Ormai salire a bordo dell'aereo-Pd per gli elettori è un viaggio tra la paura e l''incoscienza, non sai mai cosa ti capiterà, come nella parodia degli anni '80. Non sai chi sarà il pilota, se un bambolotto gonfiabile o un pilota in pensione, non sai se atterri vivo e chi saranno i tuoi compagni di viaggio. Dal Parlamento al Consiglio comunale passando per la Regione, è un volo ai confini della realtà.
Solo nel Pd la realtà supera la fantasia e in queste ore, come in Blade Runner “Abbiamo visto cose che voi umani non potreste mai immaginare”. Solo nel Pd può accadere che un Presidente del Consiglio Pd venga di fatto “sfiduciato” su proposta del segretario nazionale del Pd che fino a poche ore prima aveva dichiarato in tutte le salse che non lo avrebbe fatto. L’immagine di Letta che si dimette nel giorno di San Valentino fa persino tenerezza, accoltellato al cuore dall’amato bene, come un marito che trova l’idraulico nell’armadio il giorno dell’anniversario delle nozze.
La cronistoria degli ultimi giorni sembra il film “L’aereo più pazzo del mondo”, che comunque alla fine, inspiegabilmente e contro ogni legge fisica e logica umana e sovraumana, atterra, ma nel frattempo ha fatto fare un sacco di risate agli spettatori, in questo caso gli italiani.
Renzi dopo aver compreso che la bislacca idea di fare la riforma elettorale con Berlusconi ha aperto un vialone alla sicura vittoria del Cavaliere, ha pensato bene di chiudere la falla nelle tubature, sedendosi là dove avrebbe rischiato di non poter sedersi più. Ha fatto un po’ come l’uccello cuculo, che cova le uova nel nido degli altri, senza bisogno di passare da quel piccolo fastidio noioso che sono le elezioni. E stiamo certi che nessuno dei deputati e dei senatori nei prossimi mesi muoverà un dito per far finire prima anche di una sola ora la legislatura. E poi, diciamolo, Berlusconi vede nell’ormai ex sindaco di Firenze, quell’erede che in casa sua non ha mai trovato. Nessuno dei suoi, né Alfano né Bondi né Schifani avrebbe mai osato andare ad Amici col giubbotto di Fonzie, né è in grado di farsi intervistare ipnotizzando l’interlocutore senza dare una risposta reale per ore. .
Oltre a Letta, uno che non l’ha presa bene è stato Casini, che aveva già messo il pigiama e la cravatta nelle valigie per tornare tra le braccia di Berlusconi alle quasi certe elezioni. In varie regioni, compresa la Sicilia, si erano già divisi i posti sicuri nelle liste di Forza Italia e invece arriva il Pd e toh, elezioni svanite nel nulla, almeno per il momento. Casini ha scambiato il centro per un pendolo, un po’ di qua e un po’ di là ma stavolta qualcosa si è inceppato. E mentre i centristi stavano iniziando a ripassare “E Forza Italia, per essere liberi…”, le poltrone gli sono scappate di mano. Per il ministro D’Alia un’uscita morbida dal governo, perché “cade” sulla poltrona della segreteria nazionale dell’Udc.
Nel frattempo il Pd sembra l’arca di Noè alla vigilia del diluvio quando tutti guardano il tempo nuvoloso e cercano un modo per salvarsi dai goccioloni. E per chi ha visto l’aereo più pazzo del mondo ci sono scene che rendono benissimo l’idea di un viaggio ai confini dell’impossibile per i poveretti che hanno acquistato il biglietto per soli 2 euro. Dopo la cena distribuita a bordo quasi tutti vengono colpiti da un virus, compresi pilota e co-pilota, ma grazie all’aiuto degli ispettori della torre di controllo e di un ex pilota presente tra i viaggiatori, l’aereo alla fine atterra. Ma il meglio sta nel “durante”.
Avete presente le scene nel Pd dopo le dichiarazioni di Renzi che annuncia di voler fare la riforma con Berlusconi?
