Il direttore generale avvia l'iter per chiudere il Pronto soccorso del Piemonte dal 16 agosto scatenando le reazioni dei deputati che hanno firmato il disegno di legge per la fusione con il Neurolesi. Picciolo incontra l'assessore Gucciardi "Scongiuri la chiusura del presidio in attesa che l'Ars a settembre si esprima sul ddl. Solo così si potrà salvare il Pronto soccorso".
E’ ormai una corsa contro il tempo per salvare l’ospedale Piemonte le cui sorti dipendono da quel che deciderà di fare l’assessore regionale Gucciardi nelle prossime settimane.
E’ stata una giornata di vertici palermitani quella di oggi, perché sul tavolo dell’assessore che ha preso il posto della Borsellino è arrivato un ordigno di fatto già esploso: la vicenda Piemonte, con la decisione del direttore generale Michele Vullo di chiudere il Pronto soccorso dal 16 agosto, in base alle relazioni emerse dopo l’avvio dell’inchiesta della Procura (attivata dall’esposto presentato dal Comitato Salvare l’ospedale). L’assessore ha incontrato nel giro di poche ore tutti, dal manager Vullo al dg dei Neurolesi ed al deputato regionale Beppe Picciolo che insieme a Nino Germanà ed a Santi Formica ha portato avanti la battaglia per il ddl sulla fusione Piemonte-Irccs, esitato dalla Commissione Ars e poi bloccato prima dell’approdo in Assemblea nei giorni caldi delle dimissioni della Borsellino.
Al “capezzale” di un nosocomio oggi più che mai destinato a chiudere battenti se non s’interviene in tempo, c’erano tutti, per sintetizzare a Gucciardi le tappe di un destino segnato ma scritto contro il parere dei messinesi e grazie ai tanti silenzi degli anni passati. Non c’è tempo da perdere, perché Vullo ha annunciato di voler chiudere, per mancanza dei requisiti di sicurezza, il Pronto soccorso già dal 16 agosto, ma si sono levate alte le barricate di chi, come Picciolo e Germanà vedono il ddl di accorpamento come l’unica via di salvezza del presidio, grazie alla deroga per il Pronto soccorso che il ministro Lorenzin ha già concesso alle aziende sanitarie nate dai matrimoni con gli Irccs rispetto ai rigidi parametri del decreto Balduzzi.
Per fermare questa corsa contro il tempo i due deputati regionali hanno incontrato Gucciardi, chiedendogli appunto di stoppare l’iter che porterà alla chiusura del presidio ed accelerare l’esame all’Ars, a settembre, del ddl per la fusione tra le due aziende sanitarie pubbliche. Nel frattempo la chiusura del Pronto soccorso verrebbe congelata tenendo conto della volontà di un’intera città.
“Sicuramente le motivazioni di Vullo nel voler procedere con la chiusura del Pronto soccorso saranno legittime e basate su un progressivo depauperamento della struttura- ha spiegato Picciolo alla fine dell’incontro con l’assessore- ma si tratta di un processo avviato da lungo tempo e non si comprende perché quest’accelerazione proprio mentre si stava portando avanti la soluzione alternativa alla chiusura. Deve essere l’Assemblea a decidere, con un voto palese. Poi ognuno si assumerà le proprie responsabilità su quelle che saranno le sorti del nosocomio. Sappiamo che il decreto Balduzzi non consentirà il settimo Pronto soccorso di competenza Asp, mentre con l’accorpamento con i Neurolesi è lo stesso ministro Lorenzin ad averci garantito la deroga per salvare totalmente il Pronto soccorso e non certo la sua riduzione a Pta o simili”.
Gucciardi ha incontrato anche il direttore generale del Papardo-Piemonte Michele Vullo per comprendere le ragioni di questa velocizzazione delle tappe nonostante l’esistenza del ddl già esitato dalla Commissione, nonché il direttore generale dei Neurolesi Aliquò in merito ai protocolli fin qui firmati tra le due aziende. E’ certo che l’assessore non vuole fare salti nel buio e intende ascoltare tutte le parti, ma darà sicuramente “ossigeno” ad un Pronto soccorso che è vitale per Messina, e non può essere chiuso nel giro di una settimana.
“L’assessore alla Salute Baldo Gucciardi si attivi immediatamente per fermare l’iter di chiusura del pronto soccorso dell’ospedale Piemonte annunciato informalmente dai vertici dell’Azienda “Papardo”- scrivono in una nota congiunta e in un’interrogazione urgente Beppe Picciolo, Nino Germanà, Santi Formica, Marcello Greco e Salvo Lo Giudice, sottolineando come entrambi i pronto soccorsi aziendali Papardo e Piemonte vadano invece potenziati , con particolare attenzione per quello del Piemonte che dalle relazioni del direttore generale Vullo non sarebbe nelle condizioni di continuare a svolgere correttamente l’attività emergenziale.
