Domani, per il 60enne accusato di tentato omicidio e porto d’arma clandestina, si svolgerà l’udienza di convalida.
Lo braccavano da martedì pomeriggio, da quando aveva sparato tre colpi di fucile contro due persone, tra cui anche il fratello, e poi era scappato per i boschi dei Nebrodi sperando di sfuggire alla giustizia.
Un episodio, quello che aveva visto come protagonista un pastore di 60 anni e le sue due “vittime” di 63 e 23 anni, che aveva destato grande allarme in tutto il centro di San Fratello e che aveva fatto iniziare una folle caccia all’uomo da parte dei militari della Compagnia di Santo Stefano di Camastra.
Dopo 4 giorni di ricerche, questa mattina l’uomo si è spontaneamente presentato nella stazione di San Fratello, accompagnato dall’avvocato Pruiti, e si è consegnato.
Tutto era cominciato quel martedì della scorsa settimana quando un 63enne ed un 23enne avevano fatto “irruzione” dai carabinieri di San Fratello denunciando di esser stati il bersagli di tre colpi di doppietta, nella località di Passo dei Tre.
Alla base del gesto, futili motivi, dissapori tra fratelli su un terreno di comproprietà che, dopo la morte dei genitori, non era mai stato diviso. E così, dopo che uno dei due fratelli aveva impedito all’altro di liberare nella recinzione dei cavalli, era scattata la lite. Da lì, si era velocemente passati dalle parole ai fatti.
Domani, per il 60enne accusato di tentato omicidio e porto d’arma clandestina, si svolgerà l’udienza di convalida. (Ve. Cro.)