Le organizzazioni sindacali contestano il ddl presentato il 7 febbraio da Forza Italia sull'accorpamento tra i due presidi e ne chiedono il ritiro.
La Uil-Fpl e Anaao-Assomed alzano le barricate sul ddl presentato nei giorni scorsi da Forza Italia (primo firmatario Luigi Genovese) e che prevede in vista della modifica della Rete ospedaliera l’accorpamento tra Irccs e Papardo (leggi qui l’articolo).
“Abbiamo appreso dalla stampa cittadina che una forza politica di maggioranza ha presentato un disegno di legge all’ARS, al fine di accorpare l’Azienda Ospedaliera Papardo all’IRCCS Neurolesi di Messina, facendo apparire tale accorpamento come la migliore soluzione possibile per salvare l’Ospedale Papardo da un sicuro declino designato dalla politica siciliana durante il governo Crocetta”, scrivono in una nota Ivan Tripodi, Pippo Calapi e Mario Macrì (segretario generale Uil Messina, segretario generale Uil-Fpl Messina e responsabile Area medica Uil-Fpl Messina) e Pietro Pata (segretario regionale Anaao-Assomed).
“La Rete Ospedaliera disegnata dal decreto Gucciardi del 31 marzo 2017 non solo ha ridotto di circa 80 posti la dotazione dei posti letto del Papardo, ma ha anche declassato in DEA di 1° livello la prestigiosa struttura Ospedaliera messinese, che era stata classificata come Ospedale di Emergenza di 3° livello, l’unico della provincia di Messina” .
Uil e Anaao Assomed ricordano come sempre nella Rete ospedaliera varata dall’ex assessore siano state declassate ben 7 Strutture Complesse di cui alcune di riferimento regionale, quali Dermatologia e Malattie Infettive, consentendo il mantenimento delle stesse al Policlinico Universitario di Messina sol per garantire l’accreditamento delle scuole di specializzazione, a prescindere dalla necessaria ed obbligatoria comparazione delle unità operative interessate, in merito a produttività, numero di ricoveri e livello di DRG.
Per difendere il Papardo la UIL, la UIL-FPL e l’ANAAO-ASSOMED, nei mesi scorsi, hanno avviato una serie di iniziative come la raccolta di circa 4.000 firme inoltrata alle varie Autorità, Assemblee popolari, conferenze stampa, Assemblee del Personale del Papardo e per ultimo una formale richiesta di incontro al nuovo Assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, rimasta senza risposte.
“La UIL, la UIL-FPL e l’ANAAO-ASSOMED dicono NO al Disegno di Legge presentato all’ARS da alcuni deputati di Forza Italia- si legge ancora nel documento- prendiamo questa chiara posizione intanto perché, preliminarmente l’accorpamento di una Azienda Ospedaliera, dove si produce salute, non è in alcun modo assimilabile a qualunque altra Azienda non sanitaria e quindi non deve rispondere a criteri che, e ne abbiamo esempi eclatanti in questi ultimi anni, somigliano a “risiko” bancari o industriali. Inoltre, non dimentichiamoci che il Decreto Balduzzi prevede la soppressione di unità operative doppioni all’interno della stessa Azienda, proprio per questo Vullo voleva chiudere il Piemonte”.
Le organizzazioni sindacali evidenziano come molti esponenti politici abbiano avuto ridotta attenzione alla problematica del Papardo soprattutto nel periodo elettorale precedente alle Regionali.
“ Ricordiamo i moti popolari e le fiaccolate a difesa del Piemonte, ospedale dichiarato non rispondente alla normativa antisismica e per il quale un countdown inesorabile che ne ritmava la chiusura è stato sventato in extremis grazie al fatto che chi dirigeva l’Azienda Papardo-Piemonte dal 2014 è stato messo nelle condizioni di non nuocere dalla Legge 24 del 9 ottobre 2016. Legge voluta dai cittadini, dal Sindacato e da qualche politico di buona volontà. La vera battaglia riguarda l’impegno a coinvolgere i politici messinesi a non sostenere questo Disegno di Legge, e, al contempo, a difendere l’Ospedale Papardo affinché lo stesso possa riacquistare la dignità di DEA di 2° livello: un riconoscimento che gli spetta per la complessità e la completezza delle sue strutture assistenziali. Un Ospedale, unico nel bacino di Messina, in cui è presente Cardiochirurgia a completare il percorso diagnostico terapeutico delle malattie cardiovascolari, in cui certamente non vi è il Polo Oncologico ma vi sono strutture che garantiscono diagnostica e terapia ai massimi livelli nello specifico settore; ma, ancora, si tratta di un nosocomio nel quale si trovano strutture di Riferimento Regionale per malattie come l’HIV e la Psoriasi, ed ancora la Centrale Operativa del 118 con Elisoccorso. Il Papardo oggi è sostenuto dalla professionalità dei dirigenti e di tutto il personale sanitario che opera sempre di più in un clima di emergenza per le dotazioni organiche ridotte e per pesanti turni di lavoro”.
UIL, UIL FPL e ANAAO-ASSOMED chiedono il ritiro del disegno di legge ed un incontro con Musumeci e l’assessore Razza.
Rosaria Brancato