“Riteniamo che il decreto assessoriale di riordino della rete ospedaliera e il deliberato della VI commissione Sanità dell’Ars nonché il parere tecnico espresso dal ministro della Sanità ed anche il parere del sindaco di Messina siano vincolanti per l’Assessore, per i suoi uffici e per le Aziende ospedaliere vigilate. Pertanto invitiamo l’assessore Gucciardi a farne rispettare integralmente il contenuto evitando pericolose fughe in avanti che non potranno essere giustificate dalla presenza di carenze tecniche e strutturali, che andavano monitorate preventivamente e risolte. Comunque buona opportunità politica vorrebbe che il preannunciato iter di chiusura del pronto soccorso venisse del tutto scongiurato o quantomeno congelato fino al voto democratico, relativo alla possibilità di accorpare la struttura del Piemonte all’Irccs Bonino Pulejo, che sarà espresso sul ddl 853 dall’Aula parlamentare già a settembre, da cui potrà derivare naturalmente il potenziamento sia del pronto soccorso che della nuova azienda ospedaliera in genere. Vigileremo affinchè non vengano compiuti atti di imperio a danno del pronto soccorso dello storico ospedale sia pure questi fatti derivare dal presunto rispetto di regolamenti, leggi o discipline da sempre esistenti e per la cui inottemperanza sino ad oggi, in caso questa venisse accertata, chiederemo certamente conto a chi di dovere”.
I quattro deputati hanno presentato un’interrogazione urgente (vedi allegato) ricordando che sono circa diecimila le prestazioni di Pronto soccorso nel trimestre gennaio-marzo 2015, quasi 600 ricoveri e 317 nascite; numeri che non giustificano in alcun modo la chiusura del nosocomio e “dimostrano come l’Ospedale svolga un ruolo fondamentale a Messina e provincia, laddove si vorrebbero invece decentrare le prestazioni lasciando inevitabilmente scoperta un’utenza di oltre 50mila cittadini considerata la posizione strategica della struttura ospedaliera baricentrica rispetto al territorio cittadino”. Nell’interrogazione i deputati ricordano il ddl frutto di un tentativo al di là degli steccati politici (insieme sullo stesso fronte ci sono Accorinti, Picciolo, Formica e Germanà) con l’obiettivo di realizzare da un lato il polo d’eccellenza per la riabilitazione e dall’altro mantenere l’emergenza urgenza.
“RITENUTO che l’approvazione del ddl potrebbe rappresentare, a giudizio degli interroganti, la soluzione auspicata al problema della sicurezza e della funzionalità della struttura ospedaliera di viale Europa e che in tal senso anche il Sindaco della città di Messina e numerosi parlamentari nazionali e regionali, si sono espressi favorevolmente all’accoglimento del già citato ddl. CONSIDERATO che la chiusura del Pronto soccorso, giustificato dalle riferite carenze organiche e strutturali che sarebbero emerse a seguito di atti ispettivi più che legittimi, posti in essere dalla Direzione Generale, determinerebbe comunque il mancato rispetto di un decreto assessoriale vigente nonché del deliberato della Commissione Sanità in ARS TENUTO CONTO che il Sindaco, la Prefettura, la Protezione Civile regionale e comunale, gli Operatori sanitari in genere, sarebbero comunque dovuti essere preventivamente consultati e/o informati prima di porre in atto simili decisioni che incidono, vista la strategicità dell’Ospedale Piemonte, sulla vita e sulla sicurezza dei cittadini, interrogano l’assessore regionale per sapere se non ritengano opportuno intervenire immediatamente al fianco della Direzione Generale dell’Azienda Papardo Piemonte, per scongiurare il preannunziato iter di chiusura del pronto soccorso dell’Ospedale Piemonte (che prelude ovviamente alla chiusura dell’Ospedale medesimo), fornendo tutto il necessario supporto tecnico ed economico per consentire l’efficentamento del sistema Emergenza/Urgenza aziendale, nel pieno rispetto dei vigenti decreti assessoriali nonché della volontà più volte espressa dal Sindaco e da gran parte della popolazione messinese”.
I deputati chiedono infine all’assessore di fare in modo di “congelare” l’iter in attesa del voto dell’Ars sul disegno di legge.
La corsa contro il tempo è già iniziata.
Rosaria Brancato
GAME OVER !!!
“MESSINA | La decisione è stata presa. Il 16 agosto chiude il Pronto soccorso dell’ospedale Piemonte. Il manager del Papardo-Piemonte l’ha comunicato questo pomeriggio alla componente medica dei sindacati (assente solo la Cgil), e pare che non ci sarà nessuna marcia indietro.
