Si è riunito questa mattina il Comitato Salute Pubblica Seguenza, un gruppo spontaneo nato dalla volontà di docenti, genitori, alunni ed ex alunni, per relazionare sulla questione aule che in queste settimane ha interessato il plesso di Via Sant'Agostino, il Liceo Maurolico e la Provincia di Messina. Dati e riflessioni importanti all'interno della conferenza
La quiete dopo la tempesta e, passato il temporale, è tempo di fare un bilancio. E' proprio ciò che è avvenuto questa mattina presso il Liceo Seguenza a seguito della questione aule che ha coinvolto il plesso di Via Sant'Agostino, il Liceo Maurolico e la Provincia di Messina. Il Comitato Salute Pubblica Seguenza, formato da docenti, genitori, alunni ed ex alunni, coordinato dal Professor Rosario Paone, ha relazionato sul "fenomeno Seguenzino", raccontando i fatti ed i provvedimenti con la voce di chi li vive.
"La questione riguarda un apparato collettivo", ha dichiarato Paone volendo spiegare perchè "Salute pubblica", "non coinvolge solo i Licei Seguenza e Maurolico e l'ente Provinciale, ma è un caso politico nell'accezione reale del termine, che coinvolge l'intera città. Si intacca infatti, e questo da 40 anni, la libertà di scelta, diritto assoluto, e si rende palese l'inefficacia amministrativa di varie gestioni". Sono 4 decenni infatti che l'istituto non presenta una crescita effettiva ma mantiene un tasso di iscritti invariato, e questo, come ha dimostrato il Comitato stesso, è dimostrato dai dati.
Parole chiare sono state spese anche per il piano didattico del plesso, "L'offerta formativa del Liceo Seguenza, ideata come viene presentata, non è presente in nessun altro istituto messinese, e nessuna struttura dona tante attività senza interferire nella fornitura dei locali a titolo oneroso e soprattutto senza inserirsi nella vita di scuole che si trovano a 100 metri di distanza". Paone ha anche fatto chiarezza sulla richiesta originale avanzata dalla Dirigenza, "Non avevamo cercato le aule del Maurolico", ha spiegato, "ma dei locali dove fare comodamente lezione. E' stato poi il commissario Romano a scegliere il Classico del Corso Cavour".
Il portavoce del Comitato ha anche assicurato che non vi sarà nessun blocco alle iscrizioni e che l'anno prossimo il Liceo Seguenza avrà aule a disposizione, "Non ci sarà nessuno stop per le iscrizioni", ha incalzato Paone, "atto che sarebbe una forzatura ed anche illegittimo costituzionalmente parlando. Avremo tranquillamente i locali dove lavorare". L'opinione pubblica, fomentata, ha inoltre sviluppato l'ipotetico quadro di una lotta fra scuole tra chi riesce meglio a raccogliere al suo interno più ragazzi, soprattutto in periodi bui, e Paone, da docente, ha così risposto "Non vi sono assolutamente indirizzi attrattivi per accaparrarsi iscritti, è semplicemente un dato di fatto, risalente a prima di questa storia, che l'offerta classica registra un calo e ed i piani formativi offerti dal Seguenza sono pensati in base al territorio e a come possono realmente formare i giovani, vero e proprio investimento sul domani".
Paone, volendo tirare le somme della giornata, ha concluso: "Il Liceo Seguenza non è un Bancomat di alunni, la questione ha uno sfondo nazionale e non solo locale. Se il problema non verrà risolto, non sarà solo il Seguenza ad essere sconfitto, ma la città di Messina, che perderà realmente il proprio futuro".
Claudio Panebianco