La neo rappresentante regionale al Territorio e Ambiente avrà un ruolo importante per i rapporti con l’Autorità Portuale. Da Palermo dovrà arrivare il via libera ambientale al Prp. La Sgarlata ha partecipato ad una seduta della giunta Accorinti e ad un incontro nella sede dell'Authority. Intanto l’VIII commissione consiliare chiede audizione alla Camera ed al Ministero sul paventato accorpamento delle Authority
Dai Beni Culturali al Territorio e Ambiente. Il ruolo dell’assessore Mariarita Sgarlata, dopo il rimpasto del governo regionale, è cambiato radicalmente. La componente della giunta Crocetta è arrivata in città nella sua nuova veste per affrontare i temi caldi che riguardano Messina. In verità, è stata più una toccata e fuga, un primo approccio propedeutico ad una nuova visita più approfondita. Prima la partecipazione ad una seduta della giunta Accorinti, senza alcuna dichiarazione al termine, poi il passaggio in Autorità Portuale. Anche qui, pochi minuti appena prima di rimandare il tutto ad incontri successivi. Il ruolo dell’assessorato al Territorio e Ambiente diventa fondamentale per l’approvazione del Piano Regolatore Portuale, soprattutto nel momento in cui è stato definito, dopo anni, il contenzioso con l’Ente Porto.
Da qui siamo partiti con il segretario generale dell’Autorità Portuale, Francesco Di Sarcina, per fare il punto sulle questioni in ballo che riguardano l’ente di via Vittorio Emanuele e, di conseguenza, la città. “Il passaggio delle aree della zona falcata non è ancora stato formalizzato – afferma – ma credo che manchi veramente poco. Proprio oggi il comandante Samiani, della Capitaneria di Porto, ci diceva che stanno terminando tutta l’attività ricognitiva”. Terminato questo passaggio, si riprenderà in mano ciò che è stato lasciato incompiuto e, contemporaneamente, verrà riavviato l’iter per il Piano Regolatore Portuale. “Alcune settimane fa ci eravamo recati a Palermo – prosegue Di Sarcina – e l’assessore Sgarlata ci aveva promesso una sua visita quando sarebbe arrivata a Messina. E’ stata di parola, anche se si è trattato soltanto di un breve incontro interlocutorio”.
Altro tema caldo è la riapertura della seconda invasatura del porto di Tremestieri, evento atteso da anni, sempre vicino al traguardo non ancora raggiunto. Già da qualche mese, l’Autorità Portuale ha smesso di fornire ipotesi di completamento, poi puntualmente smentite. “Confermiamo questa linea – riprende il segretario dell’Authority -. Posso però dire che si va avanti. Oggi abbiamo avuto un incontro con il direttore dei lavori per fare il punto della situazione. L’impresa è all’opera con i getti e sta cominciando a predisporre il montaggio delle armature, che avverrà la prossima settimana. Sarà rifatta la soletta soprastante e, terminata questa fase, finalmente ci sarà il definitivo ripasso dei fondali. Tutti conosciamo la situazione, l’impresa ha i suoi problemi e il cantiere è in ritardo. L’obiettivo è quello di concluderlo bene, a regola d’arte e nel minor tempo possibile”.
Se l’Autorità Portuale è come sempre al lavoro su più fronti, sul suo capo pende sempre la spada di Damocle del possibile accorpamento delle tre Authority della Sicilia Orientale. Se n’è discusso nel corso di una seduta dell’VIII commissione consiliare, presieduta dal consigliere Piero Adamo, che ha richiesto audizione presso la IX Commissione permanente della Camera dei Deputati e presso il Ministro delle Infrastrutture, per rivendicare un ruolo chiave nell'ambito della portualità siciliana e dell’area dello Stretto. “Il sistema portuale di Messina e Milazzo – si legge nella nota – è a tutt’oggi tra i più fiorenti d’Italia e ciò grazie certamente alla virtuosa gestione da parte dell’Autorità Portuale di Messina, che ha contribuito negli ultimi anni in maniera decisiva allo sviluppo dell’economia del territorio con ricadute benefiche per l’intera comunità”.
(Marco Ipsale)
Il consumo del nostro territorio perpetrato con una visione di rapina ecologica dalla fine degli anni sessanta fino ai giorni nostri,con la messa a dimora prima di massi cubitali frangi flutti posizionati senza tenere conto delle dinamiche idriche insite al mare dello stretto, ed anche con l’istallazione nei suoli demaniali delle più svariate attività umane, hanno prodotto l’indecoroso spettacolo che è sotto gli occhi di tutti i Messinesi che vedono e si rammarico, pensavano che usando bene la matita copiativa nel seggio elettorale qualcosa poteva cambiare in questa città.
Fino ad ora neanche i più deboli segnali di cambiamento, ma personalmente farò il consuntivo a fine mandato……..
Buona Primavera a tutti.
Il consumo del nostro territorio perpetrato con una visione di rapina ecologica dalla fine degli anni sessanta fino ai giorni nostri,con la messa a dimora prima di massi cubitali frangi flutti posizionati senza tenere conto delle dinamiche idriche insite al mare dello stretto, ed anche con l’istallazione nei suoli demaniali delle più svariate attività umane, hanno prodotto l’indecoroso spettacolo che è sotto gli occhi di tutti i Messinesi che vedono e si rammarico, pensavano che usando bene la matita copiativa nel seggio elettorale qualcosa poteva cambiare in questa città.
Fino ad ora neanche i più deboli segnali di cambiamento, ma personalmente farò il consuntivo a fine mandato……..
Buona Primavera a tutti.