Il movimento Cittadinanzattiva, che sin dalla sua costituzione si è speso per la bonifica di Maregrosso, ha chiesto all'ex assessore la disponibilità a continuare nel suo impegno. Ricevendo risposta positiva, Cittadinanzattiva segnala la questione al neo commissario del Comune, Luigi Croce
L’ultimo atto dell’ex assessore Isgrò è stata la richiesta di un finanziamento da 300mila euro per continuare l’opera di bonifica di Maregrosso.
Nel timore che i meccanismi burocratici comunali possano incepparsi, in appoggio di Isgrò interviene Cittadinanzattiva, che proprio all’ex assessore aveva chiesto se era disponibile a continuare nel suo impegno per il recupero di Maregrosso. Poiché Isgrò ha dichiarato la sua disponibilità, aggiungendo che lo avrebbe fatto a titolo assolutamente gratuito, Cittadinanzattiva segnala la questione al neo commissario del Comune, Luigi Croce.
Il movimento si è speso per la bonifica di Maregrosso sin dal 2007, anno della sua costituzione, organizzando una serie di incontri nelle parrocchie ed esponendo le foto a testimonianza del degrado della zona: “Siamo felici di aver funzionato da sprone per l’assessore Isgrò e la Capitaneria di Porto. Hanno operato in perfetta sinergia con caparbietà e determinazione, dote molto rara nelle nostre strutture burocratico-amministrative e i risultati furono così significativi, tanto da essere apprezzati, da subito, da tutti coloro che hanno effettivamente a cuore le sorti della città. Tutto questo lavoro, ora, non va disperso”.
Una riqualificazione seria di Maregrosso non può essere fatta con queste modalità. La buona volontà di Pippo Isgrò è fuori discussione, ma decisamente non basta. Occorre innanzitutto la volontà politica di trasformare tutta quella grande area, da zona degradata a salotto della città. Poi un serio progetto che la investa tutta, dal Cavalcavia al ponte di Gazzi e preveda l’intervento di privati, i quali, con degli incentivi (come la defiscalizzazione per i primi anni e la destinazione totale a zona turistico-alberghiera) e la creazione di un lungomare attrezzato, con tanto verde (di cui Messina ha tremendamente bisogno!) abbiano l’interesse a restituirla alla fruizione pubblica di cittadini e turisti, oltre che avere i loro legittimi guadagni. Qui invece vedo solo gente interessata a porre la primagenitura su un’idea vecchia come Messina. Il progetto è grande ed ambizioso ma fattibilissimo. Occorrono fatti concreti e soluzioni idonee. Di chiacchiere se ne sono fatte abbastanza. Nel frattempo si da la possibilità di costruire fantomatici centri direzionali, chiaro segno che il degrado da Maregrosso non può andarsene ma dev’essere sostituito dalla cementificazione selvaggia.