I dipendenti del servizio di ristorazione lamentano l’ennesimo taglio al costo del lavoro che espone a rischio l’occupazione per oltre il 50% del personale attualmente in forza alla ditta appaltatrice SR-Ristorazione
Ieri la proclamazione dello stato di agitazione da parte dell’Ugl, oggi la protesta al Policlinico. Non si fermano i dipendenti del servizio di ristorazione dell’azienda ospedaliera universitaria. Dopo la pubblicazione del bando per l’appalto che prevede la fornitura dei pasti dall’esterno, il 20 novembre prossimo dovrà essere espletata la gara che prevede l’aggiudicazione per un anno della mensa ospedaliera. La paura è che col nuovo bando si possano perdere posti di lavoro.
Ed a tal proposito, l’Ugl, insieme all’Orsa, ha dichiarato lo sciopero dalle ore 7 alle ore 15 di martedì 6 novembre, “preso negativamente atto del nuovo bando per l’affidamento del servizio di ristorazione degenti – scrive l’Orsa – che comprende la chiusura delle cucine interne al plesso ospedaliero e annuncia l’ennesimo taglio al costo del lavoro esponendo a rischio l’occupazione per oltre il 50% del personale attualmente in forza alla ditta appaltatrice SR-Ristorazione”.
“Il valore dell’appalto – continua l’Ugl – è pari a 1 milione e 950mila euro. L’azienda non ha tenuto conto della l. 214/2011 che prevede che debba essere tutelata la piena salvaguardia dei diritti dei lavoratori, nonché la piena trasparenza delle procedure di aggiudicazione delle gare d’appalto, l’incidenza del costo del lavoro nella misura minima garantita dai contratti vigenti e le misure di adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.
“Le due cucine attrezzate del Policlinico – conclude il sindacato – costate un milione di euro, resteranno chiuse e verranno adibite a magazzino, mentre i pazienti mangeranno pietanze riscaldate e preparate quattro ore prima dalla somministrazione”.