A meno che il sindaco Renato Accorinti, per la prima volta, tirerà fuori gli attributi politici (quelli che fino ad oggi gli sono mancati) e impedirà la chiusura del Pronto soccorso. Il sindaco – giova ricordalo – è la massima espressione sanitaria cittadina e come tale ha il potere di impedire che il Pronto soccorso venga chiuso. La notizia, ovviamente scatenerà un vespaio di polemiche ….. (da messina oggi.)”
GAME OVER !!!
“MESSINA | La decisione è stata presa. Il 16 agosto chiude il Pronto soccorso dell’ospedale Piemonte. Il manager del Papardo-Piemonte l’ha comunicato questo pomeriggio alla componente medica dei sindacati (assente solo la Cgil), e pare che non ci sarà nessuna marcia indietro.
A meno che il sindaco Renato Accorinti, per la prima volta, tirerà fuori gli attributi politici (quelli che fino ad oggi gli sono mancati) e impedirà la chiusura del Pronto soccorso. Il sindaco – giova ricordalo – è la massima espressione sanitaria cittadina e come tale ha il potere di impedire che il Pronto soccorso venga chiuso. La notizia, ovviamente scatenerà un vespaio di polemiche ….. (da messina oggi.)”
Caro On. Don Peppino Picciolo mi (le) chiedo ma lei che è era commissione sanità, cosa faceva??? Forse naviga va a vista. Cosa ha fatto??? Non ritiene opportuno dimettersi, anche per le sue vicende giudiziarie. Cmq. “GRAZIE” per le sue (quanto inedite” comunicazioni. Ai posteri…..
Caro On. Don Peppino Picciolo mi (le) chiedo ma lei che è era commissione sanità, cosa faceva??? Forse naviga va a vista. Cosa ha fatto??? Non ritiene opportuno dimettersi, anche per le sue vicende giudiziarie. Cmq. “GRAZIE” per le sue (quanto inedite” comunicazioni. Ai posteri…..
Regalo doveva essere e regalo fu.
George
Regalo doveva essere e regalo fu.
George
era chiaro dall’inizio della vicenda che Messina doveva subire ancora un ulteriore oltraggio…il mancato o ritardato soccorso costerà il sacrificio di vite umane, o danni irreparabili ai poveri malcapitati che avranno bisogno di un intervento immediato in città…forse viene considerato che siamo messinesi… gli ebrei dei nostri giorni…al cospetto delle SS. della regione Sicilia.
Ci stanno massacrando..stiamo subendo di tutto e di più…
Accorinti il Tibet occupato, forse sta meglio della Messina martoriata….Sei il sindaco di Messina….assumi le tue responsabilità e combatti in difesa dei diritti dei messinesi.
FREE MESSINA…dai soprusi…basta ai tagli, troppi tanti, continui…città massacrata.
era chiaro dall’inizio della vicenda che Messina doveva subire ancora un ulteriore oltraggio…il mancato o ritardato soccorso costerà il sacrificio di vite umane, o danni irreparabili ai poveri malcapitati che avranno bisogno di un intervento immediato in città…forse viene considerato che siamo messinesi… gli ebrei dei nostri giorni…al cospetto delle SS. della regione Sicilia.
Ci stanno massacrando..stiamo subendo di tutto e di più…
Accorinti il Tibet occupato, forse sta meglio della Messina martoriata….Sei il sindaco di Messina….assumi le tue responsabilità e combatti in difesa dei diritti dei messinesi.
FREE MESSINA…dai soprusi…basta ai tagli, troppi tanti, continui…città massacrata.
Pero’ … se il Piemonte venisse risistemato ADEGUATAMENTE, ad essere onesti, cosa impedirebbe che ospitasse la nuova sede dell’ IRCSS Neurolesi ? Diciamocelo francamente : sarebbe poi tanto, tanto, tanto, tanto ….. irragionevole ??????
Pero’ … se il Piemonte venisse risistemato ADEGUATAMENTE, ad essere onesti, cosa impedirebbe che ospitasse la nuova sede dell’ IRCSS Neurolesi ? Diciamocelo francamente : sarebbe poi tanto, tanto, tanto, tanto ….. irragionevole ??????
George, devi avere il coraggio di rispondere, se hai carattere.
George, devi avere il coraggio di rispondere, se hai carattere.
Ti pongo una domanda precisa che ammette una risposta precisa :
REGALO A CHI ?
(E IN SUBORDINE)
PERCHE’ ?
Naturalmente, in caso di mancate risposte, non potro’ che trarne le doverose conclusioni.
Ti pongo una domanda precisa che ammette una risposta precisa :
REGALO A CHI ?
(E IN SUBORDINE)
PERCHE’ ?
Naturalmente, in caso di mancate risposte, non potro’ che trarne le doverose conclusioni.