Era in sella al suo scooter quando all'una di stanotte Cristian Raffa, abitante a Sperone, ha perso il controllo del veicolo ed è finito per terra. Il diciassettenne è morto sul colpo
Aveva diciassette anni Cristian Raffa. Una giovane vita spezzata dal ruvido e nero asfalto. L’ennesima morte sulle nostre strade. Un’esistenza spensierata e con un lungo futuro davanti che all’improvviso è stata tagliata come un filo. E’ successo all’una di questa notte a Curcuraci. Cristian si trovava in sella al suo scooter Piaggio Beverly 125, quando per cause ancora da accertare, ha improvvisamente perso il controllo del mezzo a due ruote ed è finito per terra. Un impatto inaspettato e violento. Troppo violento per il giovane Cristian. Sul posto sono immediatamente arrivati i mezzi del 118. Ai soccorritori non è rimasto altro che constatare l’avvenuto decesso del ragazzino. Agli agenti della sezione infortunistica della Polizia Municipale è invece toccato il duro compito di avvertire i genitori del diciassettenne. (S.A.)
Ma porca miseria che brutta notizia… povera famiglia… faccio delle condoglianze sincere e commosse alla famiglia… che destino crudele..
Sono tormentato per questa giovane vittima spezzata, tanti fiori recisi brutalmente dalle e sulle insicure strade della nostra città, troppe mamme e papà sopravvisuti ai loro figli, quanto di peggio possa capitare a chi ha fatto sbocciare una vita. Vorrei fermarmi ed esprimere solo affetto ai cari del piccolo CRISTIAN, si piccolo, come si è oggi a diciasette anni. Fermarmi per evitare di scontrarmi, facendo del male alla famiglia, con i tanti messinesi fatalisti, eredi di chi aspettava il terremoto dal giorno dopo in cui è avvenuto, vivendo quell’attesa giustificando tutto e tutti. Eredi sempre in prima fila a parlare del FATO, in questo caso quello che ha colpito il piccolo CRISTIAN. Piccolo messinese, io che vissi lo stress delle due ruote, messe in mano ai miei due figli quattordicenni, non so perchè hai perso il controllo del tuo Piaggio 125, colpa dell’alta velocità, di un tuo malore, delle nostre strade sconnesse e insicure, di un pirata della strada che non si è fermato, di scuola ed esami di guida superficiali e non più adeguati alle alte velocità di giovani e mezzi, di una scuola elementare e media che non curano l’educazione stradale, di noi genitori che non sappiamo più dire di no, io mi sento un pò responsabile di questa tua precocissima dipartita.