Il deputato messinese guiderà il neonato gruppo leghista all'Ars
Da un lato il Teatro Massimo stracolmo per la convention della Lega, dall’altro le contestazioni fuori, sia in piazza Verdi che a Ballarò. Sono le due anime siciliane che si dividono con la visita di Salvini a Palermo.
Il gruppo Lega all’Ars
Ieri il colloquio con Musumeci, le tappe ufficiali e la passeggiata a Ballarò annullata per via delle proteste, su consiglio della questura. Poi il bagno di folla al Teatro Massimo per la convention. Oggi la presentazione ufficiale del gruppo della Lega all’Ars, costituito subito dopo l’inizio del 2020. A farne parte il capogruppo Antonio Catalfamo (che ha lasciato nelle scorse settimane Fratelli d’Italia), Marianna Caronia, Orazio Ragusa e Giovanni Bulla. La Lega, come confermato dallo stesso Salvini sosterrà Musumeci anche se stando alle dichiarazioni ufficiali al momento non sembra esserci alcun nuovo ingresso in giunta.
“Il nostro gruppo parlamentare all’Ars, benché nato da poco, è già a lavoro per produrre riforme concrete che hanno ad oggetto la famiglia e la tutela del made in Sicily- ha dichiarato Catalfamo che da capogruppo di Fd’I è diventato capogruppo della Lega nel giro di pochi giorni- L’interlocuzione con Matteo Salvini è stata subito seria e concreta, siamo quindi a disposizione per sostenere l’azione della Lega e del prossimo governo nazionale con Matteo Salvini Premier. Soddisfatti anche per il dialogo tra Salvini e il Presidente Musumeci sulle grandi questioni del sud: dalla sicurezza delle strade alle infrastrutture. La difesa dei territori è già nel dna leghista: c’è grande affinità tra temi che riguardano il Mezzogiorno e il resto d’Italia. Le priorià del sud sono oggi le priorità della Lega”.