Continua la protesta dei lavoratori che non hanno ancora nessuna certezza sul loro futuro occupazionale. Sul Css, a detta dei sindacati, sembra sia calato il silenzio; con lo sciopero di oggi il sindacato vuole accendere i riflettori anche sul risanamento ambientale che si attende da anni.
Nuova giornata di protesta dei lavoratori della centrale Edipower di San Filippo del Mela.
Allo sciopero, indetto da Filctem-Cgil Flaei-Cisl e Uiltec-Uil, hanno deciso di aderire anche Fiom Fim e Uilm; si rafforza così la mobilitazione.
“L’unità e la protesta delle Maestranze – scrivono i sindacati- appartenenti a tutte le categorie del sito industriale da spinta e forza alle ragioni delle rivendicazioni, tutte riconducibili alla tutela e all’espansione dei livelli occupazionali nel rispetto totale alle compatibilità ambientali e alla salubrità del territorio”.
Fim/Cisl, Fiom/Cgil e Uilm/Uil sono impegnate ormai da mesi a seguire questa difficile vertenza, unitamente alle proprie Confederazioni e alle categorie a livello regionale e nazionale.
I lavoratori diretti e quelli delle aziende dell’indotto incroceranno quindi le braccia ancora una volta, restando fuori dai cancelli per dire chiaro e tondo ad Edipower ed alle istituzioni che non sono disposti a farsi prendere in giro.
“Dell’impianto a CSS– scrivono i sindacati- su cui tanto si è mitizzato, e ci si è divisi, è infatti calato ormai il silenzio. A parole l’azienda tra un rinvio e l’altro ripete che è pronto ma quell’interminabile sperimentazione che nessuno, nemmeno la RSU, ha mai potuto esaminare sembra invece ormai solo uno specchietto per le allodole, utile a prendere tempo per arrivare alla chiusura dell’impianto”.
Lo sciopero di oggi serve anche a dire a “quella politica che finora si è voluta tenere sempre distante dalla vertenza, per evitare ogni imbarazzo, che del risanamento ambientale che quell’area attende da anni ancora non vi è traccia e che su questo tema non ci si assolve la coscienza consentendo la chiusura di una fabbrica”.
“Nella giornata della nuova protesta, del nuovo sciopero contro la chiusura di uno degli ultimi impianti industriali – dichiara il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano – esprimiamo massima solidarietà e vicinanza ai lavoratori, diretti e dell’indotto, della centrale Edipower che in tutti modi stanno cercando di difendere il loro futuro occupazionale che è anche il futuro produttivo di un territorio già scippato di industrie e marchi importanti e che rivendica la salvaguardia delle realtà industriali presenti per garantire ancora occupazione, assieme ad un progetto di sviluppo”.
“Ci chiediamo cosa faccia la politica – osserva Oceano – il cui assordante silenzio sottolinea l’assenza di attenzione e interesse, da parte di quella che si autoproclama classe dirigente, nei confronti del territorio che dovrebbe rappresentare. Tranne poi, quando il danno è fatto, fingere di indignarsi”.
Senza segnali, lo sciopero andrà avanti.