Dopo la conferenza stampa di Ardizzone la UilFpl torna sulla vicenda Piemonte sottolineando le battaglie fin qui portate avanti."finalmente qualcosa si muove, ma non vorremmo si trattasse solo di dualismo politico".
“Finalmente qualcosa si muove!”. La UilFpl torna ad intervenire sulla vicenda Piemonte ricordando come per oltre un anno l’organizzazione sindacale si sia spesa per la difesa del Pronto Soccorso e del Polo di emergenza/urgenza “attraverso comunicati stampa, manifestazioni, assemblee cittadine, sfidando finanche la classe politica cittadina a fare chiarezza sulla destinazione del PO Piemonte nel momento in cui lo stesso doveva essere accorpato con l’IRCSS Neurolesi”.
Secondo Giuseppe Calapai e Manlio Macrì che esprimono soddisfazione per quanto dichiarato dal presidente dell’Ars Ardizzone “poco convincente è risultata la nuova rete ospedaliera che non prevede più 78 posti letto per acuti bensì 78 posti letto indistinti per “acuti e post acuti”, un bellissimo cavallo di Troia che la UILFPL ha sempre denunziato, messo in campo per “fregare” i cittadini messinesi. Così come poco convincenti apparivano anche le dichiarazioni di alcuni politici messinesi che scommettevano in maniera fortissima sulla “fusione” delle due strutture sanitarie messinesi, però senza essere completamente chiari sul mantenimento del Polo di emergenza/urgenza”.
Calapai e Macrì però sottolineano come Ardizzone sia stato assente nei momenti delle manifestazioni portate avanti dalla Uil e dal Comitato Salvare l’Ospedale Piemonte assieme ad altre associazioni “non vorremmo immaginare che le fortissime divergenze di vedute sul futuro dell’Ospedale Piemonte siano frutto esclusivamente di dualismo politico. La UILFPL auspica che una volta per tutte la deputazione regionale messinese, in maniera compatta difenda l’Ospedale Piemonte di Messina quale polo di emergenza/urgenza”.
Il sindacato invita la deputazione ad attivarsi affinchè attraverso il neo assessore Gucciardia “il manager Vullo garantisca alla popolazione messinese, che continua fiduciosa a rivolgersi all’Ospedale Piemonte, adeguati livelli di assistenza. Invece, da circa un mese sta accadendo, che il manager, ha chiuso il reparto di medicina, ha interrotto l’attività chirurgica di ortopedia e chirurgia generale tranne quelle riferite alle emergenze di alcune patologie indifferibili. Non vorremmo che tutto questo sia il preludio alla completa chiusura dell’Ospedale”.