Il sindaco replica alla manifestazione che ha visto la presenza degli ex amministratori e di esponenti del Pd: "Apertura al confronto sui tavoli tecnici ma non si torna indietro anche per rispetto a chi è rimasto 40 ore alle riunioni"
Non si è fatta attendere la replica del sindaco alla manifestazione proclamata da Cgil e Uil e che ha visto in piazza anche Cambiamo Messina dal basso, l’ex sindaco Accorinti e gli ex assessori De Cola, Signorino, Cacciola, Pino, Ialacqua, nonché la presenza del deputato regionale Pd Franco De Domenico e dei consiglieri comunali Pd Antonella Russo, Felice Calabrò, Gaetano Gennaro, Claudio Cardile (i primi due hanno approvato il salva Messina presentando anche emendamenti migliorativi, il terzo e il quarto si sono astenuti).
Toni concilianti da De Luca anche se sottolinea come la manifestazione organizzata dai due sindacati sia stata politica. Il sindaco fa un appello all’apertura.
“Non entro nel merito sul perché c’erano soltanto un cinquecento persone stamattina a Piazza Municipio per la mobilitazione politica di massa organizzata da CGIL e UIL e politicizzata con la presenza di Accorinti e dei suoi sodali– scrive il sindaco- Anche se fossero stati di meno apprezzo le manifestazioni di pensiero pur se basato su presupposti forvianti e tendenziosi. Se CGIL e UIL la smetteranno di giocare a fare la guerra io sarò ben lieto di averli ai nostri tavoli tecnici nell’ambito della cornice definita del Salva Messina dal consiglio comunale e dalla contrattazione con CISL – CISAL – UGL – ORSA che hanno responsabilmente saputo svolgere il proprio ruolo dopo oltre 40 ore di trattative con l’amministrazione comunale che hanno modificato in positivo l’originario testo del Salva messina. Ora è il momento di agire in pace nell’interesse della città, dei lavoratori, dei fruitori dei servizi municipali, dei disoccupati e degli ultimi della nostra società. Invito la deputazione regionale presente alla odierna manifestazione di farsi interpreti di questo mio messaggio di pace.Sia chiaro a tutti che indietro non si torna nel rispetto di chi ha sacrificato il proprio tempo ed i propri affetti nell’esclusivo interesse della comunità”.
Sì all’apertura quindi da parte del sindaco ma nel rispetto anche di chi nelle scorse settimane ha partecipato alla concertazione. Toni concilianti che dovrebbero lasciare aperta una porta se non alla pace almeno all’armistizio.
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