E’ come quando nell’aereo si accende la scritta “No panic” e un secondo dopo lampeggia “Ok panic” e i passeggeri si lasciano andare a scene di isteria collettiva, fin quando non ritorna “Nessun panico” e si risiedono sereni mentre l’aereo precipita. Emblematica la scena della signorina che ha un attacco di panico e prova a calmarla il medico scuotendola. Poi a turno ci provano gli altri passeggeri, passando a schiaffoni, scossoni, in un crescendo che vede in fila la suora che prova ad esorcizzarla, e altri viaggiatori con in mano ogni arma, dalla mazza da baseball alla pistola. Chi vedete nel ruolo della malcapitata signorina? Quando il pilota viene colpito dal virus viene utilizzato il pilota gonfiabile che però, a un certo punto si sgonfia. Niente paura, ci pensano le hostess a tirarlo su.… Questa scena avrà forse ispirato il deputato del M5S che ha accusato le colleghe Pd di far carriera solo grazie a pratiche erotiche.
Salire a bordo del Pd per un elettore è un viaggio a metà tra la paura e l’incoscienza, non sai mai, una volta allacciate le cinture, cosa potrà accaderti, chi guida l’aereo, se un pilota gonfiabile o uno colto da coliche e se alla fine ti farà atterrare un ex pilota fermo da anni perché aveva paura di volare. A bordo può succedere di tutto, che il candidato premier non-vince-vince-oquasivince le elezioni ma non diventa premier e lo diventa un altro, che poi però per governare deve fare l’accordo con il nemico degli ultimi 20 anni, ma durante il tragitto arriva un nuovo pilota gonfiabile, eletto con nuove primarie e diventa premier anche lui senza essere stato il candidato premier. Morale della favola: l’unico che si era candidato premier è in pensione, nel frattempo abbiamo due premier al prezzo di uno. Il secondo dei quali lo ha scelto l’assemblea del Pd e non gli elettori.
A livello regionale poi siamo alla pura follia. Il governatore è un tesserato del Pd che però i colleghi del Pd non volevano né prima né adesso e dopo averlo sostenuto loro malgrado ed aver vinto le elezioni a loro insaputa, ogni mattina si svegliano con un unico obiettivo, come picconarlo. E lui ricambia con ardore. A Messina invece dell’aereo più pazzo del mondo c’è un elicottero giocattolo. La vicenda delle primarie regionali sembra una barzelletta. L’area Genovese, rimasta orfana di 60 circoli, reclama la moltiplicazione dei pani dei pesci e dei gazebo, accusando i renziani di voler impedire la libera partecipazione al voto, sbandierando la voglia di migliaia di messinesi che smaniano dal desiderio di votare un segretario regionale che non hanno mai visto neanche a Ballarò. Intanto a Palazzo Zanca il consigliere comunale Pd Daniele Zuccarello, tra la politica del dire e quella del fare sceglie la seconda ed esercitando il potere ispettivo che gli consente il suo ruolo presenta un dossier dettagliato sulla malagestione dei rifiuti e di Messinambiente, lo consegna anche in procura e i colleghi che fanno? Si uniscono alla battaglia? Aggiungono documenti, danno suggerimenti, fanno squadra? Macchè: tirano al bersaglio. E’ come se in una squadra nessuno passasse più la palla all’attaccante ed anzi iniziassero a tirargli calci negli stinchi sperando che non faccia mai più gol né un tiro in porta. Io in una squadra così non vorrei mai giocare e avrei persino paura a trovarmi negli spogliatoi da sola con questi compagni. E da tifosi, vi fidereste di una squadra simile? Anche se qualcuno vi paga l’abbonamento per guardare gratis le partite voi ci andreste allo stadio per vedere una gara finta?
