Questo il verdetto contenuto nell’ordine del giorno approvato dalla circoscrizione riguardo la realizzazione di uno degli otto piani previsti nel piano quadro generale, che contempla la realizzione di nuove 26 unità immobiliari, casette singole o villette unifamiliari
C’era da aspettarselo. Dopo l’ultimissima approvazione della delibera “salva colline” presentata dall’assessore all’urbanistica Corvaja, e la nota congiunta del presidente Alessandro Russo e del consigliere comunale Nicola Cucinotta sul blocco del piani di lottizzazione al vaglio del consiglio comunale, la Quinta circoscrizione non avrebbe potuto esprimere parere diverso, ovvero contrario, alla proposta di lottizzazione nr 216/L nella collina di San Licandro. Il provvedimento rientra nell’ambito del Piano quadro generale dell’omonima zona (otto quelli considerati per l’area in questione) e contempla la realizzazione di 26 nuove unità immobiliari a corpo di casette singole o villette unifamiliari, da parte delle ditte “Dimmi Srl” e “Città Sole 81”. Una nuova cementificazione a cui la Circoscrizione ritiene inevitabile dire di no, motivando le risposta con ragioni ben dettagliate.
Innanzitutto per il Quartiere è necessario “che la pubblica amministrazione prediliga la tutela del territorio cittadino all’indiscriminata espansione dell’industria edilizia, ponendo la salvaguardia delle colline avanti a tutto”. Una principio etico che trova però fondamento in prescrizioni normative diventate negli ultimi anni sempre più restrittive. Nel 2007, la Circoscrizione espresse parere favorevole al Piano, subordinandolo però alla realizzazione delle opere primarie e secondarie. Oggi, tuttavia, alla luce delle nuova condizione che interesse il territorio messinese, a detta del Quartiere appare di dubbia opportunità la circostanza di approvare il Piano di Lottizzazione , poiché quest’ultimo ricade in piena area Zps .
“Sorgono seri dubbi – si legge nell’ordine del giorno approvato dal consiglio circoscrizionale -. circa l’opportunità e la sostenibilità territoriale di ulteriori realizzazioni edilizie su una collina ampiamente carica urbanisticamente e che, in prospettiva, continuerà a crescere in cubatura anche nei prossimi anni, senza che nessun intervento di mitigazione sia stato concretizzato: non una strada nuova, non un nuovo insediamento di urbanizzazione secondaria, non nuovi spazi pubblici, nessuna nuova area a verde pubblico o attrezzato”. A margine la Circoscrizione pone dunque delle condizione, sottoforma di emendamenti al Piano, che si ritengono fondamentali nel caso in cui si decida di andare avanti: realizzazione strade di accesso, marciapiedi, reti di servizi e sottoservizi; costruzione della c.d. “strada di piano” prevista nel Piano Quadro di San Licandro, lunga poco meno di un centinaio di metri, precedentemente alla realizzazione delle abitazioni previste e in modo da poter allungare la strada attualmente esistente (realizzata in parte dalle altre due cooperative edilizie presenti) in direzione di contrada Tremonti.
L’ultima richiesta dal Quartiere riguarda la sospensione della delibera in oggetto per valutare se le previsioni progettuali siano o meno compatibili con le nuove ed aggiornate previsioni del Piano di Assetto Idrogeologico della Regione Siciliana (aggiornato a seguito della tragedia di Giampilieri). Come è noto, infatti, l’intervento ricade lungo un letto di torrente: quando il Piano Quadro di San Licandro venne approvato, nel 2004, le previsioni del P.A.I. erano diverse rispetto a quelle aggiornate. “Occorre riverificare il pericolo – conclude il consiglio – ed il conseguente rischio idrogeologico dei vari Piani di Lottizzazione sull’area di San Licandro”. (EDP)
Il Piano di lottizzazione è uno strumento urbanistico di INTERESSE GENERALE,che si realizza per urbanizzare nuove aree e completare l’edificazione nelle zone di espansione.La lottizzazione è approvata dal Consiglio Comunale,su richiesta della parte interessata,proprietaria o superficiaria dell’area da lottizzare. Il piano di lottizzazione,come primo requisito,deve inserirsi nelle previsioni della VARIANTE GENERALE VIGENTE,quella che osano chiamare PRG,ma anzitutto con la normativa vigente in materia di rischio idrogeologico e di protezione civile. Per la sua attuazione deve stipularsi una convenzione in cui i lottizzandi si impegnano a CEDERE GRATUITAMENTE le aree per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria e a corrispondere gli oneri per la realizzazione completa dell’ urbanizzazione primaria e parte della secondaria.
POICHE’ C’E’ DI MEZZO L’INTERESSE GENERALE,l’iter di approvazione è complesso,prevede la deliberazione della giunta comunale,l’esame della commissione consiliare competente,quella alle POLITICHE DEL TERRITORIO,cui segue la prima approvazione,detta ADOZIONE in Consiglio Comunale. Dopo l’approvazione del Consiglio Comunale il piano di lottizzazione viene esitato all’albo pretorio per 45 giorni, durante i quali si accolgono le osservazioni dei cittadini e degli enti interessati. Il piano di lottizzazione viene inviato anche agli organi di pianificazione superiori,Regione e Provincia esprimono il loro parere secondo le leggi regionali in materia,eventualmente anche della Sovrintendenza se il piano di lottizzazione interessa edifici o aree vincolate. La giunta lo approva con nuova delibera,accogliendo le eventuali osservazioni di Regione e Provincia, e lo presenta di nuovo in Consiglio Comunale,con un nuovo passaggio in Commissione.
Una volta approvato definitivamente viene STIPULATA LA CONVENZIONE per le opere di urbanizzazione e il piano di lottizzazione diventa esecutivo. QUELLO DI SAN LICANDRO E’ TRATTATA DAI DIPARTIMENTI INTERESSATI DEL COMUNE,COME UNA SEMPLICE CONCESSIONE EDILIZIA.