Inaugurati stamani il Pervasive Healthcare Center e il day hospital oncologico con annessa unità farmaci antitumorali. Il Phc è frutto di una convenzione firmata con l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR
“Dopo cinque mesi di terapia mi hanno restituito una bimba nuova”. È questa frase, pronunciata dalla madre di una bambina affetta da disturbi della relazione, che dà senso, più di ogni altra cosa, alla cerimonia di inaugurazione che si è svolta stamani presso il policlinico universitario “G. Martino”, inaugurazione del reparto specializzato per la diagnosi precoce e il trattamento dell’autismo, il Pervasive Healthcare Center (PHC), e apertura del day hospital oncologico con annessa UFA (unità farmaci antiblastici).
Nel padiglione di neuropsichiatria infantile, dove si trova il PHC, in un’aula magna gremita di gente, specialisti del settore e istituzioni hanno ufficializzato l’apertura dei reparti, già operativi. “Il miglioramento qualitativo della sanità si realizza anche e soprattutto grazie alla sinergia tra i diversi centri che si distinguono nella ricerca”, ha detto il direttore generale dell’azienda ospedaliera messinese, Giuseppe Pecoraro. Il Pervasive Healthcare Center è infatti frutto di una convenzione firmata tra il policlinico messinese e l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, e il direttore Eugenio Picano si dice soddisfatto della collaborazione: “In Sicilia abbiamo trovato competenze, una realtà d’avanguardia, che altrove non esistono”.
Il centro si occupa principalmente della riabilitazione precoce di bambini affetti da disturbi dello spettro acustico (DSA), ispirato al Modello Denver (Early Start Denver Model, ESDM) che, nato negli Stati Uniti, costituisce uno degli approcci terapeutici più efficaci per l’autismo. Tutto ciò si inserisce all’interno del progetto denominato “Prima Pietra” nato il 18 febbraio scorso dall’attuazione di un Accordo Quadro siglato da CNR, Policlinico “G. Martino”, ASP di Messina, IRCCS Fondazione “Stella Maris” e Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa. Il progetto è incentrato sull’uso della tecnologia, in particolare sulla tele-riabilitazione, che permette ai pazienti di effettuare esercizi da casa con il controllo a distanza, mantenendo così un contatto costante con il centro, utile per i bambini e per i genitori.
Sul fronte dell’oncologia, i lavori eseguiti al padiglione H hanno permesso di realizzare un’area specifica dedicata al day hospital; adiacente vi è l’UFA, l’unità di farmaci antiblastici in cui sono centralizzate le attività di preparazione e manipolazione dei chemioterapici, strutturata e organizzata per garantire il maggior grado di sicurezza al paziente. Nelle malattie oncologiche la dose somministrata è, infatti, costruita ad personam, definita in base alla superficie corporea grazie a un software che esegue il calcolo in modo automatico valutando peso e altezza.
“Abbiamo fatto semplicemente il nostro dovere – ha affermato l’Assessore Regionale alla Salute Massimo Russo -, abbiamo ripristinato le condizioni minimali per offrire ai cittadini i servizi di cui hanno bisogno. Sono un ricordo lontano i tempi in cui il sistema sanitario siciliano non godeva di buona luce, offuscata da inchieste giudiziarie che oggi vengono ricordate come la spinta per il cambiamento. Oggi inauguriamo l’atteggiamento di una Sicilia che ha investito sul futuro e sta raccogliendo i suoi frutti – ha proseguito l’assessore Russo -, quella di oggi è la metodologia di una squadra che ha a cuore e vuole sviluppare la migliore Sicilia. La Sicilia della buona sanità, la Sicilia che manda a casa chi sbaglia, la Sicilia dei siciliani che vogliono il meglio per la propria terra, non di coloro che la maltrattano, la denigrano, la disconoscono, la “sputtanano””. É un impeto di orgoglio, quello dell’assessore alla salute, che poi si placa per ritornare ai toni pacati e ufficiali: “Alla fine di tutto, la buona politica, quella nobile, deve occuparsi delle risposte da dare ai cittadini”. (Giusy Briguglio)
In allegato la gallery di Dino Sturiale