolamento cui la malattia costringe, la possibilità di favorire l’incontro e la conoscenza fra i pazienti e i loro caregiver, lo svolgimento di un’attività ludico-ricreativa in “condizione protetta” con l’assistenza degli operatori di settore.