Nessuna rivoluzione in giunta, ma un rimpasto "creativo" . De Luca lancia un ultimatum al Consiglio e fa una proposta....
Un colpo al cerchio (il Consiglio comunale) e uno alla botte (gli uomini suoi). Il sindaco De Luca ha finito il 2019 con un comizio e appena 24 ore dopo inizia il 2020 con un altro comizio.
Nessuna rivoluzione
Chi si aspettava rivoluzioni nella giunta resterà deluso, perché non c’è alcuna apertura ad esterni o espressioni di partito, nessun rimpasto, nessuna uscita dal gruppo, ma un nuovo assessore (Francesco Caminiti) e, novità assoluta in politica “un assessore post datato (Salvatore Ingegneri).
L’ultimatum al consiglio comunale
Il sindaco prima di dare i nuovi nomi ha però lanciato l’assist al Consiglio comunale, dando 10 giorni di tempo per accettare la sua proposta: l’intergruppo per un Salva Messina 2020, una sorta di Salva Messina nuova versione.
L’idea di un intergruppo
“Non voglio tornare ad elezioni, né voglio fare alcun atto con partiti e segreterie politiche. Voglio invece siglare con chi tra i consiglieri lo vorrà un patto per Messina. Li chiamerò uno ad uno nei prossimi giorni. Non chiedo a nessuno di cambiare partito o bandiera, ma di sostenere il Salva Messina entrando a far parte dell’intergruppo “Per Messina”. Troviamo insieme i punti da portare avanti entro il 31 dicembre 2020. Rilanciamo la città senza egoismi”.
Torna la minaccia di dimissioni
Insomma 10 giorni di tempo ai consiglieri per decidere se siglare questo patto di alleanza per Messina o si torna al voto. “Se non c’è la fiducia, continuerò ad amministrare fino all’ultimo cercando di avere un breve periodo di commissariamento. Se non c’è la fiducia a marzo presento le dimissioni, così si voterà a maggio e deciderà la città..”
Le modifiche al regolamento d’aula
De Luca ha poi richiesto modifiche al regolamento d’Aula. Il gettone di presenza dovrà scattare solo in caso di votazione (per evitare una prassi decennale con fughe dalla seduta o permanenze per il tempo strettamente necessario ad avere il gettone) e l’astensione dovrà essere considerata come tale (e come avviene all’Ars ed in gran parte dei Comuni) e non, come accade adesso essere conteggiata come voto negativo.
Tornando all’intergruppo è difficile se non impossibile che ci siano consiglieri che vogliono tornare alle urne a distanza di due anni e con scarse possibilità di essere eletti. Non dimentichiamo infatti che molti degli attuali consiglieri sono entrati in Aula grazie al fatto che nessuna delle 6 liste di De Luca aveva raggiunto il quorum necessario per far scattare il seggio. Più che probabile invece che l’intergruppo in un modo o nell’altro nascerà. Più come strumento per portare avanti il Salva Messina 2020 che come maggioranza politica vera e propria.
Ecco il nono assessore
Nel frattempo De Luca si tiene la squadra, nonostante le polemiche e le oggettive falle, e integra il nono assessore: Francesco Caminiti. Ingegnere, 47 anni, è di Roccalumera. A lui andranno le deleghe alla pianificazione ed efficientamento risorse idriche ed energetiche, pianificazione infrastrutturale ciclo rifiuti, realizzazione ed efficentamento reti e sottoservizi, gestione e valorizzazione del patrimonio comunale, informatizzazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione.
L’assessore post datato…
Al momento non ci sarà alcuna sostituzione. C’è invece un rimpasto “creativo” con l’invenzione dell’assessore post datato. Salvatore Ingegneri, 27 anni, ingegnere, entrerà in squadra a giugno al posto dell’assessore Enzo Trimarchi. A Ingegneri andranno le deleghe alle Politiche giovanili e studentesche, Pubblica istruzione e servizi scolastici-politiche del lavoro e formazione professionale, banca del tempo e tempo libero, toponomastica. Non è dato sapere perché entrerà in squadra a giugno, al di là di una generica volontà di fargli fare “apprendistato” sulle deleghe che gli saranno affidate. In sostanza sarà lo “stagista” di Trimarchi?
L’apertura al Consiglio comunale
Nessun’ alleanza con i partiti quindi, né palese né semi palese. I due nomi in giunta sono espressione di De Luca,. L’apertura al consiglio comunale spunta invece nella nomina dell’avvocato Alberto Vermiglio (già presidente Aiga) quale consulente per la questione del Palagiustizia. Il nome di Vermiglio è stato sottoposto al sindaco dai consiglieri Massimo Rizzo e Nino Interdonato.
Altra novità è la nomina di Valeria Squini a presidente di Messina Social City al posto di Enrico Bivona. Adesso scattano i 10 giorni prima dell’aut-aut all’Aula: o intergruppo e regolamento nuovo o nuove elezioni.
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