Il circolo “Matteo Cucinotta” di Sinistra ecologia e libertà intende promuovere nelle prossime settimane un corso di auto-protezione civile, con il quale fornire ai partecipanti tutte le informazioni utili per l'autodifesa e per la partecipazione responsabile e attiva ai piani d'emergenza comunali
Prendendo spunto dal terremoto in Emilia, Il circolo “Matteo Cucinotta” di Sinistra ecologia e libertà ha scritto una lettera al prefetto, al sindaco e alla Protezione Civile di Messina per richiedere informazioni sullo stato di attuazione sul territorio comunale delle misure da assumere in caso di emergenze. La pubblichiamo integralmente: “Le notizie relative agli eventi sismici verificatisi nel nord Italia in questi giorni ed in queste ore, che vedono aumentare il numero delle vittime, il crollo imprevisto di capannoni, le difficoltà d’intervento ecc., non possono non far riflettere su quale sia la situazione in un’area altamente sismica come quella di Messina e se la nostra città è pronta per far fronte ad eventuali emergenze. Considerato che proprio alcune settimane fa si è tenuta la terza edizione della settimana di protezione civile nella città di Messina e che essa non ha ovviamente potuto coinvolgere l’intera popolazione; visto che l’informazione preventiva è fondamentale sia per il salvataggio di vite umane che per agevolare le operazioni di aiuto in caso di emergenze, si chiede con la presente quanto segue: 1) se non si ritenga opportuno attivarsi subito per informare direttamente e capillarmente tutti i cittadini (via posta o altro mezzo idoneo) sui comportamenti da assumere in caso di terremoto o altra emergenza, informandoli altresì su quali siano e dove siano le cosiddette aree d’emergenza previste dal Piano comunale, considerato che a tutt’oggi risultano ai più sconosciute; 2) se siano state effettuate tutte le verifiche del caso, e quali interventi conseguenti siano stati assunti, per accertare il grado di stabilità dei principali edifici pubblici cittadini tra cui in particolare le scuole, visto che taluni rapporti di ricerca hanno evidenziato la potenziale vulnerabilità di alcuni edifici cittadini (vedi “Ecosistema urbano 2011” di Legambiente, Rapporto Barberi del 1999); 3) se siano state effettuate tutte le verifiche e quali interventi siano stati assunti relativamente a quegli edifici e/o a quelle opere che, secondo notizie di stampa, si riteneva potessero essere state costruite con cemento armato depotenziato; 4) se sia stata valutata la possibilità di sostenere uno studio sugli interventi da eseguire sugli edifici abitativi esistenti per renderli più “sicuri”, in collaborazione anche con le associazioni di categoria professionali, vista la vetustà di molti edifici; 5) se sono stati predisposti interventi per prevenire potenziali danni che potrebbero causare eventuali tzunami in considerazione dell’aumentata densità abitativa, rispetto al passato, lungo la fascia costiera, prevedendo anche l’eventuale abbattimento di tutte quelle costruzioni sorte senza alcun rispetto delle norme urbanistiche.
Comunichiamo inoltre con la presente che circolo “Matteo Cucinotta” di Sinistra ecologia e libertà intende promuovere nelle prossime settimane un corso di auto-protezione civile, con il quale fornire ai partecipanti tutte le informazioni utili per l’autodifesa e per la partecipazione responsabile e attiva ai piani d’emergenza comunali. Si richiede pertanto alle autorità in indirizzo un supporto tecnico-specialistico al fine di tenere nel migliore dei modi il suddetto corso che, riteniamo, debba essere promosso e replicato su tutto il territorio comunale in maniera capillare per contribuire a costruire una cultura popolare della protezione civile”.
PER BOSCHI PEGGIO DEL 1908,
ieri sera il direttore dell’INGV ( istituto nazionale geologia e vulcanologia ) Prof. Boschi a Porta a Porta ha dichiaratto che se a Messina e Catania ci fosse un sisma di entità pari a quello del 1980 ci sarebbero più vittime di quelle dell’epoca. Motivi: l’aumento dell’urbanizzione e il recepimento della nuova normativa antisismica solo dal 1980 in poi…gli edifici non a norma a contatto con quelli a norma provocherebbero in ogni caso crolli…tocchiamo le pa..
Si Messina è preparatissima…basta guardare le colline come erano dieci anni fa e come sono oggi!
Non c’è forza politica,tranne il M5S,che non abbia responsabilità per il proliferare delle costruzioni degli ultimi anni.