Allarme del sindacato contro l’intenzione di smantellare la cittadella della salute di viale Giostra. Mettendo in atto il progetto non ci sarebbe più alcun presidio di riabilitazione pubblica da Santa Teresa Riva a Barcellona
“Avevamo lanciato l’allarme già parecchio tempo fa rispetto alla paventata intenzione dell’Asp di smantellare la cittadella della salute del Mandalari perché considerata poco efficiente rispetto ai servizi resi. La riunione tenuta lo scorso 24 febbraio, nel corso della quale il direttore generale Gaetano Sirna ha presentato (senza ricevere alcuna obiezione) la nuova possibile organizzazione dei servizi, non fa che confermare quando da noi denunciato. La Fp Cgil non starà con le mani in mano di fronte all’ennesimo tentativo”. Sono affermazioni precise quelle mosse dalla segretaria generale della Fp Cgil, Clara Crocé, dal coordinatore provinciale sanità, Antonio Trino e dal responsabile provinciale medici, Antonio Catalioto, rispetto all’ipotesi di chiusura del polo riabilitativo. “Il più grande paradosso di tutta questa situazione – spiegano i sindacalisti – è che il pubblico rischia di chiudere a vantaggio del privato, ad opera di un manager pubblico, pagato con denaro pubblico dei contribuenti”.
Come spiegato dalla Fp Cgil, “la storica struttura della Cittadella della Salute di Messina Mandalari verrà praticamente chiusa per permettere l'istituzione della struttura di riabilitazione ospedaliera a Barcellona, dove insiste anche una struttura territoriale ed alcune realtà private. Nulla questio sulla nuova istituzione di un unità ospedaliera, ma ciò deve prescindere dallo smantellamento di un importante riferimento pubblico in città, l'unico in atto esistente e che dà risposte alle numerosissime esigenze assistenziali. Praticamente mettendo in atto questo progetto non esisterebbe più un presidio di riabilitazione pubblica da Santa Teresa Riva a Barcellona e ciò ad indubbio vantaggio delle strutture private convenzionate”.
Il sindacato, pur precisando di non aver nulla in contrario “alle realtà imprenditoriali locali che sono a supporto alla struttura pubblica e non in sostituzione delle stesse, in quanto riescono a garantire prestazioni che l'Asp non riesce a garantire in house”, trova tuttavia necessario mantenere in vita il Mandalari, punto di riferimento per decine di utenti appartenenti a categorie svantaggiate.