Miracolosamente l’aereo atterra. I passeggeri-elettori, quelli che non sono morti d’infarto, appena scesi baciano la terraferma e giurano di non salire mai più sul trabiccolo. Magari si saranno divertiti da matti ma quando erano lassù hanno imparato ad apprezzare le gioie della vita, e chi ci risale più nell’aereo più pazzo del mondo?
Rosaria Brancato
Cara Rosaria BRANCATO, con l’avvento di questo giovane uomo, per di più fiorentino di nascita, il magnifico CINQUECENTO non è poi così lontano, e non lo è il MACHIAVELLI, quindi ho pensato di commentare il tuo editoriale domenicale con tre frasi dell’AVO di Matteo RENZI. ” CHI VIENE ELETTO PRINCIPE COL FAVORE POPOLARE DEVE CONSERVARE IL POPOLO COME AMICO ” –
” CONSIGLIATI DELLE COSE CHE TU DEI FARE CON MOLTI; QUELLO CHE DIPOI VUOI FARE CONFERISCI CON POCHI ” – ” CREDO CHE SI ABBIA A VEDERE NELLE COSE IL FINE E NON IL MEZZO ” Ecco descritto l’uomo politico con il quale avremo a che fare negli anni a venire, ogni parola a commento di mariedit sarebbe superflua dopo Niccolò di Bernardo dei Machiavelli. Voglio invece ricordare ai noi tutti, qui non c’entra niente Matteo Renzi, una confidenza del grande pensatore fiorentino all’amico Francesco Vettori, di cui dovremmo fare tesoro, ” NACQUI POVERO, ED IMPARAI PRIMA A STENTARE CHE A GODERE “
Soltanto con tale scriteriata condotta hanno potuto permettere che un come Renatino diventasse sindaco di Messina, senza sapere neppure perchè e come si facesse uno zero con l’ausilio di un bicchiere rotondo.
Quel che è peggio senza immaginare chi lo regge.
Si ritiene così forte da potere affermare che è disponibile ad ad ascoltare tutti ma indietro non torna.
Si ritiene Lenin, Mussolini od Hitler?
“E’ l’amore che fa cantare le donne al mercato dei fiori” cantava la Patty. Se son rose fioriranno, se son carciofi bolliranno. Quello invece che dovrebbe preoccuparci è .. se sono cetrioli.. Ci siamo ormai abituati è vero a questi .. “uomini della provvidenza” che non essendo neanche stati eletti vengono chiamati in maniera extraparlamentare a “salvare l’Italia”.
La cosa non mette in allarme nessuno (veramente qualcuno si allarma ma solo per i propri interessi di bottega) e questa nuova marcia su Roma avviene con il consenso o con il silenzio-assenso mediatico di tutti i mezzi di disinformazione di massa.
Ma poi chi potrebbe contendere a questo nuovo uomo della provvidenza il passo? Un comico neanche egli eletto dal popolo quantunque abbia camminato sulle acque dello stretto? L’ex uomo della provvidenza condannato e plurinquisito? Il suo ex-lacché con gli occhi da uova sode?
Ormai siamo in piena deriva demagogica, altro che primarie e partecipazione democratica e bla e bla.
L’ennesimo salvatore di questa Italia che non ci fa certo una bella figura. Cialtrona fannullona e prostituta (Letta si è affrettato a Sochj… davvero vergognoso) che ha sempre bisogno di un uomo nuovo che la spinga a fare qualcosa?…
E gli italiani sarebbero talmente idioti da non saper votare le persone giuste quindi sarebbe meglio non votare o introdurre prima dei correttivi elettorali per rimediare alla stoltezza degli elettori?
Questa è l’immagine dell’italia fornita al mondo da decenni ormai…. altro che Machiavelli, questa è roba da filmetto pecoreccio di Natale.
Un consiglio: al suo posto modificherei il nick togliendo il suffisso frank, per la sua “statura” culturale non ha senso.
Grazie del complimento.
La tua statura culturale ti dovrebbe condurre a contestare i contenuti, non ad offendere gratuitamente, perchè potrei continuare all’infinito senza aiutarti.