Dopo lo stop al piano di riordino della rete ospedaliera il sindaco convoca a Palazzo Zanca per lunedì 24 il tavolo tecnico sulla vicenda Piemonte. L'Ars ha scongiurato la chiusura di 9 piccoli ospedali e "congelato" i tagli per i prossimi due anni.
Eppur si muove. Anzi, finalmente qualcosa si muove. Accorinti ha convocato per lunedì mattina il tavolo tecnico sulla vicenda ospedale Piemonte.
In verità a determinare l’accelerata sul caso sarà sicuramente stata la decisione della Commissione sanità Ars che di fatto ha “scongiurato e congelato” i tagli previsti dal piano di riordino della rete ospedaliera varato dall’assessore regionale Lucia Borsellino. La Commissione presieduta da Digiacomo, cogliendo al balzo il parere del Consiglio di Stato che ha invitato le parti a rimettere in discussione quanto deciso in sede di Conferenza Stato-Regione in merito ai piani di riordino, ha approvato un emendamento salva-ospedali e messo un freno ai tagli ai posti letto.
Determinante l’asse Picciolo-Formica per quel che riguarda il caso Messina ed in particolare il destino sia del nosocomio di Barcellona (che non sarà ridimensionato ad ospedale di comunità) che soprattutto per il destino del Piemonte, i cui 78 posti sono adesso ben saldi. Il voto della Commissione, che adesso però dovrà essere fatto proprio dalla giunta Crocetta, scongiura la chiusura immediata di 9 piccoli ospedali (tra i quali quello di Barcellona) e apre una finestra fino a dicembre 2016, tempo necessario per disporre un’analisi delle strutture dell’isola attraverso una griglia di valutazione. “Per la definizione del nuovo Piano ospedaliero – ha spiegato Digiacomo –sarà, quindi, necessario procedere ad una valutazione di tutte le strutture, e solo alla luce degli esiti deciderne il futuro. In pratica, nessun ospedale oggi è ‘predestinato’ ad essere convertito o ridimensionato. Si procederà, invece, da qui fino al 2017 alla valutazione delle performance delle strutture, sulla base di una griglia che verrà definita in un secondo momento”.
Gli emendamenti presentati da Beppe Picciolo e Santi Formica hanno poi posto un punto fermo relativamente all’ospedale Piemonte, salvando i posti letto: “Abbiamo scongiurato- scrive Picciolo- il depotenziamento di alcuni ospedali siciliani che sarebbero diventati ospedali di comunità. Questi ultimi avranno pari condizioni sulla base degli strumenti che l’assessore individuerà sulla appropriatezza delle prestazioni erogate e sulla efficienza e qualità delle stesse. Il nosocomio di Barcellona avrà così la sua chance di rilancio. Parimenti per l’ospedale Piemonte viene distinto nel numero dei posti per acuti, pari a 78, rispetto al più autorevole Papardo. Questa distinzione potrà servire se il parlamento e il governo vorranno dar seguito al ddl a firma mia e del deputato Formica per la costituzione del polo “Piemonte-Irccs Neurolesi” che i messinesi attendono come possibile soluzione per la salvaguardia dello stesso ospedale”.
I 78 posti del Piemonte sono quindi “distinti” dal Papardo il che equivale a dire che non finiranno nello stesso calderone e non saranno sacrificabili sull’altare di nessun riordino ospedaliero. Infine saranno destinati alle specialistiche. Il tempo gioca quindi adesso a favore del nosocomio del viale Europa, ma occorre saper sfruttare l’opportunità.
“Nella precedente stesura del piano – commenta Giuseppe Calapai, Segretario Provinciale della UIL FPL – i posti per acuti del Piemonte erano stati azzerati, sottintendendo una presa di posizione non favorevole al mantenimento della struttura di viale Europa. Il mantenimento di 78 posti letto, oggi, manifesta una volontà diversa e premia mesi di estenuanti battaglie svolte dal sindacato a fianco della cittadinanza e dei lavoratori.”
Soddisfatto anche il Comitato Salvare l’ospedale Piemonte: “Apprezziamo i buoni intenti, ma saranno vanificati se il governo non li fa propri- scrive il presidente Marcello Minasi- Siamo soddisfatti perchè parlamentari di buona volontà hanno accolto il grido di dolore della cittadinanza messinese, sollevatosi in seguito al malsano progetto della chiusura del Piemonte, contro il quale il Comitato, le forze sociali e i cittadini si battono da tempo. Auspichiamo che si metta fine a periodiche iniziative allarmanti del governo regionale e di minoranze della società civile e politica cittadina e si costruisca un circolo virtuoso per il mantenimento ed il potenziamento dell’offerta sanitaria in città e nella provincia”.
Il risultato, è bene per una volta sottolinearlo,è dovuto alla sinergia tra le battaglie in riva allo Stretto portate avanti da Cisl, Uil, Comitato Salvare il Piemonte ed una parte della deputazione regionale, come appunto Picciolo e Formica che hanno portato nella sede competente, la Commissione Ars le istanze raccolte a Messina.
Restano intatte comunque le perplessità sul fatto che il “matrimonio” con il Neurolesi sia la soluzione migliore e non invece la porta che vedrà fagocitare quel che resta del nosocomio. Il Ddl sullo “sposalizio” sarà all’esame dell’Ars la prossima settimana, ma nel frattempo il punto a favore riguarda proprio i 78 posti letto e la possibilità di avere due anni di tempo per valutare la struttura alla luce del piano di riordino.
Dopo due mesi di silenzio anche Accorinti riprende il filo del discorso interrotto la sera del 29 settembre quando alla manifestazione per salvare l’ospedale annunciò la convocazione di una conferenza dei servizi. Da allora più nessuna notizia nonostante le ripetute sollecitazioni della Cisl e della Uil. Oggi però l’annuncio della convocazione del tavolo tecnico, fissato per lunedì 24 novembre a Palazzo Zanca.
All'incontro sono stati invitati a partecipare l'assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino; la deputazione nazionale e regionale, la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile; i consiglieri comunali e circoscrizionali; i direttori generali, dell'Azienda Ospedaliera Piemonte – Papardo, Michele Vullo, dell'ASP 5 Messina, Gaetano Sirna, del Centro Neurolesi “Bonino Pulejo”, Vincenzo Barone, e dell'Azienda Policlinico G. Martino, Marco Restuccia; il rettore dell'Università, Pietro Navarra; i presidenti degli Ordini, dei medici, Giacomo Caudo, dei farmacisti, Antonino Abate, e degli infermieri, Salvatore Feliciotto; le organizzazioni sindacali ed i Comitati Sanidea e Pro Piemonte.
Rosaria Brancato
Speriamo che renatino in quella sede chiarisca i motivi della sua scelta di far chiudere il Piemonte.
Essere faroto non è un valido motivo per lasciare nei guai una intera zona di Messina.
Invece di perorare la chiusura, bene avrebbe fatto lo scalzo maestro di ginnastica a chiedere un ammodernamento ed un potenzizmento della sede di Viale Europa.
George.
Speriamo che renatino in quella sede chiarisca i motivi della sua scelta di far chiudere il Piemonte.
Essere faroto non è un valido motivo per lasciare nei guai una intera zona di Messina.
Invece di perorare la chiusura, bene avrebbe fatto lo scalzo maestro di ginnastica a chiedere un ammodernamento ed un potenzizmento della sede di Viale Europa.
George.
George, la tua incompetenza e’ pari alla tua non conoscenza e quindi ignoranza sui temi della Sanità. Rimodernare e potenziare?? Ma con i soldi di chi, con i tuoi?? Pensionato emigrante, così ti definisci, con il Policlinico ad 1 km parlidasciare sguarnita una gran parte di Messina! Ma di cosa parli? Il tuo odio sul Si daco e’ così accecante che non capisci più nulla. Ma chi te lo ha detto che il Sindaco voleva chiudere l’ospedale. Ma dove lo hai letto, sulla Padania??
George, la tua incompetenza e’ pari alla tua non conoscenza e quindi ignoranza sui temi della Sanità. Rimodernare e potenziare?? Ma con i soldi di chi, con i tuoi?? Pensionato emigrante, così ti definisci, con il Policlinico ad 1 km parlidasciare sguarnita una gran parte di Messina! Ma di cosa parli? Il tuo odio sul Si daco e’ così accecante che non capisci più nulla. Ma chi te lo ha detto che il Sindaco voleva chiudere l’ospedale. Ma dove lo hai letto, sulla Padania??
Credo che l’incompetenza, ASSOLUTA, sia tua caro parliamone. Sei l’unico messinese pro chiusura Piemonte (ossia un ospedale della tua città !!!). Qui non si tratta di odio per il Sindaco, ma la gente deve capire che esiste un disegno per la chiusura del Piemonte (fa ombra al Policlinico e al Papardo)e il povero Sindaco è intimato ad eseguire quello che dicono i veri disegnatori di questo progetto (vedi articoli su organi di stampa sulle e-mail inviate al sindaco per la chiusura del Piemonte). Il concetto è uno: La Regione ha deciso il mantenimento del Piemonte con 78 posti ed ora il SINDACO che fa ? Vuole riconvertire il Piemonte in un PTA !!!!! Vedremo le REALI intenzioni del sindaco! Lo leggeremo sui nostri quotidiani non sulla Padania !
Credo che l’incompetenza, ASSOLUTA, sia tua caro parliamone. Sei l’unico messinese pro chiusura Piemonte (ossia un ospedale della tua città !!!). Qui non si tratta di odio per il Sindaco, ma la gente deve capire che esiste un disegno per la chiusura del Piemonte (fa ombra al Policlinico e al Papardo)e il povero Sindaco è intimato ad eseguire quello che dicono i veri disegnatori di questo progetto (vedi articoli su organi di stampa sulle e-mail inviate al sindaco per la chiusura del Piemonte). Il concetto è uno: La Regione ha deciso il mantenimento del Piemonte con 78 posti ed ora il SINDACO che fa ? Vuole riconvertire il Piemonte in un PTA !!!!! Vedremo le REALI intenzioni del sindaco! Lo leggeremo sui nostri quotidiani non sulla Padania !
Ma questi signori non erano quelli che prima e durante la manifestazione andavano cantando vittoria per i 121 posti letto ottenuti grazie al loro autorevole e necessari al Piemonte per mantenere il requisito di Ospedale? Ora esultano per i 78 posti letto!!!! Forse giocheranno a Bingo……ripeto meno posti letto meno lavoro per loro ed i loro iscritti e rappresentanti…..andate a faticare anzichè bighellonare davanti all’ospedale!!!!
Ma questi signori non erano quelli che prima e durante la manifestazione andavano cantando vittoria per i 121 posti letto ottenuti grazie al loro autorevole e necessari al Piemonte per mantenere il requisito di Ospedale? Ora esultano per i 78 posti letto!!!! Forse giocheranno a Bingo……ripeto meno posti letto meno lavoro per loro ed i loro iscritti e rappresentanti…..andate a faticare anzichè bighellonare davanti all’ospedale!!!!